Dieci anni dopo l’uscita Medusa la pubblicazione Warner Home Video di American History X colma il fuori catalogo, cosa è cambiato?
American History X racconta di Derek Vinyard (E. Norton), carismatico leader di una banda di naziskin presso la periferia di Los Angeles. Un tempo giovane di buona famiglia, razzista senza mezze misure lo diventa in seguito alla morte del padre, pompiere che mentre prestava soccorso durante un incendio venne ucciso da uno spacciatore di colore.
La trasformazione di Derek è violenta e radicale, abbracciando l’ideologia della supremazia bianca fomentata dal comunicatore Cameron Alexander (Stacey Keach), plagiando inevitabilmente anche il fratello minore Danny (E. Furlong). Xenofobia e rabbia che in seguito spingono Derek a reagire in misura eccessiva quando di notte interviene armato mentre dei giovani di colore cercano di rubargli l’auto: omicidio ed esecuzione che nonostante le attenuanti lo portano a una condanna a tre anni.
In prigione tutta l’esaltante retorica e l’insulsa propaganda razzista alla base dei sui convincimenti finiscono spazzate via dalla drammatica realtà dietro le sbarre. Anche grazie all’aiuto del preside del liceo di Venice Beach (A. Brooks), che ha preso a cuore la sua famiglia, si rende conto dei propri errori, uscendo rinato dal carcere. Desideroso di dare una svolta alla propria esistenza e a quella dei propri cari Derek convince Danny a fare marcia indietro e abbandonare le idee malsane, ignaro che il passato ha già condannato a morte il fratello.
American History X è l’opera di esordio su grande schermo del britannico Tony Kaye, nel 1998 già noto per aver curato alcuni corti per grandi artisti della scena musicale come Roger Waters. Viaggiando avanti e indietro nel tempo tra i ricordi in bianco e nero e il colore del presente l’opera si distingue per grande sensibilità e profondità umana, forte dello script di un altro esordiente: il californiano David McKenna (Blow).
Memorabile nella messa in scena e orchestrazione dei personaggi, il film dimostra ripetutamente come l’odio sia in grado di produrre solamente altro odio. Crudo, violento eppure maledettamente contemporaneo e realistico, American History X dovrebbe essere materiale di studio nelle scuole per mostrare sino in fondo cosa accade quando il sonno della ragione prende il sopravvento. Straordinariamente coinvolgente benché non privo di una certa retorica di fondo, il film di Kaye oggi più che mai è cinema necessario, ricco di sollecitazioni emotive volte a far riflettere su parole pesanti come razzismo e ghetto, prima ancora della mente che del corpo.
A breve distanza dagli inizi nel 1998 Edward Norton già si trovava in uno dei periodi più straordinari della sua carriera: aveva rifiutato ruoli importanti in Salvate il soldato Ryan e La sottile linea rossa, sempre nel ’98 ebbe occasione di arricchire col proprio talento un’altra strepitosa opera come Rounders – Il giocatore, al fianco di Matt Damon. Giusto un anno prima di fare coppia con Brad Pitt nell’iconico Fight Club di David Fincher.
Per American History X Norton fu meritatamente candidato all’Oscar per il ruolo di protagonista alla cerimonia del 1999 e avrebbe dovuto vincerlo, ma la statuetta fu assegnata a Roberto Benigni per La vita è bella. Nel cast non è da meno anche il lavoro compiuto dentro e fuori il personaggio da Edward Furlong, a sette anni di distanza da quel Terminator 2 che lo aveva lanciato, anche lui meritava quanto meno una candidatura. Nel cast ricordiamo anche Elliot Gould nei panni di un insegnante di origini ebraiche.
VIDEO
Girato analogico di cui non è dato sapere la sensibilità ASA della pellicola, aspect ratio 1.78:1 prossimo all’originale 1.85:1. La recente edizione Warner replica in sostanza la medesima Medusa, da tempo fuori catalogo, riproponendo la vecchia codifica video Microsoft VC-1 su BD-50, la stessa della pubblicazione statunitense di dieci anni fa.
Specie nei primi istanti del prologo in bianco e nero oltre alla grana di fondo si avvertono alcune instabilità in secondo piano e sui fondali che nel tempo nessuno si è preso la briga di sistemare, forse in attesa di una futura uscita UHD con nuovo scan 4K del negativo. Superati i primi istanti l’immagine assume maggiore solidità aumentando il risalto degli elementi anche in secondo piano per una visione di tutto rispetto, benché lontana dal podio reference.
Incredibile che dopo così tanto tempo nessuno abbia ancora sentito la necessità di rimettere mano alla produzione (il film non fu un successo commerciale riprendendosi a malapena il budget) integrando nuovi extra e proponendo una collector’s edition. Certo l’argomento è di quelli molto ostici e forse sta tutta qui la ragione del rischio di oblio che corrono anche opere di questo calibro. Nonostante l’SDR il materiale a colori presenta un limitata vivacità per le evidenti scelte dello stesso Tony Kaye, occupatosi anche della cinematografia. Il livido bianco e nero, il contrasto con la poco accesa palette cromatica, tutto concorre a enfatizzare l’emotività del momento. I neri restano molto buoni.
A livello di copertina l’unica differenza sostanziale sono le due pagine interne: in quella Warner sono bianche, la Medusa riporta la selezione dei 33 capitoli e l’immagine di Norton nel film.
AUDIO
Balzo indietro per la traccia italiana: sul disco Medusa era offerto in DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) e che passa al povero Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) il quale fa quello che può per restituire forma e dignità alla colonna sonora.
Cambio di registro invece per l’inglese che dal precedente Dolby TrueHD 5.1 canali è ora DTS-HD Master Audio 7.1 (16 bit), offrendo un panorama sonoro di qualità e qualche apertura in più per diversificazione effetti e musiche. Tracce che al di là del diverso flusso dati e della differenza per il fronte posteriore restano spesso simili, benché a conti fatti risulti preferibile la vecchia traccia italiana.
EXTRA
Identici rispetto al passato: 7′ minuti di elementi esclusi dal montato finale (la prima versione misurava 101′ minuti contro quella theatrical definitiva di 119′) e il trailer. Sottotitoli in italiano.
TESTATO CON: Tv OLED Panasonic TX-55GZ1500E, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
BD American History X disponibile su DVD-Store.it
DTS-HD Master Audio 7.1 inglese
Ancora il vecchio VC-1 Microsoft
Perso il DTS-HD MA italiano
Stessi extra del passato
Durata: 119'
Anno di produzione: 1998
Genere: Drammatico
Regia: Tony Kaye
Interpreti: Edward Norton, Edward Furlong, Beverly D'Angelo, Jennifer Lien, Ethan Suplee, Fairuza Balk, Avery Brooks, Elliott Gould, Stacy Keach, William Russ, Guy Torry, Joe Cortese, Jason Bose Smith, Antonio David Lyons, Alex Sol, Keram Malicki-Sánchez
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.78:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, francese, polacco Dolby Digital 5.1; Inglese DTS-HD Master Audio 7.1
Sottotitoli: italiano, inglese, cinese, coreano, francese, romeno, tailandese, polacco
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