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German Angst [BD]

Tre filmaker tedeschi per tre racconti viscerali, grottesca lettura della moderna Germania tra vecchi e nuovi orrori. Distribuzione Koch Media

German Angst è composto da tre episodi, tutti ambientati nella moderna Berlino. Nel primo una adolescente vive all’interno di un’abitazione abbandonata a se stessa, ha amorevoli attenzioni verso i suoi porcellini d’India ma soprattutto si prende cura di un uomo bendato, imbavagliato e legato che giace su di un letto indossando unicamente della lurida biancheria intima. Fredda e determinata, la giovane si adopera con torture medievali sulla vittima.

Il secondo vede coinvolta una coppia sordomuta, tedeschi di origini polacche amoreggiano presso un fatiscente stabile. Lui racconta alla fidanzata di un potente amuleto che consente al possessore di scambiare la propria anima con quella di un’altra persona poco prima di essere aggrediti e brutalizzati da un gruppo di balordi razzisti.

Il terzo e conclusivo narra di un affermato fotografo della capitale che in seguito alla crisi con la compagna conosce un’altra donna in una chat erotica: credendo di farne la conoscenza in una discoteca alternativa dei bassifondi si ritroverà parte di un circolo esclusivo dedito a oscuri riti magici.


‘Angst’ in tedesco significa ‘paura’ ma almeno nel caso di questa misconosciuta opera prevale perlopiù il raccapriccio misto a noia. In un crescendo unicamente di durata, da un primo breve mediometraggio sino all’ultimo di circa un’ora si sviluppano tre crudi tales of contemporary (germanic) horror che però non centrano più di tanto il bersaglio.

L’apertura con Final Girl (diretto da Jörg Buttgereit) che forse è anche il migliore inganna le speranze rispetto alla riuscita dell’intera produzione, raccontando lo sviluppo di quello che parrebbe il sogno di un’adolescente in fuga da un incubo reale in una sorta di versione al femminile del Canaro.

Si passa poi a Esprimi un desiderio (diretto da Michal Kosakowski) di devastante violenza xenofoba, incapacità di accettare il ‘diverso’ e libero arbitrio umano ma qui la costruzione degli eventi è troppo piatta e non si va oltre la superficie se non negli ultimi istanti ma è troppo tardi per una più concreta e migliore risoluzione dello script.

Si chiude con Alraune (diretto da Andreas Marschall) tra elementi esoterici e demoniaci connessi alla pianta di Mandragora. Una radice antropomorfa capace di aprire le porte a un universo di piaceri e dolori, perduti per sempre tra i fumi di allucinazioni così vivide da sembrare reali, al punto da trasformare gli adepti in assassini. La creatura generata dalla mente contaminata del suo ospite ha rimandi al cinema di David Cronenberg e Brian Yuzna ma anche a quello più autoriale di Andrzej Zulawski e la sua opera di culto Possession, caso vuole anch’essa sempre ambientata a Berlino.

Con buone idee di fondo anche se non così travolgenti si giunge alla fine dove se non altro restano le intenzioni di mettere in scena una caustica e grottesca lettura della moderna Germania, orrori vecchi e nuovi tra sesso amore e morte, al termine della quale purtroppo non resta granché da ricordare.

VIDEO

German Angst è stato girato in digitale a una risoluzione che possiamo presumere 2K, aspect ratio 2.35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. La scelta del doppio strato ha concesso la possibilità di restituire forma piena all’opera, lasciando sul tappeto minime incertezze riguardo la tenuta degli elementi anche in secondo piano e background nei molti passaggi a bassa luminosità.

Alla ricchezza dei colori fa da contraltare un inaspettato livello dei neri molto alto che a tratti rasenta il grigio, riconducibile con molta probabilità a scelte di cinematografia. Uno spettacolo che nel complesso pare rispecchiare il più possibile questa produzione indipendente.

AUDIO

Doppia traccia italiano e lingua originale DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) di notevole resa per entrambe le tracce. Dialoghi contrastati dal centrale, sostanza per l’accompagnamento musicale con elementi anche in gamma medio bassa, pressione sonora e sostegno per i due canali rear rendendo la visione ancor più feroce.

Il passaggio all’originale traccia segnalata come ‘tedesco’ rivela un mishmash linguistico tra inglese, tedesco e persino italiano, dove non manca neppure un omaggio a “Il cielo in una stanza” del nostro Gino Paoli.

EXTRA

Oltre al trailer, in italiano, trova posto un documentario accompagnato da sola musica di circa 8′ minuti con immagini nel medesima forma con cui sono stati elaborati alcuni elementi dello stesso film in stile Super 8. Sottotitoli disponibili unicamente per l’opera.

Parte della collana Midnight Factory, la limited edition comprende come sempre un libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno editore.

TESTATO CON: TV TCL P66 55″ 4K, UHD player Oppo UDP-203

UHD Blu-ray disponibile su dvd-store.it

German Angst [BD]
8 Recensione
Pro
Horror made in Germany
DTS-HD MA 5.1 italiano e originale
Inusuale making-of nello stile del film
Contro
Qualche riserva sulle immagini
Volevamo il commento dei filmaker
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Koch Media
Durata: 111'
Anno di produzione: 2018
Genere: Horror
Regia: Jörg Buttgereit, Michal Kosakowski, Andreas Marschall
Interpreti: Lola Gave, Axel Holst, Michael Zenner, Lila Lorane, Mucki, Andreas Pape, Matthan Harris, Annika Strauss, Denis Lyons, Martina Schöne-Radunski, Daniel Faust, Lucy Lane
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, tedesco/inglese/italiano DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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