In prova il Technics SL-G700: polivalente streamer ma anche lettore CD / SACD che farà battere il cuore tecnologico degli audiofili
Sarà anche strano parlare di musica su Compact Disc nel 2020 con il Technics SL-G700, epoca questa in cui se si desidera ascoltare registrazioni ad alta risoluzione non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i servizi streaming. La qualità tecnica del materiale liquido è certamente in crescita, in virtù degli ampliamenti delle infrastrutture ma anche di codec sempre più performanti come recentemente abbiamo potuto saggiare attraverso il sistema MQA. Che si possegga o meno un DAC dedicato per il progetto introdotto da Meridian resta pur sempre l’opportunità di ascolto di flusso dati 24 bit / 96 kHz fino a 192 kHz per gli abbonamenti più importanti (e costosi).
Da quando è nato verso la fine degli anni ’70, con i suoi 44.1 kHz / 16 bit di risoluzione il CD non ha potuto fare molto quanto a qualità nel corso dei decenni. Ci fu qualche proposta non propriamente rivoluzionaria per migliorarne la resa, poi il rilancio andando a recuperare direttamente le incisioni originali dai vault delle case discografiche. Prima dell’avvento delle ‘autostrade liquide’ la musica ad alta risoluzione ha preso due strade fisiche: SACD e DVD-Audio. Anche se il mercato della musica non stia propriamente vivendo una situazione da terra di mezzo è in tale contesto che si inserisce il sistema Technics SL-G700: polifunzionale streamer, lettore CD ma anche SACD (benché in quest’ultimo caso limitato a materiale due canali). Tante le aziende che hanno dismesso il fisico a favore dello streaming, eppure c’è chi non demorde e offre all’appassionato un sistema volto a soddisfare entrambi i mondi.
Rispetto a un comune lettore CD l’SL-G700 ha un costo importante, che attualmente si aggira attorno ai 2.700 euro e non si rivolge certo a chi fosse in cerca di un sistema all-in-one. L’apparato deve far parte di una catena hardware in cui sia presente una sezione esterna di amplificazione dedicata cui aggiungere un hub ibrido per fisico e liquido. Accattivante design in perfetta linea col resto delle proposte del brand, qui si punta a raccogliere consensi di consumatori finali sopra la media, solita classe con elementi in metallo spazzolato e senso di robustezza. Disponibile in colore nero o argento. C’è chi è disposto a pagare cifre ancor più considerevoli pur di avere una catena dedicata separando il fisico dallo streaming e in effetti a voler ben guardare questo apparato si fa un po’ sfuggire l’aria di tutto fare, col pannello anteriore che oltre ai tasti di comando sotto il display digitale bianco e nero e la manopola laterale di governo offre anche un ingresso USB (5 V / 500 mA) e connessione cuffia.
Per quest’ultima c’è un circuito D/A indipendente per eliminare le interferenze rispetto a quello per l’uscita analogica. Tale circuito integra l’LSI di elaborazione del suono proprietaria Technics, il processore JENO – Jitter Elimination and Noise-shaping Optimization. Peraltro il vassoio porta dischi ha una linea molto slim, mentre il meglio di se arriva osservando posteriormente: due antenne orientabili per il Wi-Fi, uscite analogiche sia classiche sbilanciate RCA che bilanciate XLR, così come input / output audio per ottico e coassiale, porta Ethernet, seconda porta USB (5V / 1A). Connettori di qualità in genere appannaggio di hardware più verso l’ambito reference, non manca nemmeno la connessione jack 3,5 mm per il controllo remoto.
Estetica a parte il vero biglietto da visita è quanto presente all’interno del cabinet, a partire dal DAC dual mono Asahi Kasei Micro e relativo chipset AK4497, oltre all’alimentatore separato in singole sezioni con gestione tramite sistema di circuiti a batteria. Generatore di Clock contenendo al massimo il jitter, transizione senza disturbi di fondo ed elevata separazione con gestione individuale anche del resto delle sezioni tra cui Digital I/O, Core e Bias Ref. L’obiettivo è ovviamente quello di offrire una riproduzione digitale pulita e con la massima separazione spaziale, presente un modulo di amplificazione discreto che viaggia dal DAC alle uscite audio analogiche.
Oltre al Wi-Fi la compatibilità del Technics SL-G700 è di tipo Bluetooth, AirPlay 2, Spotify, Qobuz (via Chromecast usando l’app Qobuz), Tidal e MQA e non mancano nemmeno gli assistenti vocali Google Assistant, Chromecast e persino l’ascolto di stazioni radio via Web. Telecomando non retroilluminato, completo nelle funzioni e sempre in metallo spazzolato, rende possibile il controllo anche di altri componenti hardware Technics come l’amplificatore.
