Le avventure di Sid, Diego e Manny trovano la strada per il 4K. Il quinto episodio dell’Era Glaciale sfoggia tutte le glorie dell’animazione moderna: dettaglio e range cromatico esteso.
La quinta iterazione dell’Era Glaciale giova in Home Video del beneficio di un trasferimento 4K UltraHD. La saga prosegue sulla falsa riga dell’animazione targata Illumination: Minions e Pets- Vita da Animali. Il concentrato di comicità punta sullo slap-stick e le assurdità. Non è originale quanto lo erano i Looney Tunes ma è comunque un passo avanti rispetto al noioso e indifferente quarto episodio.
L’inseguimento di Scrat diventa sempre più epico quando la ricerca della sua adorata ghianda lo catapulta nell’universo. Qui innescherà accidentalmente una serie di eventi cosmici che minacciano l’incolumità della fauna terrestre. Sid, Manny, Diego e il resto del branco devono così salvarsi dall’imminente catastrofe: il piano è di collezionare dei cristalli viola (no, non pensate a Crash Bandicoot! Ndr.), magneticamente attrattivi, di modo da deviare la rotta del meteorite. In questo marasma di considerazioni astrofisiche torna dal sottosuolo il bipolare furetto schizofrenico dalla molteplici personalità: Buck.
Ancora una volta, dopo il terzo episodio de L’Alba dei Dinosauri, è il suo personaggio a regalare le perle migliori. E’ talmente pazzoide che gli sceneggiatori possono affidargli lunghi dialoghi esplicativi per risolvere l’apocalisse senza infrangere il ritmo del film. La macchinosità dell’escamotage galattico (Scrat che insegue la ghianda nell’iperspazio, il meteorite che minaccia la vita del gruppo) è ovviamente un modo per continuare la saga e non abbandonare la gallina dalle uova d’oro dei Blu Sky Studios e della 20th Century Fox.
Diego e Sid, di pellicola in pellicola, risultano sempre meno interessanti e peculiari: il primo è ormai un micio di compagnia, privo dei più sanguinolenti istinti (come lo Shrek del quarto film Ndr.), mentre il puzzolente bradipo si è evoluto da badante della nonna a incorreggibile scapolo. La parte più appetitosa se la dividono quindi Buck, che nuovo personaggio non è, la mammut Pesca e il fidanzato; coppia specchio di una convivenza ancora lontana e sfiduciata dal burbero padre Manny. Il tema della famiglia, dell’unione necessaria per fronteggiare calamità insostenibili, è sempre stato presente nella saga e francamente ha esaurito le direzioni creative. Presto le sadiche sofferenze di Scrat e le nuove invenzioni per distorcere il suo piccolo corpicino verranno a mancare col rischio di propinare un aggiuntivo sequel privo di personalità. In attesa che il demenziale torni ad eccellere e che i mammiferi acquisiscano il carisma di un tempo, vediamo come L’era glaciale: in rotta di collisione si propone in 4K UHD.
VIDEO
L’Era Glaciale: in Rotta di Collisione proviene da un upscaling. Le animazioni sono state finalizzate a risoluzione 2K tramite Digital Intermediate e poi duplicate in 4K UHD per il trasferimento qui sotto esame. La codifica a 2160p è trasparente: non si evidenziano cedimenti dovuti all’upscaling. Le figure mantengono dettagli rigogliosi sulle pellicce, poco meno marcate della visione in Blu-ray standard ma comunque su livelli corposi e degni dell’UltraHD. Riguardando oggi i supporti del primo e secondo capitolo ci rendiamo conto di quanto i Blu Sky Studios abbiano investito sulla verosimiglianza degli effetti, sempre a metà strada tra il cartoonesco (per quanto riguarda le espressioni facciali) e il realistico (le finezze del pelo, i corpi e le ombre).
Il campionamento in HDR regala uno sprint cromatico rilevante nelle sequenza dei regali cerimoniali: Manny, che si è scordato il regalo di nozze, simula di aver regalato alla moglie uno sgargiante spettacolo pirotecnico che altro non è che una pioggia di meteoriti; in questi frangenti il gamut cromatico è più ampio e si percepiscono delle sfumature di violetto e azzurri-verdognoli invisibili sul supporto fratello in Full HD.
