Dopo una lunga attesa Amazon Prime Video è arrivato ufficialmente anche in Italia con il suo carico di serie TV e film in streaming a costo zero… o quasi.
Era già nell’aria da qualche giorno, ma solo nelle ultime ore Amazon Prime Video è sbarcato ufficialmente in Italia, andando così ad aggiungersi a Netflix, Infinity, Premium Play, Tim Vision e i molti altri servizi di streaming video disponibili nel nostro Paese. Un settore che inizia a farsi piuttosto affollato e per gli attori in gioco è sempre più difficile strappare diritti e licenze per proporre al pubblico contenuti esclusivi. Amazon però è il nome finora più grande e importante a essere approdato in questo mercato e lo sbarco in Italia di Prime Video, già disponibile da tempo negli USA, in Gran Bretagna e in altri Paesi europei, non può certo passare inosservato.
Anche perché, conscia della concorrenza di Netflix, Amazon ha deciso di rendere Prime Video completamente gratuito per chi già possiede un account Amazon Prime, il cui costo annuo è di 19,99 euro. Al momento quindi solo chi ha questo tipo di account può accedere a Prime Video, mentre chi non ha ancora un abbonamento Prime può farlo in qualsiasi momento o semplicemente testarlo gratuitamente per 30 giorni, approfittando così di questo mese di prova anche per entrare nel mondo di Prime Video.
Il servizio di video in streaming è disponibile tramite le app per iOS e Android, per i tablet Fire di Amazon e per alcuni TV di LG e Samsung, sebbene nulla vieti di usufruirne tramite browser con qualsiasi PC andando sul sito Primevideo.com ed entrandovi con le credenziali del proprio account Prime. Inoltre, se utilizzate l’app per smartphone o tablet, è possibile scaricare sul dispositivo qualsiasi contenuto in modo da rivederselo offline quando si vuole, con quattro opzioni tra cui scegliere a seconda della qualità video che si preferisce (da 0,14GB a 0,46GB per ogni ora di contenuto scaricato).
Abbiamo provato a lungo Prime Video su quattro diversi dispositivi, ovvero un iPad Air 2, un Galaxy S7 Edge, un TV Samsung SUHD KS7000 da 55’’ e un PC composto da processore Intel Core i7 970, 16 GB di RAM, SSD Samsung 850 EVO da 512 GB e scheda grafica GeForce GTX 980Ti, il tutto sfruttando un collegamento in fibra ottica con velocità di 70 Mbps in download e 20 Mbps in upload (misto di Wi-Fi ed Ethernet).
Diciamo subito che al momento la scelta di contenuti non è enorme, pur non mancando alcune serie TV finora inedite in Italia (che poi sono quelle prodotte dalla stessa Amazon). La qualità dello streaming, che si adatta automaticamente alla velocità della nostra connessione, è generalmente buona. I tempi di avvio di un film e di una serie TV sono in linea con quelli di Netflix e dopo alcuni secondi iniziali di video pixelloso e ultracompresso, ecco che il quadro si stabilizza e continua con una qualità video soddisfacente fino alla fine del programma.
Né in Wi-Fi con l’iPad e lo smartphone Samsung, né tantomeno in Ethernet con il TV e il PC, abbiamo incontrato problemi di connessione o stabilità e questo è certamente un bene considerando il lancio contemporaneo del servizio in moltissimi altri Paesi. Su PC tramite browser, e nonostante un monitor 4K (l’Asus PB287Q), la visualizzazione si è fermata ai 1080p, ma anche sul TV Samsung (un Ultra HD con supporto per l’HDR 10) non siamo andati oltre il Full HD.
Inoltre niente HDR nemmeno per le serie che teoricamente dovrebbero averlo (come ad esempio l’attesissima The Grand Tour, erede di Top Gear). Non sappiamo però se ciò dipenda dall’app del TV Samsung o dal fatto che per l’Italia non è ancora attiva l’opzione per l’HDR, la cui sigla in effetti non comprare da nessuna parte all’interno dell’applicazione (ma nemmeno quella del 4K o UHD). Tra l’altro sia le varie app, sia le pagine web del servizio sono ancora interamente in inglese, a dimostrazione di come lo sbarco in Italia di Prime Video sia ancora in una fase di rodaggio.
Non per questo però mancano i contenuti doppiati o sottotitolati anche in italiano. Anzi, tutte le serie TV prodotte da Amazon hanno anche l’opzione per la lingua italiana, ma lo stesso vale anche per molte altre serie (The Shield, Fear the Walking Dead, Preacher), mentre altre (Flesh and Bone ad esempio) offrono solo i sottotitoli nella nostra lingua e altre ancora (per lo più anime giapponesi) ne sono sprovviste. In generale comunque i contenuti con “qualcosa” di italiano sono la stragrande maggioranza e questo vale anche per i film.
Come catalogo Prime Video offre un discreto quantitativo di serie TV. Tra produzioni originali Amazon e non ne abbiamo contate in tutto una quarantina compresi gli anime, anche se gli appassionati italiani punteranno soprattutto su Red Oaks, Mozart in the Jungle, Hand of God, Transparent, The Man in the High Castle e The Grand Tour, ovvero le serie più recenti e interessanti made in Amazon.
Per quanto invece riguarda i film, non aspettatevi granché. Titoli per lo più di catalogo e con davvero pochissimi film recenti (si arriva fino al 2011 come data di uscita in sala) e anche se la piccola sezione dedicata ai film indiani può risultare interessante per alcuni, si tratta in realtà di titoli quasi tutti privi di sottotitoli (al massimo ci sono in inglese) e quindi ben poco fruibili.
Tirando le somme, Amazon Prime Video è approdato in Italia con una formula ancora “piccola” a livello di contenuti ma già ben funzionante, soprattutto grazie al download di film e serie TV su dispositivi mobile e a prestazioni soddisfacenti come stabilità di connessione e qualità dello streaming. Al momento comunque il paragone con Netflix è ancora troppo ingeneroso sia per la qualità delle app e dell’interfaccia (l’applicazione sul TV Samsung ad esempio è fatta davvero male), sia per la scelta di contenuti.
Non dimentichiamo però che Netflix è un servizio a pagamento (si parte da 7,99 euro al mese), mentre Prime Video, con 19,99 euro all’anno (1,6 euro al mese che comprendono anche altri vantaggi per i clienti di Amazon) è di fatto regalato. Una bella differenza, con la speranza che i contenuti possano aumentare nei prossimi mesi e che si riesca a usufruire del 4K e dell’HDR sui TV più recenti. Unici limiti fin qui riscontrati? Al momento niente app Xbox One e PlayStation 4 (ma arriveranno), poche TV compatibili e un supporto per Chromecast un po’ laborioso (bisogna passare per Chrome e Google Cast). Chissà se il tempo sarà clemente anche su questo versante.
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