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Uno speaker wireless (e smart) nel futuro di Spotify?

Alcuni annunci lavorativi apparsi sul sito di Spotify e incentrati su figure esperte in hardware fanno pensare a uno speaker wireless… e forse anche smart.

Come riportato da Music Ally, l’annuncio per la ricerca di un “hardware product operations manager” è stato pubblicato nelle scorse ore sul sito di Spotify e si aggiunge ad altri due recenti annunci per la ricerca di project manager nell’ambito della produzione e ingegnerizzazione hardware.

Nell’annuncio di legge che “oltre a lavorare con i partner per offrire l’esperienza Spotify ottimale, la nuova figura gestirà la visione del prodotto e contribuirà alla creazione di esperienze innovative di Spotify tramite hardware connesso”.

Cosa voglia dire esattamente tutto ciò non è ancora ben chiaro, ma scommettiamo che dietro a questi molti riferimenti alla sfera hardware ci possa essere anche uno speaker wireless e, molto probabilmente, uno con capacità smart in modo da sfidare modelli come HomePod, Amazon Echo (ed Echo Plus) e Sonos One, anche se dubitiamo che vi sarà integrato un assistente virtuale sviluppato da Spotify in grado di fare concorrenza ai vari Siri, Alexa e Google Assistant.


Spotify

E se così fosse, a quale di questi assistenti potrebbe rivolgersi lo speaker di Spotify? O Forse in questa gamma hardware c’è spazio anche per cuffie o auricolari Bluetooth? Oppure per un dispositivo streaming solo per Spotify come il Mighty?

Qualunque sarà la direzione scelta, Spotify si prepara a entrare in un settore hardware molto giovane ma con già una concorrenza notevole al suo interno e, considerando che l’intero progetto sembra essere ancora in una fase piuttosto arretrata, potrebbe passare parecchio tempo prima di vedere sul mercato un hardware (di colore verde?) targato Spotify, con il rischio di una concorrenza ancor più spietata da affrontare.

E non dimentichiamo che per la compagnia svedese si tratterebbe di un esordio assoluto in campo hardware. Se però è vero che, come sostiene Wall Street Journal, già nel corso del 2018 il numero di iscritti ad Apple Music negli USA potrebbe superare quello di Spotify (e HomePod avrebbe certamente un po’ di merito in ciò), la mossa verso un prodotto simile a quello di Apple inizierebbe a suonare quasi come obbligatoria da parte di Spotify. Nell’attesa di saperne qualcosa di più, speriamo che Spotify si converta finalmente allo streaming lossless, visto che ormai gli MP3 (anche se a 320Kbps) iniziano ad andarci sempre più stretti.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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