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Audiovector SR3 Avantgarde: semplicemente fantastici

SR3 Avantgarde

Se già i diffusori da pavimento Signature dello scorso anno ci erano piaciuti molto, questa volta i fratelli maggiori SR3 Avantgarde ci hanno semplicemente stregati.

Gli Audiovector SR3 Avantgarde, disponibili in Italia a 7400 euro la coppia sotto distribuzione Perfectaudio, ci hanno davvero sorpresi. Conoscendo già i più economici (si fa per dire) SR3 Signature usciti sul mercato lo scorso anno, pensavamo di sapere cosa avessero da offrire gli Avantgarde, ma ci sbagliavamo. Il salto di prestazioni tra i due modelli è infatti così cospicuo da farci chiedere perché qualcuno dovrebbe scegliere il modello più economico.

La filosofia alla base della gamma SR di Audiovector è insolita. Al suo centro ci sono tre modelli base, uno da supporto e due modelli da pavimento. La SR3 è la più piccola della gamma da pavimento e, come le altre, è disponibile in quattro diverse versioni: Super, Signature, Avantgarde e Avantgarde Aretté. All’aumentare del prezzo, gli SR3 ottengono driver di maggiore qualità, crossover migliorati e persino modifiche strutturali al cabinet, il tutto nel tentativo di migliorare le prestazioni.

SR3 Avantgarde

Inoltre, una volta acquistato un modello della serie, è possibile eseguire l’aggiornamento a uno superiore (in questo caso agli Avantgarde Aretté) pagando in più un sovrapprezzo contenuto, oltre a un piccolo extra per coprire le spese di spedizione di Audiovector. Ciò apre a un percorso di aggiornamento e di upgrade che pochi concorrenti possono vantare.


Progettazione e costruzione

Il salto dai Signature agli Avantgarde è grande, e non solo per la differenza di prezzo. I miglioramenti riguardano il tweeter, potenziato grazie alla tecnologia proprietaria AMT (Air Motion Transformer) che migliora notevolmente la risoluzione e la velocità dei dettagli, l’unità mid/bass con un cono in carbonio più sofisticato e un crossover rivisto per adattarsi alle modifiche dei drive.

SR3 Avantgarde

Il tweeter ha un design decisamente insolito, in quanto permette a una quantità controllata del suono posteriore di propagarsi nell’ambiente di ascolto per produrre un campo sonoro aperto e arioso. I diffusori hanno un design a due vie e mezzo, il che significa che l’unità superiore di grandi dimensioni copre il la gamma media e bassa, mentre l’unità inferiore agisce solo sulle basse frequenze. Un tale design rende i diffusori un po’ meno schizzinosi sul posizionamento nella stanza di ascolto rispetto a modelli con una porta posteriore più tradizionale.

La qualità costruttiva è ottima come ci aspettavamo dal brand danese. I cabinet curvi (con la loro mancanza di lati paralleli) riducono l’accumulo di onde stazionarie all’interno dei diffusori minimizzando le risonanze e, in questo modo, il risultato dovrebbe essere una presentazione più trasparente. Con un’altezza di 103 cm, gli SR3 Avantgarde sono abbastanza compatti per diffusori di questo livello e si adattano alla maggior parte delle stanze. Questi diffusori sono disponibili nelle finiture Ciliegio, Rosewood, Bianco e Nero, laccate e non, oltre che in numerose finiture custom.

Compatibilità

Questi Audiovector non sono insolitamente esigenti quando si tratta di posizionarli nell’ambiente di ascolto o nell’associare le elettroniche di amplificazione e le sorgenti audio. In ogni caso chiunque pensi di spendere oltre 7000 euro per una coppia di diffusori dovrebbe disporre di componenti Hi-Fi di un certo livello, altrimenti si tratterebbe di una spesa con ben poco senso.

SR3 Avantgarde

Per i test abbiamo usato il nostro consueto sistema di riferimento tra lo streamer Naim NDS/555PS e la combinazione di pre/finale Gamut D3i/D200i. Gli Avantgard hanno una sensibilità di poco superiore a 90 dB/W/m e hanno un’impedenza nominale di 8 ohm, quindi non dovrebbero essere eccessivamente difficili da pilotare. Dopo un po’ di rodaggio è chiaro che la qualità dell’amplificatore è più importante della sua potenza, almeno nella maggior parte delle stanze in cui è probabile che vengano collocati diffusori di queste dimensioni.

