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Dolby Atmos in cuffia: coinvolgimento audio a portata di tutti

Pur senza raggiungere il coinvolgimento di un impianto tradizionale a diffusori separati, il Dolby Atmos in cuffia può regalare parecchie soddisfazioni

Bene o male sappiamo tutti cos’è il Dolby Atmos. Conosciamo le sue origini nelle sale cinematografiche, il suo sbarco in ambiente home theater, gli amplificatori AV e le soundbar che lo supportano, i diffusori che “sparano” verso l’alto e, purtroppo, anche la scarsità di materiale Atmos in italiano. Eppure, in pochi conoscono la relazione tra questo formato audio a oggetti e le cuffie. È un matrimonio che si può fare e che, seppur non pari a quelle di un impianto tradizionale, può comunque dare delle soddisfazioni?

Ovviamente un impianto audio Dolby Atmos con diffusori separati (meglio ancora se installati a soffitto) è imbattibile, ma l’Atmos in cuffia ha il grande merito di poter essere sfruttato da qualsiasi cuffia, anche se ovviamente la qualità dell’audio prodotto dipenderà dalla qualità stessa delle cuffie. Se vi state chiedendo come possa essere riprodotto il suono surround solo dai due driver che si trovano all’interno delle cuffie, la risposta sta nel fatto che il Dolby Atmos produce un suono spaziale.

Questo è fondamentalmente un suono surround virtuale, ovvero segnali audio prodotti in uno spazio virtuale tridimensionale che permettono di farvi sentire suoni intorno a voi, inclusi quelli sopra e dietro di voi. Ma com’è possibile ottenere questi effetti in cuffia? In questo caso il Dolby Atmos non dipende dalla struttura delle cuffie. Non si tratta cioè di quanti driver abbia un paio di cuffie (anche se ciò potrebbe influire sul livello di qualità del suono) e non dipende nemmeno dal fatto che le cuffie siano compatibili con Atmos o meno. Questa tecnologia audio basata su oggetti dipende infatti da un software che crea un’esperienza audio surround migliorata.


Il software in questione è l’app Dolby Access, creata da Dolby per Windows 10 e Xbox One. Impostando Dolby Access sul vostro dispositivo, potete collegare le vostre cuffie preferite, abilitare il suono spaziale e provare l’effetto del Dolby Atmos con solo due padiglioni appoggiati alle orecchie. In Microsoft Store e Xbox Store potete ottenere gratuitamente la versione di prova dell’app Dolby Access o effettuare l’acquisto in-app. La prova dura 30 giorni, dopodiché potete decidere se pagare e sbloccare l’accesso a vita o meno con una spesa di 17,99 euro. Una volta installata, l’app Dolby Access vi guiderà attraverso il semplice processo per abilitare Dolby Atmos per le cuffie. Qui trovate un video esplicativo su come abilitare il Dolby Atmos for Heaphones su Xbox One. 

Ovviamente, migliore è la qualità delle vostre cuffie, più elevata sarà la qualità dell’esperienza Atmos. Alcuni dei fattori che possono garantire una migliore qualità del suono Atmos sono il design multi-driver delle cuffie (alcuni modelli già votati al multicanale come le Razer Tiamat integrano infatti più di due driver) e l’ampiezza del diaframma del driver, ma tutto sommato qualsiasi paio di cuffie funzionerà bene.

Non mancano poi le cuffie che offrono già di loro un surround virtuale più o meno efficace. Le Razer Kraken 7.1 V2 offrono ad esempio un suono surround virtuale a 7.1 canali, mentre spendendo meno ci si può rivolgere a un modello come le Jeecoo USB Pro 7.1 Surround Sound per PC. Anche le tradizionali cuffie stereo, come già precisato, possono riprodurre audio in Dolby Atmos quando sono collegate a un PC Windows 10 o Xbox One con Dolby Access installato e qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Ci sono poi cuffie pre-progettate per l’uso con Dolby Atmos come le costose Sony MDR-HW700DS, modello wireless fornito con un decodificatore in grado di gestire la decodifica audio a 9.1 canali. La stessa Dolby vende le proprie cuffie che possono essere utilizzate con l’app Dolby Access e offre persino cuffie non Dolby chiamate Dimension.

Visto che qualsiasi cuffia può funzionare con l’app Dolby Access, ciò vale anche per i modelli wireless. Tra l’altro, durante il processo di configurazione di Dolby Access su un PC con Windows 10, al momento di testare la connessione delle cuffie, una delle scelte di riproduzione predefinite offerte dall’app è proprio Wireless Stereo Headset. Pertanto l’app Dolby Access può funzionare con cuffie wireless e cuffie cablate.

Ma a conti fatti quanto è valido l’ascolto in cuffia di una traccia audio in Dolby Atmos? Per una prova con una Xbox Series X abbiamo utilizzato le cuffie wireless Corsair HS75 XB, con le quali si ottiene gratuitamente la licenza a vita di Dolby Access. Sono cuffie di ottima qualità da circa 180 euro con driver in neodimio da 50 mm studiate apposta per l’utilizzo con le nuove console Microsoft.

La prova è stata effettuata con alcuni giochi che supportano l’audio in Dolby Atmos (qui trovate l’elenco completo) tra cui Forza Horizon 4, Metro Exodus e Gears 5, ma anche con alcuni film di Netflix con audio inglese in Dolby Atmos utilizzando l’app Netflix della console. Fermo restando che elementi come le bordate di un subwoofer o gli effetti verticali di diffusori Atmos appositi non possono risaltare con altrettanta efficacia in un paio di cuffie (per quanto di buona qualità siano), l’Atmos dà in effetti una marcia in più sia come dettaglio, sia come coinvolgimento generale.

Lo si nota soprattutto su alcuni giochi (Gears 5 in particolare) ma anche in film come Mowgli – Il figlio della giungla e in serie TV come Altered Carbon il coinvolgimento e la scena sonora hanno decisamente una marcia in più rispetto all’ascolto in semplice stereo a cui siamo abituati quando guardiamo qualcosa con un paio di cuffie in testa. Il fatto poi che Dolby Access offra una prova gratuita piuttosto lunga permette a chiunque di provare questo software con le proprie cuffie e capire se valga poi la pena acquistare la licenza a pagamento. Per noi vale eccome ed è un vero peccato che PlayStation 4/5 o i TV di qualsiasi marca (almeno per ora) non offrano l’accesso all’app Dolby Access.

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