AUDIO
La lingua inglese è encodata in DTS-HD Master Audio 7.1 alla codifica di 24 bit (bitrate a 4.6 Mbps), mentre l’idioma italiano deve accontentarsi di un semplice DTS lossy 5.1 (0,7 Mbps). Il cinese, vietnamita e il thailandese sono addirittura proposti in Dolby Digital 5.1 (0,4 Mbps).
Come già accaduto in Paradise Beach, l’inglese in Atmos vanta una spazialità e una localizzazione di effetti impressionante, anche se la gamma bassa fatica ad esprimersi appieno. Il subwoofer si esprime meglio (più capiente e profondo) nell’analoga traccia in DTS-HD Master Audio, pur non potendo competere con la codifica di Dolby per quel che riguarda la tridimensionalità del surround.
Quasi superfluo constatare la dinamica sottodimensionata della lingua italiana. Se c’è da rallegrarsi per l’acustica dei parlati (la pronuncia arriva chiara e scandita), c’è meno da gioire per i rumori delegati ai canali posteriori in cui colonna sonora e effettistica si ingarbugliano. Il fattore wow ne esce inevitabilmente con le ossa rotte. Un vero peccato perché il mix, se adeguatamente codificato, aveva tutte le carte in regola per costituire un intrattenimento sonoro di prima qualità.
EXTRA
- L’era glaciale: la storia sino ad ora
- Scrat: catapultato nello spazio
- Scrat-esia: peripezie di Scrat
- Scratazons: misteri di un’antica civiltà
- Segni zodiacali
- Voce alla scienza: rivelazioni di Neil DeGrasse Tyson
- “Figaro” – karaoke
- Galleria di immagini e trailer cinematografico
Come consuetudine, il supporto Blu-ray standard è delegato ad ospitare i contenuti speciali. Scrat, la mascotte dell’intera saga, elemento imprescindibile soprattutto nei trailer, è il protagonista delle bonus tracks. Tra un segmento e l’altro cogliamo delle animazioni scartate dal montaggio finale e scopriamo come mai il quinto episodio abbia preso la deriva spaziale.
Tutti i documentari sono di buona fattura. Il pubblico di riferimento è quello degli appassionati più piccoli (bambini e young adult), caratteristiche che comunque non impedisce la visione agli adulti.
UHD vs BLU-RAY
Il supporto Blu-ray invidia al trasferimento in UHD una rosa di nuance cromatiche invisibili in 1080p. soprattutto le tinte di viola e azzurrino. L’HDR fa sentire la sua presenza, specialmente nelle sequenze al buio dove alcuni dettagli risaltano maggiormente evidenziati.
In Rotta di Collisione non è certamente il miglior 4K UHD Disc disponibile sul mercato ma chi è dotato di una catena audio-video a prova di 4K dovrebbe preferirlo al Blu-ray classico.
TESTATO CON: TV Sony 55XD9305, UHD player Panasonic DMP-UB900
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Traccia inglese in Dolby Atmos poderosa
Contenuti speciali divertenti
Proviene da un master DI 2K
Miglioramento in nitidezza non sempre tangibile
Prodotto da: 20th Century Fox
Distribuito da: Warner Home Video
Durata: 95’
Anno di produzione: 2016
Genere: : animazione digitale
Regia: Mike Thurmeier, Galen T. Chu
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Supporto: 1 BD 66 + 1 BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: HEVC/ H.265 4K (2160p) || MPEG-4 AVC (1080p)
Audio UHD: Dolby Atmos / Dolby TrueHD 7.1: Inglese - DTS 5.1: Italiano, francese, tedesco, turco||
Audio Blu-ray:DTS-HD Master 7.1 : inglese - 5.1 DTS: Italiano, giapponese, cinese, vietnamita, thai
Sottotitoli: Italiano, Inglese & altri
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