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Come è cambiato il mercato musicale e quali sono le ultime strategie per emergere

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Il mercato discografico è profondamente cambiato rispetto a qualche anno fa. Oltre al talento, ora ci sono tantissime altre variabili in gioco. Vediamo quali.

Sono tantissimi i giovani aspiranti artisti musicali che intendono trasformare la loro passione in un vero e proprio lavoro. Spesso, però, specialmente agli inizi, non si hanno le idee ben chiare su come funziona il mercato discografico, si investono tanti soldi in costose strumentazioni o campagne di promozione e non si tiene
conto delle tante variabili da tenere in mente quando si fa questo lavoro. Il mercato musicale è molto complesso da comprendere ed è cambiato radicalmente negli ultimi anni, per cui oggi non è sufficiente il solo talento per emergere.
L’avvento dello streaming ha sconvolto l’intera industria, e gli artisti si sono adeguati. Si pensi a qualche anno fa: il successo si otteneva pubblicando e vendendo i propri dischi in accordo con un’etichetta discografica, ed erano proprio queste vendite a determinare i gusti musicali degli ascoltatori. Generalmente, un brano otteneva più successo di altri se la quantità di dischi venduti era maggiore.

Oggi, dove i dischi non esistono quasi più, sono le piattaforme di streaming che sanciscono il successo di un artista.

Come bisogna fare quindi per ottenere buoni risultati?
C’è innanzitutto una questione da tenere a mente: in passato, diventare un artista musicale era possibile per pochissime persone, in quanto i costi degli strumenti di produzione e registrazione e i prezzi dei software erano ben più alti e decisamente poco accessibili rispetto ad ora. Oggi invece, praticamente chiunque può fare musica.

Ciò si traduce da una parte in un vantaggio, perché significa che anche se non disponiamo di attrezzature particolarmente costose, possiamo comunque portare a termine degli ottimi lavori, ma dall’altra parte rappresenta anche una vera e propria sfida, poiché, dato che chiunque può pubblicare facilmente i propri lavori, le piattaforme di ascolto streaming vengono sobbarcate da migliaia di brani ogni giorno, di cui solo una piccolissima percentuale riesce a raggiungere il grande pubblico.


Come fare quindi ad emergere?
Pur non essendoci una regola ben precisa, ci sono delle buone pratiche che si possono attuare. Un’ottima pratica da seguire è l’analisi dei social.

Prendete ad esempio il fenomeno del social TikTok. Molti non ne comprendono a pieno le potenzialità, eppure
un semplice social è riuscito a determinare i gusti musicali del pubblico tramite dei brevi video accompagnati da un brano musicale in sottofondo. Molti brani contenuti nei video virali caricati su tale piattaforma, infatti, scalano le classifiche di ascolto su Spotify ed Apple Music. Questo dovrebbe far riflettere sull’importanza dei social come strumento di promozione musicale. Intendiamoci, non stiamo dicendo che basta caricare un proprio brano in tutti social per fare il botto, in quanto esso deve comunque suscitare interesse nel pubblico. I brani ideali sono quelli che, per una serie di motivi, rimangono in mente all’ascoltatore, per via ad esempio di un ritmo orecchiabile, perché si presta benissimo come sottofondo ad un video o anche perché è una riproposizione di un brano di successo di qualche anno fa e porta alla mente un ricordo nei nostalgici.

Bisogna tenere a mente il concetto di virale: se un brano viene proposto frequentemente all’ascoltatore, è statisticamente provato che quest’ultimo lo assocerà inconsciamente alla propria routine quotidiana, rimanendogli impresso e invogliandolo a riascoltarlo.
Moltiplicando questo processo per i tanti ascoltatori, ecco che il brano diventa virale, ovvero popolare, e l’obiettivo è stato raggiunto. Ecco perché un prodotto musicale può diventare conosciuto grazie a dei video semplici ma molto diffusi, come i brevi video di Tik Tok. 

In tutto ciò, bisogna fare caso anche al modo di presentarsi di un artista: spesso e volentieri, gli artisti hanno fatto successo mettendo in luce la propria personalità, costruendo una vera e propria storia alle loro spalle. Ciò permette di dargli un’identità e farli distinguere nella marea di artisti presenti oggi sul mercato.


Tutto ciò fa parte della cosiddetta creazione di un brand. Ed è fondamentale: per emergere, è necessario distinguersi, cosicché il pubblico abbia un motivo per ascoltarvi (ad esempio ci si può distinguere per una particolare personalità, per un certo modo di vestire, di presentarsi o di fare musica). A ciò vanno unite strategie di marketing mirate ed un management. Praticamente tutti gli artisti affermati o comunque con un minimo di esperienza, utilizzano un social media manager per gestire i contenuti da postare sui propri social e per creare campagne mirate a diffondere le proprie creazioni. Tutto ciò rientra nel concetto di content strategy di un artista, e a questo si affianca anche il concetto di fidelizzazione, ovvero il mantenimento di una connessione duratura tra il pubblico e l’artista stesso. Con il tempo, gli ascoltatori tenderanno a seguire maggiormente l’artista poiché interessati ai suoi lavori, portando altro potenziale pubblico.

Si può dunque concludere che, per diventare un artista affermato, aiuta sicuramente una buona dose di talento ma anche conoscenza approfondita di social network, marketing e in generale dei mezzi di comunicazione, sui quali investire il proprio tempo. 

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