C’era una volta a Hollywood, ultima fatica di Quentin Tarantino, approderà in home video il prossimo 2 gennaio. Brutta sorpresa per l’audio del Blu-ray
Il 9° film di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, approderà in home video con l’anno nuovo: il 2 gennaio per la precisione. Distribuito in Italia da Universal Pictures, la quale si occupa dei prodotti Sony per la parte home, il film sarà editato in versione Dvd, Blu-ray e Blu-ray Ultra HD. Quest’ultimo, in particolare, sarà disponibile sia in confezione steelbook che nell’esclusiva versione Vynil, equipaggiata per l’occasione di book fotografico, poster ed un disco 45 giri con due delle canzoni facenti parte la colonna sonora. Ulteriore tocco di classe sarà la presenza di un adattatore per giradischi.
E’ quindi tutto oro quello che luccica? Purtroppo no, veniamo infatti alle cattive notizie. Per tramite della sua pagina Facebook, Universal ci ha fornito le caratteristiche tecniche delle emissioni appena citate. Se sul lato Blu-ray Ultra HD non ci si può grosso modo lamentare, stante la presenza dell’audio italiano DTS-HD Master Audio 5.1 (7.1 in inglese) e l’HDR10 (manca il Dolby Vision, cosa strana per un’emissione di questa importanza), sul lato Blu-ray arriva l’amara sorpresa.
Ebbene si, dacchè l’italiano sarà ivi presente in Dolby Digital 5.1, a fronte di una batteria che prevede inglese e tedesco in DTS-HD Master Audio 5.1. Se si analizzano le omologhe uscite estere, sia francesi che spagnoli hanno mantenuto il lossless anche sul Blu-ray, più una serie di lingue minori presenti in Dolby Digital. Cos’è successo al nostro disco? Semplice, il film dura parecchio, lo spazio è tiranno e quindi, probabilmente, tre tracce lossless sullo stesso BD50 non entravano. Per non dover ricorrere a un’edizione dedicata, anche se piazzandola sul mercato UK si sarebbe potuta benissimo gestire, siamo stati sacrificati noi. Inaccettabile per un titolo novità di questa caratura.
Abbiamo lasciato correre casi come il Blu-ray Ultra HD di Terminator Salvation, laddove la “disgrazia” ci accomunava ai cugini d’oltralpe, in quanto si trattava di un titolo di catalogo. Ma non sono ammissibili un trattamento ed un declassamento simili su un titolo “pesante” come l’ultimo film di Quentin Tarantino, fatto che oltretutto non capitava dall’eclatante caso de I magnifici 7. Trattasi di una scelta che definire scellerata e vergognosa sarebbe riduttivo. Senza contare l’assist fornito ai pirati, con i soliti mux compiacenti che compariranno on-line. Noi, in coscienza, non ci sentiamo proprio di consigliare l’acquisto della versione Blu-ray di C’era una volta ad Hollywood. Per il resto, lasciamo ai nostri lettori trarre le dovute conclusioni.
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