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Cuffie SoundMagic Vento P55 v3.0 – La recensione

Vento P55

Le cuffie SoundMagic Vento P55 v3.0 hanno dalla loro un sound piacevole ed equilibrato, ma attorno ai 100 euro si può trovare di meglio.

La terza versione delle SoundMagic Vento P55 mira a sfruttare i punti di forza dei modelli precedenti, ovvero un suono vivace e aperto, con buoni dettagli sonori e con un prezzo molto conveniente rispetto al passato. La versione 2.0 di queste cuffie on-ear costava infatti oltre 170 euro quando uscì sul mercato due anni fa e, nonostante la buona resa complessiva, le Vento P55 v2.0 dovevano scontrarsi con rivali a dir poco temibili in quella fascia di prezzo, cosa che contribuì a farne un modello poco appariscente e considerato.

Contando che questa terza versione costa circa 70 euro in meno (la trovate sul sito ufficiale di SoundMagic a poco più di 100 euro compresi di spedizione in Italia), le cose iniziano a farsi più interessanti, anche se in questa fascia di prezzo vanno a scontrarsi con un bestseller assoluto come le [amazon_textlink asin=’B00K690IH0′ text=’AKG Y50′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7c44c96f-cc6f-4c0e-a8e5-66f7aebf12c3′], che attorno ai 100 euro hanno davvero pochi rivali oggi come oggi.

Costruzione e comfort

Le SoundMagic Vento P55 v3.0 hanno lo stesso aspetto della versione precedente e questo non è certo un difetto. Si tratta di cuffie on-ear in acciaio, alluminio e plastica decisamente ben costruite, con in più cuscinetti rivestiti in pelle. Vengono fornite assieme a una custodia rigida e due cavi: uno tradizionale e uno con telecomando a tre pulsanti e microfono da usare con uno dispositivo mobile.


Le Vento P55 sono descritte sulla confezione come cuffie on-ear e, nonostante un’impressione diversa a prima vista, siamo tutto sommato d’accordo con questa definizione. I padiglioni infatti non hanno una circonferenza abbastanza grande da adattarsi completamente alle nostre orecchie (non sono insomma da cuffie over-ear), ponendosi un po’ in una via di mezzo tra questi due tipi di design.

Per quanto riguarda il comfort, le Vento P55 sono nella media; la vestibilità è accettabile, anche se dopo un ascolto più lungo di un’ora o più iniziamo a provare un certo disagio per la pressione sulle orecchie. Per la maggior parte degli utenti “pendolari”, tuttavia, sono cuffie ben ammortizzate, non troppo pesanti (siamo poco sopra i 280 grammi) e comode. Come però spesso accade con modelli simili, possono rendere le orecchie abbastanza calde dopo ascolti piuttosto prolungati.

Qualità audio

Le P55 sono cuffie chiaramente destinate all’uso portatile. Dopotutto i cavi forniti sono lunghi 1,2 metri, quindi ideali per il collegamento a uno smartphone tenuto in mano o in tasca ma forse non così utili per l’ascolto domestico prolungato da un sistema hi-fi o un PC. Nel corso dei nostri test abbiamo collegato il cavo sia a un MacBook Pro del 2016, sia a un paio di smartphone (iPhone XS Max e un OnePlus 7 Pro); risulta immediatamente chiaro che abbiamo di fronte cuffie capaci di offrire un’esperienza di ascolto molto soddisfacente.

Come nella versione precedente, l’enfasi tende leggermente verso la gamma media e acuta, con un carattere brillante e chiaro che emerge in modo evidente fin dai primi ascolti. Questa non è intesa come una critica, visto che non stiamo parlando di un ascolto “scomodo” e che non c’è quell’asprezza fastidiosa in gamma acuta che si può spesso sperimentare in cuffie in questa fascia di prezzo. E a ben vedere gli alti aiutano a dare l’impressione generale di una buona resa dei dettagli.

I bassi dal canto loro non mancano affatto, pur non essendo tra i nostri preferiti come pienezza e agilità. Ancora una volta, nulla di cui preoccuparsi eccessivamente, ma non sono così scattanti e definiti come i registri bassi restituiti dalle AKG Y50. Questa differenza viene evidenziata quando “torturiamo” entrambe le cuffie con Limit To Your Love di James Blake. Il pulsare dei bassi della traccia è più pulito e scattante attraverso le AKG, mentre le P55 faticano leggermente su questo versante.

Passiamo a Tomorrow Never Knows dei Beatles e mentre le P55 sono in grado di distinguere i vari strumenti e decostruire bene i ritmi complessi, non riescono a eguagliare i talenti dinamici e il timing superiore delle Y50. Non c’è comunque da vergognarsi troppo considerando quanto siano ben riuscite queste ultime cuffie di AKG.

Verdetto

Dopo aver testato a fondo le P55 di terza generazione, la sensazione prevalente è di un ascolto competente, facile e con pochi aspetti negativi. Sono anche cuffie abbastanza comode durante una sessione di ascolto di breve o media lunghezza e quindi potenzialmente ideali per il pendolarismo quotidiano.

Purtroppo non riescono a stare al passo con le migliori della classe dal punto di vista sonoro, soprattutto in termini di timing, dinamica e musicalità assoluta. Se comunque state cercando un paio di cuffie belle e ben suonanti per i vostri spostamenti quotidiani, le SoundMagic Vento P55 v3.0 non vi deluderanno.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Sommario

Le cuffie SoundMagic Vento P55 v3.0 hanno dalla loro un sound piacevole ed equilibrato, ma attorno ai 100 euro si può trovare di meglio.

Pro
Ascolto facile e confortevole
Costruzione curata
Materiali di buon livello

Contro
In questa fascia di prezzo le AKG Y50 escono vincitrici dal confronto

Scheda tecnica
Driver: 40 mm
Risposta in frequenza: 15Hz – 22kHz
Impedenza: 35ohms
Sensibilità: 110dB
Lunghezza del cavo: 1,2 m
Connettore jack: 3,5 mm
Peso: 285 g
Prezzo: 97 euro
Sito del produttore: www.soundmagicheadphones.com

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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