Nel 2016 l’AT-LP5 settava nuovi standard per i giradischi “economici” e quest’anno l’erede AT-LP5X non è da meno, soprattutto come rapporto qualità-prezzo
Il giradischi originale AT-LP5 di Audio-Technica è stato un vero vincitore. Lanciato sul mercato nel 2016, ha convinto fin da subito per la sua combinazione di solida ingegneria, funzionalità utili e suono raffinato, un mix sufficiente per renderlo uno dei nostri modelli di riferimento per chiunque volesse un ottimo giradischi dal prezzo ragionevole e senza tante complicazioni. Quindi non è una sorpresa scoprire che Audio-Technica non ha cambiato di molto la sua formula vincente per questo nuovo modello LP5X mostrato al CES 2020 e disponibile a breve a 399 euro. Dopotutto, perché avrebbe dovuto?
Costruzione
All’inizio è difficile notare eventuali cambiamenti evidenti tra i due modelli, ma guardate attentamente e scoprirete l’aggiunta di un’opzione di velocità a 78rpm insieme ai soliti 33.3 e 45rpm. C’è anche la nuova testina AT-VM95E, disponibile anche separatamente a 49 euro. Questo modello a magnete mobile si fonda sulle basi poste dalla ben nota AT95 montata sul giradischi sull’ AT-LP5 originale. La nuova testina presenta un alloggiamento di risonanza più rigido e più basso, insieme a meccaniche migliorate che danno come risultato non solo un’uscita più elevata, ma anche una risposta ad alta frequenza più estesa e meglio controllata.
Questa testina inoltre si è dimostrata più facile da montare rispetto a quella del modello precedente. Se volete riprodurre vinili a 78 giri, dovrete però scegliere qualcosa di più adatto allo scopo come l’AT-VM95SP sempre di Audio-Technica (79 euro). Lo stadio phono incorporato ora può far fronte sia alle testine MM, sia a quelle MC; c’è infatti un piccolo interruttore sul retro per passare da un tipo all’altro. Questa funzionalità apre alla possibilità di utilizzare testine più “ambiziose”, anche se considerando il prezzo e l’abilità dell’AT-LP5X non siamo convinti che usarlo con una testina MC anche economica porterà vantaggi significativi. Tuttavia, è sicuramente un pregio avere a disposizione questa possibilità.
L’ultima novità di questo giradischi rispetto al modello del 2016 è lo spostamento dell’alimentazione dal telaio a un alimentatore esterno. Ciò allontana una fonte di rumore elettrico e meccanico dalla struttura sensibile del giradischi e dovrebbe quindi avere portare alcuni vantaggi sonori.
Caratteristiche
Tutto il resto rimane praticamente come prima, ma non è certo una brutta cosa. L’AT-LP5X sembra infatti un giradischi dalle caratteristiche notevoli per il prezzo a cui è venduto, anche se il suo plinto in plastica suona un po’ “vuoto” quando lo si tocca. Il motore a trazione diretta DC è silenzioso e fa girare rapidamente il piatto in alluminio.
Ci piacciono poi la sensazione nitida del selettore di velocità e la scorrevolezza dei cuscinetti del braccio. Il guscio staccabile del braccio rende la sostituzione delle testine un gioco da ragazzi se si desidera aggiornare. L’azienda offre sei diverse opzioni di stilo che si adattano all’alloggiamento della testina, quindi è facile migliorare il suono nel tempo.
Questo Audio-Technica è inoltre un giradischi facile da configurare. Una volta che lo avete tirato fuori dalla confezione, tutto ciò che dovete fare è posizionare con cura il piatto, fissare il guscio (la testina è già fissata in posizione) e impostare il peso sui 2,0 grammi consigliati e non dimenticate di impostare il bias sullo stesso valore. Il risultato? Siamo pronti a partire dopo circa cinque minuti.
Qualità audio
Una volta sistemato il tutto, non ci vuole molto per capire che il sound dell’LP5X rispecchia da vicino quello del suo predecessore. Notiamo giusto un tocco sonoro leggermente più pulito e più chiaro di prima, ma non abbastanza per consigliare a chi già possiede il modello del 2016 di passare a questo. Fatto sta che il suono complessivo è ancora abbastanza valido da considerare questo giradischi come un vero leader nella fascia di prezzo tra i 300 e i 400 euro.
Facciamo partire No Drama di Mary J Blige e l’Audio-Technica restituisce un’esibizione coesa e musicale. È una presentazione sicura e robusta che rimane fluida e libera anche quando la canzone diventa più esigente. I livelli di dettaglio sono alti e tutte le informazioni sono rese con organizzazione e compostezza. Questo giradischi non suona mai come se stesse faticando o si stesse sforzando, non importa quanto sia complessa la musica che deve riprodurre.
Questo suo pregio si palesa in maniera ancora più evidente quando riproduciamo la Quinta Sinfonia di Beethoven. Qui l’AT-LP5X fa un ottimo lavoro nel rendere al meglio l’ampiezza e la potenza della composizione. Le dinamiche sono fornite con fluidità e forza mentre c’è abbastanza in termini di risoluzione per tracciare sottili fili strumentali anche in mezzo ai passaggi più vorticosi. L’imaging stereo è stratificato e preciso, facilitando l’individuazione di strumenti specifici all’interno della scena sonora, tanto che questo giradischi ha davvero poco da temere dai rivali quando si tratta di solidità e compostezza.
Passiamo al Sony PS-HX500 e la presentazione perde un po’ di autorità e sostanza e non c’è nemmeno lo stesso senso di controllo. Tuttavia, il Sony contrasta con una maggiore agilità sonora e ancora più dettagli attraverso la gamma media. Sono entrambi validi giradischi e la scelta tra loro si riduce di fatto al gusto personale. La storia non cambia quando si registra audio digitale dalle loro uscite USB, sebbene il software interno di Sony consenta di effettuare registrazioni anche in formato DSD.
Giusto per divertirci un po’, bypassiamo lo stadio phono interno dell’LP5X e colleghiamo il nostro fidato Cyrus Phono Signature. Nonostante la grande differenza di prezzo (il Cyrus costa 2000 euro), il confronto mostra che lo stadio phono di Audio-Technica è più che valido, tanto che non pensiamo sarà un fattore limitante quando e se arriverà per voi il momento di apportare qualche upgrade al giradischi.
Verdetto
Audio-Technica ha avuto ragione ad andare sul sicuro e a riproporre una formula vincente. L’AT-LP5X è infatti un giradischi che suona alla grande e che costa relativamente poco. È anche ben costruito, facile da configurare e piacevole da usare, con in più l’uscita USB per digitalizzare i vostri vinili che non fa mai male.
© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Sommario
Nel 2016 l’AT-LP5 settava nuovi standard per i giradischi “economici” e quest’anno l’erede AT-LP5X non è da meno, soprattutto come rapporto qualità-prezzo.
Pro
Presentazione robusta e composta
Facile da usare e da configurare
Stadio phono di ottimo livello
Contro
Nulla da segnalare a questo prezzo
Scheda tecnica
Trazione diretta
Funzionamento completamente manuale
Velocità: 33.3, 45, 78rpm
Dimensioni: 15,7 x 45 x 35,2 cm
Peso: 7,3 kg
Prezzo: 399 euro
Sito del produttore: www.eu.audio-technica.com
Distributore italiano: www.sisme.com
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.