Prova d’ascolto
Premesso che quando richiesto l’apparato attraverso il DSP può effettuale l’upsamping di file a 32 bit / 192 kHz abbiamo concentrato l’ascolto sfruttando la coppia di interessanti diffusori Ubsound linea Velvet, modello floor standing VL48. Qui il divertimento non è mancato sia con la classica, spaziando da CD storici come l’edizione Decca del Trovatore di Verdi con Zubin Mehta alla direzione di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, così come la Sinfonia Nr. 7 di Anton Bruckner su CD Deutsche Grammophon nella versione della Filarmonica di Vienna diretta per l’ultima volta da Herbert von Karajan. Per lo streaming abbiamo alternato ascolti via Spotify per streaming 320 kbps e Qobuz con FLAC 24 bit / 96 kHz passando per svariati generi, sfruttando le rimasterizzazioni di alcuni album vintage di David Bowie come Let’s Dance o la più recente colonna sonora di Jung Jaeil per il film Parasite.
Con l’ausilio dell’ampli Technics SU-C700 (2 x 45 Watt su 8 Ohm, 2 x 70 watt su 4 Ohm) le prestazioni non sono mancate proprio a partire dalla colonna sonora per il film di Bong Joon Ho. Il piacere dell’ascolto attraverso le VL48 di brani anche brevissimi sotto i cinquanta secondi, diversi sapori musicali tra pianoforte e un’eterea sezione ritmica con un feedback intenso e pieno di calore, difficile da riscontrare in una catena squisitamente digitale. Dinamica, intensità e giusta enfasi per un flusso dati ricco che non disdegna la gamma bassa e al contempo la alta come nel brano “Plum Juice”, tra contrabbasso miscelato allo scampanellio delle percussioni. La linearità dei diffusori incontra quella dello streamer – lettore CD / SACD, capace di far tornare in auge anche vecchie registrazioni a patto che vi sia una qualità di base senza la quale le VL48 ne risalterebbero la mancanza.
Soundstage definito e ulteriore elemento distintivo anche quando si vanno a caricare dischi datati come l’SACD Come With Me della grande artista brasiliana Tania Maria, ma la sorpresa dell’ascolto di qualità non è mancata anche in presenza di un SACD come Heavy Weather dei Weather Report, classe 1977. Anche qui grande linearità e piacevole palcoscenico sin dal primo storico brano “Birdland”, a cui contribuirono musicisti leggendari come il bassista Jaco Pastorius, il tastierista Joe Zawinul e il sassofonista Wayne Shorter. Va da se che quando il flusso dati è povero in partenza il sovracampionamento non fa gridare al miracolo, ma resta pure sempre interessante. Proprio come per i diffusori Ubsound si tratta di una combinazione esigente che suona molto bene con materiale di qualità.
Riguardo il pieno controllo dell’apparato chiamando in causa per esempio lo specifico upsampling o l’uso di filtri occorre l’installazione dell’app gratuita Technics, ricordando che per le funzionalità di Chromecast necessita di app di terza parte. Difficile trovare sul mercato un sistema di pari misura e completezza, benché qui per esempio non sia possibile l’ascolto di SACD multichannel. A onor di cronaca in fase di accensione occorre pazientare qualche secondo che termini il boot del sistema, ma questo non dovrebbe rappresentare un ostacolo. Il display in particolare offre informazioni essenziali e considerando il budget non avrebbe certo stonato un pannello tipo AMOLED più grande e a colori. Tra i concorrenti più prossimi potrebbe esserci il Marantz ND8006, benché privo di compatibilità SACD e con sistema proprietario HEOS di gestione dello streaming che potrebbe far storcere il naso, in questo caso il prezzo si abbatterebbe di quasi il 50%. Non ultimo il Mark Levinson N.5101 SACD / streamer / DAC, solo che qui si viaggia attorno ai 7.800 euro.
Verdetto
A conti fatti il Technics SL-G700 si è rivelato un lettore multimediale dalle elevate prestazioni, con una componentistica e ingegnerizzazione degne del brand Technics, capace di far battere il cuore e restituire tutta la qualità possibile del suono. Senza dubbio per audiofili che pretendono prestazioni elevate, in cerca di un apparato poliedrico, solido, versatile, senza troppi fronzoli e che non si pongono troppi problemi quanto a investimento.
Technics SL-G700 – Caratteristiche principali
Dimensioni e peso: 430mm x 98mm x 407mm (L x A x P) / Circa 13 Kg
Terminali: analogue output (balanced x1, unbalanced x1) / digital coaxial out x1 / digital optical out x1
headphone x1 / digital coaxial in x1 / digital optical in x1 / USB-A x2
Ethernet Interface: LAN (100 Base-TX / 10 Base-T)
System Port: system control Input/Output (Φ3.5 mm Jack)
Network Audio: WiFi a/b/g/n/ac, 2.4 GHz / 5 GHz Band
Chromecast built-in, Google Assistant, Airplay2, Bluetooth (AAC, SBC)
Spotify / TIDAL / DEEZER / Internet Radio
Digital Input Format: WAV up to 384kHz / 32bit, FLAC up to 384kHz / 24bit, DSD 2.8MHz, 5.6MHz, 11.2MHz
AIFF up to 384kHz / 32bit, ALAC up to 384kHz / 24bit, AAC up to 96kHz / 320kbps, MP3 up to 48kHz 320kbps
Per ulteriori informazioni: link al sito Technics per SL-G700.
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