Samsung Display sarebbe già al lavoro su una seconda generazione di pannelli QD-OLED e si parla anche di modelli arrotolabili
Sono due gli ambiti in cui Samsung Display si sta muovendo per far evolvere i propri pannelli QD-OLED, di cui dobbiamo ancora vedere le tanto attese “meraviglie” nei primi TV della serie S95B e in quelli Sony della gamma A95K. Secondo quanto riportato dalla testata coreana The Elec, l’obiettivo primario riguarda la semplificazione della struttura dei pannelli.
Al momento la struttura di un pannello QD-OLED di Samsung Display è composta di vari substrati che, senza scendere troppo nel tecnico, rendono complesso e dispendioso il processo di realizzazione ed è anche per questo che i primi TV QD-OLED costano di più rispetto agli OLED tradizionali. Il processo di semplificazione che, secondo The Elec, starebbe studiando il produttore coreano dovrebbe avvenire tramite la stampa ink-jet con l’eliminazione di uno dei due substrati in vetro utilizzati attualmente.
In questo modo sarebbe necessaria una minore quantità di materiali, la produzione verrebbe semplificata, l’efficienza produttiva aumenterebbe e, di conseguenza, si abbasserebbero i costi di produzione. Su tale versante Samsung Display ha dichiarato recentemente di aver raggiunto una resa produttiva pari al 75%, mentre con il nuovo processo si potrebbe arrivare a un’efficienza del 90%. Questo processo permetterebbe inoltre di ridurre lo spessore dei TV grazie all’eliminazione del già citato substrato e di realizzare anche schermi flessibili o arrotolabili.
E qui veniamo alla seconda novità riportata dalla testata coreana. Samsung potrebbe infatti lanciare in futuro un TV QD-OLED arrotolabile proprio grazie ai progressi produttivi appena citati. Non c’è ancora nulla di confermato e sicuramente ci vorrà del tempo per vedere un simile TV sul mercato, ma le potenzialità perché ciò accada ci sono tutte e d’altronde non sarebbe il primo TV arrotolabile di cui parliamo.
Quello OLED di LG, che ha ormai quasi due anni alle spalle, ha già visto due iterazioni (versione RX e la più recente R1), che sono però rimasti prodotti assolutamente di nicchia (si parla infatti di pochissimi esemplari venduti). Resta il fatto che pannelli QD-OLED più sottili, efficienti e meno costosi non faranno altro che rendere i relativi TV più appetibili e rappresentare un passo avanti (chissà quanto significativo) rispetto agli OLED tradizionali.
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