La società francese Advance Paris ha presentato durante la scorsa settimana i nuovi amplificatori finali XA 160 EVO e XA 220 EVO.
Advance Paris, dopo una lunga attesa, torna sul mercato hi-fi con i suoi prodotti più caratteristici ed iconici. I finali di potenza XA 160 e XA 220 sono, infatti, stati, a partire dalla loro commercializzazione nel 2014, i prodotti bandiera della casa. Caratterizzati da un eccellente rapporto qualità-prezzo e da un suono caldo e vellutato riconoscibilissimo da parte degli appassionati, i due amplificatori sono un best seller.
La produzione era terminata nel 2020, con la fine del ciclo vitale per parte della serie XI, presente dal 2014, composta dagli amplificatori integrati (su tutti l’apprezzato XI125) e dagli streamer di rete. Per quanto riguarda gli amplificatori integrati, l’XI 125 è stato sostituito dall’A10 Classic. Si tratta di un integrato con dac ed ibrido (dato dalla commistione fra preamplificatore a valvole e finale a transistor). Rimangono, invece, a listino gli ampli XI50BT e XI75, appartenenti alla fascia entry del brand.
La nuova serie Advance, la cui produzione avviene sempre in Cina, continua, in ogni caso, in stretto legame con la precedente. Se, però, i nuovi integrati sono caratterizzati da un’immagine inclusiva fra mondo hi-fi e HT, tesa all’ibridazione ed alla polivalenza, i finali XA 160 EVO e XA 220 EVO non tradiscono i validi precursori.
Da notare, infine, il preamplificatore X-P500, il quale non ha subito aggiornamenti rispetto all’anno scorso.
Finali nel segno della tradizione
I nuovi finali di potenza si presentano come un restyling dei precedenti, caratterizzati da un nuovo VU meter dal sapore vintage, leggermente più piccolo e definito dal logo Advance Paris. Il finale stereo XA160 EVO mantiene le medesime caratteristiche del precedente, le stesse dimensioni e la potenza. Stesso discorso si può fare per i due imponenti monofonici XA 220 EVO. L’azienda ci tiene, però, a fare notare come siano stati implementati aggiornamenti interni al fine di incrementare ed ottimizzare le prestazioni.
Entrambi i finali, come da tradizione, offrono 160 (XA 160 EVO) e 220 (XA 220 EVO) watt di potenza in classe AB 8 Ω, ed offrono, tramite lo switch hi-bias posto sul retro, una polarizzazione che porta le macchine a funzionare in maniera similare alla classe A. In questa funzione la potenza può arrivare fino a 45 watt, oltre è la macchina a passare automaticamente in classe AB.
Per quanto riguarda il peso, si parla di 20 kg per il 160 stereo e 21 kg per il 220 mono.
I finali dal suono voluttuoso
Nell’attesa che anche voi possiate toccare con mano i nuovi modelli, mi esprimo in merito alle rinomate prestazioni dei finali presentati, in modo da offrire agli eventuali interessati un’epidermica presentazione delle loro caratteristiche.
Si tratta di macchine ben costruite e dall’aspetto elegante, basato su una solida struttura monolitica ed un frontale in materiale plexiglass di notevole spessore, sotto al quale campeggiano i due famosi VU meter. Nonostante si ravvisino similitudini con la produzione Mcintosh, è necessario riportare come questi mantengano fede ad una loro intrinseca originalità.
Il suono è caldo e pastoso, profondo ed estremamente avvolgente, di scuola americana. Siamo vicini alla scuola Krell e Mcintosh, con le dovute differenze di blasone e prezzo.
Perfetti per la musica rock e blues, non disdegnano il jazz e la classica, in virtù del loro basso profondo, degli alti musicali e dell’efficace effetto alive.
Personalmente, poi, mi diletto ad accostarli a diffusori importanti, da impatto, calorosi, dai woofer imponenti e che necessitano di molta corrente e potenza, che qui abbondano. Assicuro, poi, l’essere ottimi anche con diffusori ostici e duri.
Prezzi di listino: 1.850 Euro per XA 160 EVO e 2.200 Euro per XA 220 EVO.
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