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Huawei P40, il primo smartphone con batterie al grafene

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Il prossimo Huawei P40, stando alle prime indiscrezioni, sarà il primo smartphone a utilizzare batterie al grafene

A differenza delle precedenti ammiraglie di Huawei,  l’ultimo Huawei Mate 30 non ha ricevuto i consensi attesi, questo a causa soprattutto della sua indisponibilità in molti, importanti mercati. Se si sente parlare di Huawei Mate 30 è perché fa parte della lista nera degli Stati Uniti quindi manca delle app e nei servizi di Google Play. Tuttavia, Huawei Mate 30 è un formidabile e avanzato smartphone Android e sembra che Huawei P40 continuerà questa tendenza e offrirà funzionalità che nessuno smartphone oggi può offrire: le batterie al grafene.

Mate-30-pro
Huawei Mate 30 Pro

Il grafene meglio del litio

I componenti degli smartphone hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma le batterie agli ioni di litio sono rimaste tali e quali per quasi un decennio. Più spesso, lo sviluppo di questo componente molto importante si è limitato a renderlo più compatto senza rischiare la sicurezza, cosa che ha di fatto decretato il fallimento, per le note vicende, del Samsung Galaxy Note 7. Molti produttori di batterie e smartphone stanno cercando di presentare il grafene come il prossimo grande passo per queste fonti di energia volatili e Huawei potrebbe essere uno, se non il primo, a puntare su questo materiale.

Il grafene è considerato più stabile dei soliti prodotti chimici liquidi all’interno delle batterie e conduce l’elettricità più velocemente all’avvio. Da questo è chiaro come risulti più sicuro stipare una quantità maggiore di sostanza nello stesso spazio, rendendolo quindi il materiale ideale per le batterie dello smartphone. L’altro lato della medaglia è il costo del grafene, che dato le sue proprietà, è un po’ più caro del litio. Questo, tuttavia, potrebbe non impedire a Huawei di osare.


Huawei P40 il primo smartphone con batterie al grafene?

Secondo una delle prime indiscrezioni su Huawei P40, la società cinese utilizzerà un po’ di grafene nelle batterie per espandere la capacità fino a 5.500 mAh ma ottenendo una dimensione che il  30% in meno rispetto a quelle agli ioni di litio attuali con equivalente capacità. Oltre a questo è prevista anche l’introduzione delle tecnologia di ricarica rapida da 50 W che dovrebbe consentire al Huawei P40 di  caricarsi completamente in soli 45 minuti.

Si tratta di cambiamenti piuttosto importanti, soprattutto per un’azienda che ha meno accesso a componenti e fornitori dovuto al divieto imposto dagli Stati Uniti. Non avendo ancora accesso al software proprietario di Google, Huawei non avrà altra scelta che fare tutto il possibile offrire smartphone sempre più innovati per convincere i consumatori a fare questo investimento piuttosto costoso.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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