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HiFi Rose RA180: come innamorarsi a prima vista di un amplificatore integrato

L’amplificatore integrato HiFi Rose RA180 da 800W promette molto grazie soprattutto all’amplificazione in classe AD e al suo look più unico che raro… ma pochi potranno permetterselo

Vi è mai capitato di vedere un amplificatore integrato di alta gamma che sembra uscito da un film ad ambientazione steampunk? È un po’ questa l’impressione che abbiamo avuto vedendo per la prima volta l’HiFi Rose RA180, che il produttore coreano porterà sul mercato entro fine mese a circa 7000 euro (attendiamo dal distributore Polaris Audio il prezzo preciso).

Tra l’altro l’RA180 è il primo amplificatore integrato di HiFi Rose, ma nonostante ciò vanta tantissime funzionalità interessanti ed è uno degli integrati più completi visti ultimamente (Rose, ovviamente, lo consiglia come partner ideale per i suoi streamer RS201E e RS250). La prima cosa che salta all’occhio è però il suo pannello frontale, con tanto di VU meter illuminati, levette, manopole, slider e addirittura una sorta di ingranaggio in bella vista per il controllo del volume, che dona appunto quel look un po’ steampunk di cui abbiamo parlato prima.

HiFi Rose RA180

Tuttavia, è il design dell’amplificatore in Classe AD (Advanced D) con una potenza da ben 800 W che colpirà sicuramente l’appassionato. L’RA180 vanta due moduli amplificatori da 400 W per canale. Un amplificatore è ottimizzato per medio-bassi stabili e bilanciamento, mentre l’altro è progettato per fornire una potenza uniforme e pulita alle alte frequenze, che si estendono ben oltre i 20 kHz. Il risultato, secondo Rose, è una soluzione di bi-amplificazione estremamente sofisticata.


HiFi Rose RA180

HiFi Rose afferma che questa tecnologia di amplificazione unica sfrutta l’elevata efficienza e l’uscita elevata tipica della Classe D, superando al tempo stesso i suoi limiti principali (qualità del suono inferiore rispetto ai progetti di Classe AB a causa dei limiti dei circuiti digitali) attraverso l’uso di materiali innovativi. Questo modulo in classe AD utilizza infatti FET al nitruro di gallio rispetto alla più comune tecnologia transistor in silicio, risultando in uno “stadio di amplificazione ad alta velocità ed estremamente accurato” che funziona “in modo più naturale, come un puro amplificatore analogico”.

Inoltre, l’RA180 è dotato di un crossover attivo regolabile dall’utente. La sezione crossover H/F consente di impostare l’uscita ad alta frequenza di base da 600 Hz a 6.000 Hz; il modulo dell’amplificatore ad alta frequenza supporta la riproduzione fino a 100 kHz (@ -3dB) per “aiutare a modellare un palcoscenico sonoro ampio e profondo che sembri naturale e senza limitazioni”, si legge nella presentazione dell’amplificatore.

I due moduli amplificatori per canale possono anche essere impostati in modalità Bridge Tied Loads (BTL), consentendo di collegare una singola coppia di cavi per speaker a ciascun altoparlante beneficiando comunque di 400 W di uscita.

L’elenco delle caratteristiche continua con i controlli dei toni bassi e alti, che consentono una risposta in frequenza piatta rispettivamente a 100 Hz e 10 kHz, con un guadagno di ±15 dB per un suono completamente personalizzato. Lo slider regolabile del bilanciamento serve anche per impostare con precisione la divisione del segnale tra entrambi i canali. In alternativa, la modalità Bypass Power Amp collega la sorgente collegata all’ingresso LINE 3 direttamente allo stadio dell’amplificatore di potenza senza passare attraverso il preamplificatore, cosa molto utile per le applicazioni home theater.

Troviamo anche uno stadio phono integrato compatibile con testine MM e MC, dotato di controlli propri disposti sempre sull’affollato pannello frontale. L’RA180 dispone infine di un ingresso bilanciato e tre sbilanciati, di un’uscita subwoofer, una connessione trigger e due punti di messa a terra, accanto ai 16 terminali di uscita per gli speaker che supportano due set di diffusori stereo.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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