Google Assistant, collaborazione con Meridian Audio, 30W di potenza e tante modalità di controllo. Ecco lo smart speaker LG WK7 Thin Q.
Dopo un’attesa di circa due mesi rispetto all’uscita in altri Paesi, lo smart speaker LG WK7 ThinQ è finalmente disponibile anche dalle nostre parti e lo si può già trovare online a circa 200 euro. Dopo la soundbar LG SK10Y questo è il secondo prodotto che recensiamo nato dalla partnership tra LG e il produttore britannico Meridian Audio, ma è anche il primo diffusore “intelligente” a essere proposto dal produttore coreano. Insomma, i motivi di interesse sono tanti e proprio il brand Meridian in bella vista sullo speaker potrebbe fare la differenza in un settore in cui trovare qualcosa di veramente valido sul versante audio non è per nulla scontato.
Design e costruzione
La forma cilindrica è ormai uno standard per quasi tutti gli smart speaker in commercio e LG WK7 continua su questa tendenza. È un’unità robusta e piuttosto alta, più grande di Amazon Echo 2 ma non altrettanto rotonda come l’Apple HomePod, con in più un’impronta simile a quella di Sonos One. L’esterno grigio sembra un po’ “insipido” se messo accanto alla finitura bianca e ben più elegante di un Sonos One e, a differenza di HomePod con il suo particolare design interno (subwoofer in alto e una serie circolare di tweeter), il diffusore di LG mantiene una progettazione più semplice e tradizionale. Attraverso la griglia metallica è possibile infatti distinguere un tweeter a cupola sopra un driver mid/bass (entrambi i driver sono in alluminio).
Come la maggior parte degli speaker in questa fascia di prezzo, il WK7 vanta un aspetto pulito e ordinato. La parte superiore è dotata di controlli sensibili al tocco per il volume e la riproduzione, mentre un piccolo tocco di colore è dedicato al pulsante per l’attivazione di Google Assistant, utile se per una volta preferite il comando manuale a quello vocale. Il pulsante F in alto sta per Funzione e consente di passare tra le connessioni Wi-Fi e Bluetooth.
Caratteristiche
Lo speaker LG WK7 funziona infatti sulla vostra rete Wi-Fi, ma potente anche collegarvi le sorgenti che volete tramite Bluetooth. Non c’è invece un ingresso audio da 3,5 mm, ma su uno speaker wireless e smart non si tratta di un’assenza davvero pesante. A differenza di Sonos o di Apple con il suo HomePod, LG non offre la possibilità di abbinare due WK7 per formare un set-up stereo; anche qui nulla di drammatico, ma vale la pena sottolinearlo.
LG sostiene che il WK7 è il primo speaker intelligente a utilizzare la piattaforma Android Things e infatti fa parte della gamma di prodotti LG ThinQ caratterizzati da una forte impronta di intelligenza artificiale. Troviamo inoltre Chromecast già integrato, a tutto beneficio degli amanti dello streaming. LG WK7 supporta tutti i consueti formati audio compresi quelli ad alta risoluzione fino a 24 bit/192 kHz. Qualsiasi file audio di qualità inferiore viene automaticamente sovracampionato a 24 bit/96 kHz.
È possibile controllare il WK7 in vari modi. Parlarci è una di queste opzioni e ciò è reso possibile grazie ai due piccoli fori su entrambi i lati del controllo del volume. Se però non volete che Google Assistant (disponibile in italiano) sia vigile e vi ascolti sempre (questioni di privacy), potete disattivare l’audio dei microfoni premendo l’apposito pulsante sul retro. L’HomePod integra ben sei microfoni, ma Google Assistant all’interno del WK7 svolge comunque un buon lavoro nel percepire le nostre richieste e nel rispondere. Anche con la musica ad alto volume ci sono buone probabilità che la vostra voce venga ascoltata e compresa senza eccessivi problemi.
C’è anche l’app Google Home e siete anzi incoraggiati da Google Assistant a scaricare la versione per iOS o Android non appena accendete il WK7; in effetti è il modo più rapido per collegare lo speaker alla vostra rete domestica. Quella dell’app è un’interfaccia pratica, intuitiva e ben fatta e se volete saperne di più sui servizi compatibili o configurare un sistema multi-room, l’app è lì per aiutarvi.
