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Quattro DAC desktop sotto i 100 euro: il poker economico che ci piace

dac desktop

Volete un DAC desktop spendendo il meno possibile? Ecco quattro proposte (tre cinesi e una britannica) sotto i 100 euro che non rinunciano alla qualità

Se alcuni giorni fa vi abbiamo consigliato tre auricolari in-ear super economici, oggi torniamo a parlare di prodotti entry-level che offrono però una qualità di tutto rispetto sia a livello audio, sia come componenti e costruzione. Più precisamente vi consigliamo quattro dei migliori DAC desktop (quindi non portatili) sotto i 100 euro, di cui due che fungono anche come amplificatori cuffie. È vero che altre “cinesate” scendono anche sotto i 40 euro, ma se volete davvero un salto qualitativo per i vostri ascolti da PC evitatele e passate a qualcosa di più performante come uno dei modelli che vi proponiamo di seguito.

SMSL Sanskrit 10th

DAC desktop

Difficile trovate un DAC di questo genere sotto i 100 euro (85 per essere precisi). L’SMSL Sanskrit 10th è un convertitore digitale-analogico rivestito in un’elegante custodia in metallo che, come caratteristiche chiave, vanta la presenza di tre ingressi digitali, il supporto per file DSD e la possibilità di collegare alimentatori esterni.

Come ingressi troviamo una porta USB per il collegamento a un PC e dispositivi mobili e input coassiale e ottico, nonché un ingresso micro-USB per alimentare il DAC da un televisore, un power bank o una presa elettrica. Il segnale in uscita viene trasmesso tramite una coppia RCA standard (niente uscite XLR o RCA bilanciate, ma visto il prezzo non le pretendevamo neanche).


Il DAC AK4490EQ (32 bit/384 kHz-DSD 256) è un modello che si trova a bordo di modelli ben più blasonati (la distorsione è dello 0,0002% a-113 db) e meritano di essere segnalati anche il trasporto XMOS asincrono, una coppia di generatori di clock con rumore di fase ultra basso e un alimentatore discreto. In commercio si trova anche una versione più costosa dotata di telecomando, ma se volete rimanere sotto i 100 euro ve la sconsigliamo.

Topping D10s

Altro DAC appena sotto i 100 euro, il Topping D10s è il modello più economico del produttore cinese che apprezziamo ormai da anni per i suoi DAC di fascia media e medio-alta. Tanto per cominciare, il D10s monta il chip di conversione digitale-analogico Sabre ES9018K2M e presenta un ampio display frontale che riporta informazioni come il formato del file in riproduzione e la sua frequenza di campionamento.

L’ingresso USB sul chip XMOS permette di collegare un computer o un set-top box, mentre come uscite troviamo le opzioni ottica, coassiale e RCA. Queste ultime sono offerte in versione bilanciata nel modello D10 Balanced, venduto però a circa 30 euro in più.

Oltre al chip Sabre, il D10s utilizza un XMOS XU208, OPA2134 e un driver Thesycon personalizzato per supportare file PCM fino a 32bit/384kHz e file DSD256 in modalità nativa su dispositivi Android, Mac e PC Windows (7 o versioni successive). Se poi siete amanti del “fai da te” audiofilo, merita un plauso la possibilità di sostituire internamente gli amplificatori operazionali tramite un socket a 8 pin.

FX Audio DAC-X6

Qui si scende addirittura sotto gli 80 euro e, in effetti, la qualità generale cala leggermente rispetto alle prime due proposte. Eppure, è impossibile trovare di meglio a questa cifra, considerando soprattutto il fatto che l’FX Audio DAC-X6 integra anche un amplificatore per cuffie TPA6120 (con tanto di uscita frontale da 6,3mm), in grado di fornire 520mW@16Ω, 450mW@32Ω, 250mW@64Ω e 165mW@120Ω.

Come ingressi troviamo USB, ottico e coassiale e questa scelta consente di collegare al DAC non solo un computer ma anche un TV, una console o un lettore CD (come uscita troviamo invece una classica RCA sbilanciata). Manca il supporto DSD, ma quello PCM si estende sia tramite USB, sia tramite gli altri ingressi digitali fino a 24-bit/192 kHz.

La connessione USB è compatibile con UAC1 e non richiede l’installazione di driver aggiuntivi (è infatti supportata direttamente da tutti i sistemi operativi che supportano USB Audio Class 1.0). Il convertitore è un CS4398 da Cirrus Logic, mentre il chip VT1630A prodotto da VIA è responsabile del funzionamento del connettore USB. Anche per questo modello gli amplificatori operazionali (OPA2134 e NE5532P) possono essere sostituiti e aggiornati a piacere (sempre se sapete dove mettere le mani).

iFi ZEN Air DAC

Ne abbiamo parlato proprio qualche giorno fa e siamo convinti che la gamma Air di iFi riscuoterà parecchio successo visto il prezzo molto aggressivo di 99 euro. Tra i quattro prodotti che la compongono spicca lo ZEN Air DAC, versione economica dello ZEN DAC V2 da 169 euro.

L’Air sostituisce lo chassis in alluminio estruso dei modelli standard con uno più economico in polimero sintetico, ma iFi sottolinea che non si tratta di plastica ABS generica, bensì di un polimero termoplastico di alta qualità con additivi per ridurre la fragilità e migliorare l’assorbimento degli urti.

Oltre ai materiali diversi (le dimensioni sono invece rimaste le stesse), le topologie del circuito completamente bilanciate sono state semplificate e, come conseguenza, non troviamo le connessioni bilanciate da 4,4mm e il sistema di clock GMT aggiornato presenti nello ZEN DAC V2. In ogni caso si ottengono componenti discreti e layout dei canali simmetrici che promettono prestazioni molto vicine a quelle dei modelli ZEN precedenti.

La tecnologia di base dello ZEN Air DAC è la stessa del DAC ZEN originale e troviamo quindi lo stesso e apprezzato DAC Burr-Brown, il firmware XMOS e lo stesso filtraggio digitale. I file PCM ad alta risoluzione sono supportati fino a 32 bit/384 kHz, con anche il supporto per file DXD e DSD64, 128 e 256, mentre il rendering MQA significa che lo ZEN DAC Air non esegue la decodifica MQA completa come fa invece il più costoso ZEN DAC V2. Da segnalare anche l’uscita cuffie da 6,3 mm e la funzione XBass+.

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