Finiamo per posizionare gli SR3 a circa un metro di distanza dalla parete posteriore della nostra stanza test, con in più una leggera inclinazione verso la nostra posizione d’ascolto. Una volta perfezionata la posizione, questi Audiovector offrono un’immagine stereo di precisione e stabilità impressionanti.

Qualità audio

Iniziamo con i Carmina Burana di Orff e troviamo fin da subito un palcoscenico sonoro ben stratificato. Le posizioni degli strumenti e delle voci sono ben ferme nello spazio di ascolto e i diffusori mantengono le cose stabili anche quando la musica diventa impegnativa.

I crescendo caotici vengono restituiti con una piacevole organizzazione e controllo. C’è anche un sorprendente grado di impatto visto che gli SR3 restituiscono questa musica solenne e imponente con un atteggiamento muscolare che smentisce le loro dimensioni compatte. Si potrebbe dire lo stesso del modo in cui queste “torri” ci consegnano dinamiche su larga scala. Il tutto è fatto senza sforzo, con i diffusori che si rifiutano di suonare tesi e nervosi anche se spinti al loro limite.

SR3 Avantgarde

Rispetto alla versione Signature dell’anno scorso, qui il sound sembra molto più dettagliato e agile. Gli Avantgarde fanno emergere le informazioni di basso livello con facilità e le rendono in modo musicale e coeso. È anche importante sottolineare quanto facilmente riescano a trasmettere sfumature con abilità e destrezza. Questa è un’area in cui gli Avatgarde si allontanano dai loro fratelli più economici e fanno capire il perché della differenza di prezzo rispetto ai comunque ottimi Signature.

Siamo soddisfatti anche del bilanciamento timbrico. Gli Avantgarde tendono ancora al versante “magro e sottile” come i loro predecessori meno nobili, ma rimangono abbastanza equilibrati nella maggior parte degli altri aspetti. Nessuna parte della gamma di frequenze ha attirato eccessivamente la nostra attenzione e sia le voci, sia gli strumenti suonano naturali.

Passiamo all’album 4.44 di Jay Z e gli SR3 rispondono con entusiasmo. Restituiscono la voce di Jay con chiarezza e passione, mentre rendono i beat elettronici di Bam con tutta la forza e l’attacco richiesti. Questi diffusori da pavimento scavano sorprendentemente in profondità nel basso per la loro dimensione. Rimangono incisivi e melodiosi anche a livelli più alti e offrono i ritmi complessi della musica con spavalderia.

SR3 Avantgarde

Come con la maggior parte dei diffusori di fascia alta, la chiarezza pura e la mancanza di distorsione offerta possono sembrare ridurre la grinta della musica riprodotta, ma ascoltate attentamente e troverete come la sensazione e l’energia della traccia rimangano intatte.

Verdetto

Questi diffusori ci sono piaciuti moltissimo. Audiovector ha fatto un ottimo lavoro nel mantenere tutti i punti di forza della versione Signature, aggiungendo però una grande quantità di finezza e dettaglio. Se avete intenzione di portarvi a casa dei diffusori da pavimento compatti di simile livello, dovete assolutamente ascoltare gli SR3 Avantgarde.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Se già i diffusori da pavimento Signature dello scorso anno ci erano piaciuti molto, questa volta i fratelli maggiori SR3 Avantgarde ci hanno semplicemente stregati.

Pro
Brillantezza, impatto e dettaglio formidabili
Facilmente upgradabili
Costruzione molto curata

Contro
Nulla di significativo da segnalare

Scheda tecnica
Risposta in frequenza: 26-52 kHz
Impedenza: 8 Ohm
Sensibilità: 91.5 dB
Dimensioni (AxLxP): 103x19x33 cm
Prezzo: 7400 euro la coppia
Sito del produttore: www.audiovector.com
Distributore italiano: www.perfectaudio.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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