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Diffusori e diffusione del suono: una visione a 360° – Parte seconda

Nella scorsa puntata abbiamo tentato di individuare quelle che sono – o per lo meno dovrebbero essere – le caratteristiche in possesso di diffusori degni di questo nome, maggiormente dal punto di vista della loro correlazione con la riproduzione in ambiente dell’evento reale.

 

Fatto un breve cenno all’ideale teorico cui normalmente si fa riferimento quando ci si riferisce alla riproduzione sonora – ovvero al concetto di sfera pulsante – abbiamo altresì accennato al fatto che effettivamente esiste un sistema di diffusori le cui caratteristiche sono perfettamente sovrapponibili al famoso ideale teorico.

Ed eccolo qui, si tratta del sistema prodotto dalla MBL e denominato 101-E-MkII.

Anticipo subito che purtroppo, visto il prezzo ben più che elevato, non siamo davvero di fronte ad un diffusore a buon mercato: 65.000 euro circa è la cifra richiesta per entrare in possesso di questo monolite del suono.


Tale cifra però, sebbene elevatissima, è in effetti giustificata da tutta una serie di fattori che a conti fatti, la rendono meno traumatica.

D’altronde chi si scandalizza di fronte al prezzo di una Ferrari?

Ecco, il paragone con l’iconica vettura è certamente più che valido al fine di comprendere il valore effettivo di un prodotto curato nei minimi dettagli, che poi sono proprio quelli che fanno la differenza.

Le MBL “126”: sebbene siano alla base del catalogo del produttore, siamo nei dintorni dei 12.500 euro

 

Tra l’altro, occorre dire che personalmente sono più portato a giustificare una cifra elevata in rapporto alle effettive prestazioni ottenute piuttosto che ai materiali utilizzati, se non altro a causa del permanere delle criticità caratteristiche prescindendo da questi.

Ma parliamo un attimo degli altoparlanti, ovvero del Radial-Strahler – termine tedesco che allude all’emissione radiale di questo – un particolarissimo driver proprietario brevettato il cui funzionamento approssima quello di una sfera pulsante.

Il gruppo midrange-tweeter: la dimensione cambia in funzione delle frequenze trattate dal driver

 

Presente su tutti i modelli di diffusori prodotti da MBL, nel top-of-the-line dell’azienda vede la sua massima espressione poiché al servizio dell’intera gamma di frequenze riproducibili dal suddetto diffusore, la cui risposta dichiarata è compresa tra 20 Hz e 40 kHz.

Si tratta di un altoparlante assolutamente originale la cui forma ricorda quella di un pallone da rugby, aspetto dovuto alla funzione, notoriamente legate tra loro.

Ogni versione prevede un determinato numero di setti (che il costruttore definisce lamellae) il cui numero varia in ragione della specifica tipologia di altoparlante, ovvero woofer, midrange oppure tweeter.

Questi – assemblati tra loro tramite l’interposizione di una guarnizione in gomma che ne consenta il movimento in espansione – sono quindi innestati su una bobina posta alla base di un cilindro metallico, mentre alla sommità sono bloccati tramite un fermo innestato all’apice del cilindro anzidetto.

L’osservazione della foto è a mio avviso molto più esplicativa.

Com’è facile intuire, la costruzione è interamente manuale ad opera di tecnici specializzati ed ogni passaggio impone una cura estrema al fine di evitare errori, omissioni, dimenticanze o approssimazioni di montaggio.

Tutto questo ovviamente ha un costo elevato.

Come altrettanto elevato è il costo dei materiali in generale utilizzati: alluminio di derivazione aeronautica, ottone della migliore qualità, acciaio balistico, pregiate essenze lignee ed ovviamente, componentistica del crossover scelta pescando nel meglio della produzione elettronica.

Si aggiunga una finitura degna di una Aston Martin in quanto a verniciatura – anzi, a dire il vero si tratta di una pregevolissima laccatura – ed è perfettamente comprensibile come il costo di un simile manufatto non possa essere economico.

E veniamo alle prestazioni, qualcosa che ha veramente dell’incredibile.

Determinati termini – anche in forma impropria – sono spesso utilizzati per descrivere le sensazioni che si provano all’ascolto di un diffusore, qualcosa che non sempre e facile descrivere a causa della mancanza di un linguaggio espressamente dedicato.

In questo caso però, determinate parole vanno intese nella loro accezione più propria, ragione per la quale affermando che la prestazione ha dell’incredibile intendo proprio questo, che oggettivamente parlando si fa davvero fatica a credere a ciò che si sente.

Personalmente ho avuto modo di ascoltare questi diffusori ad una mostra, magari non proprio il massimo dal punto di vista della collocazione – se non altro per l’elevato numero di persone presenti all’interno della sala dedicata – ciò nonostante quello che ascoltai nell’occasione non l’ho mai dimenticato.

Non fosse sufficiente, è disponibile il modello 101-Extreme, sistema coadiuvato da una colonna contenente 6 woofer da 12″ per ciascun canale: 250.000 euro

 

Non potendo fare un trattato infinito cercherò di rendere al meglio la sensazione provata in occasione del citato ascolto di questi sistemi: chiudendo gli occhi sembrava davvero di ascoltare un evento reale, punto.

Non solo, qualunque posizione assumessi all’interno della sala – anche la più improbabile e decentrata –  nulla cambiava dal punto di vista della prospettiva sonora.

Un’esperienza per certi versi quasi pericolosa, in grado di far crollare senza pietà molte delle certezze che l’appassionato medio si porta dietro.

Prestazioni e costo le collocano senza riserve nell’olimpo dei diffusori, motivo per il quale pochi saranno coloro che potranno permettersi l’acquisto – appassionati e necessariamente facoltosi, due caratteristiche non necessariamente presenti al contempo – in ogni caso ora sapete che la perfezione è quasi tangibile.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

 

 

 

 

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