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Realtà virtuale e aumentata saranno una nicchia anche nel 2027?

Le nuove stime di Statista Market Insights sembrano profetizzare un mercato ancora relativamente piccolo per la realtà virtuale e aumentata da qui al 2027

Se ci pensiamo bene, il mercato della realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) avrebbe teoricamente tutti i numeri per esplodere nei prossimi anni. Da un lato tre nomi di enorme peso nell’industria tech come Apple, Sony e Meta hanno investito, stanno investendo e investiranno (Sony, forse, molto meno degli altri) su visori e contenuti in AR/VR tra metaverso, videogiochi ed esperienze di ogni tipo, non ultima quella del gigantesco schermo da 30 metri di base visto nella presentazione del Vision Pro di Apple.

In realtà anche altri big come Microsoft (Hololens), HP e Lenovo hanno a listino visori simili, sebbene siano più rivolti a un’utenza professionale che non a una consumer. Resta il fatto però che a oggi questo mercato non ha ancora raggiunto numeri paragonabili a livello hardware a quello degli smartphone, dei tablet, delle console e persino dei wearable.

Tra prezzi ancora piuttosto elevati per l’utente medio, poca praticità (dover indossare un visore anche solo per un’ora non è cosa da tutti) e scarsa conoscenza del medium (visori simili andrebbero sempre provati di persona e non “spiegati”), le ragioni di un mercato che fa ancora fatica a crescere sono un po’ sempre le stesse. Lo testimoniano anche le ultime stime di Statista Market Insights, secondo cui gli utenti di dispositivi AR e VR sono ancora pochi, con proiezioni di crescita fino al 2027 che non si avvicinano neanche lontanamente alle dimensioni che renderebbero la realtà mista “la prossima piattaforma informatica”, almeno per ora.


Realtà virtuale aumentata

Statista stima infatti che alla fine di quest’anno 98 milioni di persone utilizzeranno hardware VR, mentre 23 milioni si diletteranno con la tecnologia AR. Entro il 2027, si prevede che sia l’AR, sia la VR avranno superato i 100 milioni di utenti in tutto il mondo (circa 240 milioni in totale), ma si tratta di una cifra ancora lontana dai miliardi di utenti di smartphone presenti sul pianeta.

Le stime non tengono ovviamente conto degli annunci più recenti in questo mercato (il Meta Quest 3 e il Vision Pro) e vanno quindi prese con una certa cautela, ma da un lato il visore di Apple costa troppo (almeno in questa sua prima versione) per poter fare grandi numeri e, per quanto riguarda il Quest 3, sappiamo ancora troppo poco per poter parlare di un sicuro successo come è stato per il suo predecessore.

Dalle stime di Statista Market Insights emerge inoltre un altro aspetto interessante, ovvero che la realtà aumentata, pur rimanendo sempre indietro a quella virtuale da qui al 2027, crescerà a un ritmo molto più elevato. Se infatti quest’anno il rapporto tra le due tecnologie è quasi 5 a 1 per la VR, tra quattro anni la differenza sarà molto meno accentuata. Segno che forse Apple ha visto giusto con il suo Vision Pro, che alla fine sembra un visore molto più improntato all’AR che non alla VR.

Bisogna comunque precisare che stime simili non appaiono molto “veritiere” per una tecnologia ancora giovane e in continua evoluzione come quella AR/VR. Da qui al 2027 infatti potrebbe benissimo arrivare sul mercato un visore ultraleggero, economico, con un’autonomia di svariate ore e con un form-factor in stile occhiali che avrebbe tutte le caratteristiche per sbancare e fare arrivare finalmente l’AR/VR al grande pubblico, anche se in effetti quest’anno e il prossimo non si vede all’orizzonte nulla del genere.

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