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The Orange Box – Da Xbox 360 a Xbox One

Importante porting anche per The Orange Box della storica Valve, originariamente giocabile su PS3 e Xbox 360 ora disponibile anche per Xbox One

Dopo Crackdown, Fable, The Witcher 2, Oblivion, Fallout 3, Left For Dead e Halo 3 è il momento di un prodotto da subito cult per gli appassionati di science fiction-horror quale è The Orange Box che passa su Xbox One.

Risoluzione video annunciata 9 volte superiore all’originale così come il frame rate migliorato per un’esperienza maggiormente fluida. Oggi come allora The Orange Box contiene Half-Life / Half-Life 2 e il suo sequel, Portal e Team Fortress 2.

Storico game giunto su PC nel 2004 per Windows e solo in un secondo momento approdato su game console, Half Life è un FPS adventure horror 3D in prima persona all’interno di un futuro distopico dove è in atto una violenta rivolta nei confronti dell’ordine costituito. Nei panni dello scienziato Gordon Freeman si è coinvolti in una serie di avventure presso una misconosciuta zona del Nuovo Messico all’interno della struttura di ricerca Black Mesa Research Facility.


Freeman scampa a un fallito esperimento da cui si genera una sorta di squarcio dimensionale, attraverso cui orde di alieni invadono il complesso mettendo in pericolo coloro che vi si trovano all’interno. Un percorso che ha inizio in un laboratorio dove si hanno le prime avvisaglie di mortali presenze alla volta della superficie, combattendo contro unità paramilitari che hanno ordine di annientare umani e invasori.

Fu seguito da altri due capitoli di cui Half-Life 2: Episodio Uno resta uno dei sequel più entusiasmanti nel tentativo di scoprire i retroscena di Black Mesa e del coinvolgimento di misteriosi elementi governativi. Direttamente connesso anche l’ultimo, Half-Life 2: Episodio Due, con ulteriori 7 capitoli e degna conclusione di un’avventura davvero entusiasmante.

Sempre all’interno di The Orange Box era disponibile anche Portal (immagine qui sopra), un puzzle game tridimensionale con visuale in prima persona di un personaggio femminile sempre con ambientazione fantascientifica anche se più asettica ma non meno stimolante, pericoli costanti in crescendo all’interno delle varie stanze che vanno attraversate e dove occorre prestare attenzione a non accumulare eccessivo danno troppo velocemente.

Portal resta un raffinato videogame dalla curiosa fisica degli elementi cui va almeno concessa una chance di scoperta, da non perdere l’occasione di portarne alla luce potenziale e peculiarità.

Ultimo certo non in ordine d’importanza il noto Team Fortress 2, sempre con impostazione FPS ma in questo caso piattaforma multiplayer e come sempre basato sul motore grafico Source Engine. Ironico e fumettoso potrebbe sorprendere scoprire che il game nacque come mod per il ben più noto Quake, mutato in tutt’altra creatura a distanza di quasi 10 anni di lavorazione.

Dal punto di vista strategico nulla di eclatante con il consueto impianto di partite dove occorre conquistare e mantenere la posizione piuttosto che il classico cattura la bandiera. Meno ricco rispetto alla controparte su PC anche questo interessante progetto ha beneficiato di porting con miglioramenti in termini di qualità specie per l’immagine.

Al di la della risoluzione massima ottenibile su game console resta l’ipotesi di poter saggiare per la prima volta su grande schermo alcuni dei più interessanti game lontani anche oltre 10 anni eppure così incredibilmente attuali che potrebbero essere visti per la prima volta in tutto il loro splendore, magari anche sentiti attraverso un ascolto Home Theater a canali discreti.

Per ulteriori informazioni: link diretto alla pagina Microsoft per The Orange Box versione Xbox One.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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