Infine c’è l’app Wi-Fi Speaker di LG. Sembra un po’ obsoleta a prima vista, non è comodissima da usare e il testo di alcuni dei suoi menu appare un po’ strano. L’unica ragione per cui vorrete utilizzare questa app anziché Google Home è per accedere alle impostazioni audio aggiuntive integrate nel WK7.
Qualità audio
All’interno dell’applicazione di LG è possibile abilitare e disabilitare quelle che LG chiama Clear Vocal ed Enhanced Bass. La prima funzione rende la voce più prominente spingendola avanti nel soundstage, mentre la seconda impostazione aumenta il livello e l’impatto delle frequenze dei bassi. Spesso vale la pena sperimentare con simili funzioni, ma in questa occasione entrambe le modalità sacrificano la coesione e la qualità del suono a tal punto che i lati negativi superano (e non di poco) quelli positivi.
Disattivate quindi queste modalità, posizionate il diffusore nell’angolo di una stanza e ascolterete il WK7 al suo meglio. E il suo meglio è decisamente valido per gli standard odierni degli smart speaker. Iniziamo i test streammando da Tidal Madness dei Muse e l’LG parte subito molto bene. Lo speaker guida la canzone con sicurezza e fa un buon lavoro nel distinguere tra le note basse e incisive e gli impulsi a bassa frequenza che aprono il brano. La voce di Matt Bellamy suona chiara, diretta e pulita ed è sempre in perfetto equilibrio tra gli accenni più bassi e le parti in cui tocca le note più alte.
Non c’è alcun segno di durezza o sibilanza che può spesso offuscare diffusori wireless a questo prezzo. Inoltre l’LG WK7 non si accontenta di muoversi su un percorso sicuro e anonimo, né sceglie un suono troppo morbido. Passiamo a Talk Tonight degli Oasis e la chitarra acustica e la voce di Noel Gallagher funzionano perfettamente in tandem. Il WK7 ricrea un palcoscenico sonoro dotato di un’ottima ampiezza e di un’altezza e una profondità convincenti. Certo, non siamo di fronte a un HomePod con la sua capacità di riempie una stanza di grandi dimensioni, ma il WK7 offre un maggiore senso di spazio e un soundstage più grande rispetto a quello ricreato dal Sonos One.
Lo speaker di LG cede un po’ però quando si parla di bilanciamento. Dove i migliori della categoria mantengono un equilibrio uniforme su tutta la linea, l’LG può sembrare un po’ instabile. Alcune note di basso tendono a diventare un po’ troppo preminenti e a sporgere in maniera eccessiva nella scena sonora. Non è qualcosa che rovina l’esperienza complessiva, ma ve ne accorgerete sicuramente con determinati tipi di musica (R’n’B su tutti). Ci piacerebbe anche più spinta e grinta nella presentazione e un po’ più di precisione ritmica renderebbe sicuramente il sound più vitale.
Verdetto
A seguito dell’annuncio di fine 2017 eravamo davvero curiosi nel vedere come si sarebbe evoluta la partnership tra LG e Meridian Audio. Anche se non possiamo definirlo il leader della classe, lo smart speaker LG WK7 è un’alternativa gradita agli attuali diffusori wireless più o meno intelligenti di Apple e Sonos e, per 200 euro, vale la pena dargli una chance.
© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.
Riassunto
Google Assistant, collaborazione con Meridian Audio, 30W di potenza e tante modalità di controllo. Lo smart speaker LG WK7 Thin Q non delude.
Pro
Bassi potenti e definiti
Sound ampio
Gamma media notevole
Buon livello di dettaglio
Google Assistant funziona bene
Contro
Il bilanciamento dei bassi non è perfetto
L’app di LG non serve a granché
Scheda tecnica
Potenza: 30W
Connettività: Bluetooth, Wi-Fi, Chromecast integrato
Formati audio supportati: MP3, m4a, FLAC, WAV, Ogg Vorbis
Dimensioni: 135 x 210.7 x 135 mm
Peso: 1,9 Kg
Prezzo: 200 euro
Sito del produttore: www.lg.com/it
© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.