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Solidsteel: gli inizi, i successi ed i progetti futuri. Ce ne parla il CEO Gaetano Conti.

Gaetano Conti

Gaetano Conti, CEO di Solidsteel ci racconta la sua avventura nella azienda di famiglia.

Solidsteel fondata da Moreno Conti ed ora gestita dal figlio Gaetano è una realtà ormai storica e affermata a livello mondiale. Abbiamo intervistato Gaetano che ci ha raccontato principi, storia e tanto altro dell’azienda abruzzese specializzata nella costruzione di rack e non solo. Buona lettura.

Moreno e Gaetano Conti insieme.

Per parlare di Solidsteel bisogna partire da lontano, probabilmente dalla fine degli anni 70, periodo in cui Moreno Conti, tuo padre, era molto attivo nel settore motoristico in particolare quello delle due ruote. Questo passato motoristico diede a Moreno grande padronanza nella lavorazione dei metalli che, unito alla grande passione per la musica, diede il “la” per la nascita di Solidsteel. Gaetano vuoi raccontarci come è nata Solidsteel e qualche aneddoto ?

È del tutto condivisibile affermare che le radici del progetto Solidsteel risiedano nella passione motoristica, e più in generale, nella passione per l’artigianato che mio padre ebbe nel corso della sua vita. Tra gli anni ’70 ed ’80 Moreno apprese tecniche e metodi di lavorazione del metallo prestando il suo contributo nell’azienda di nonno Gaetano: la FMC (Fabbrica Marmitte Conti di Pescara), che realizzava da terzista terminali, scarichi e collettori per marchi prestigiosi come Ducati, Laverda, Moto Guzzi ed altri. In famiglia sappiamo che sin da bambino Moreno era solito trascorrere il proprio tempo disegnando ore ed ore autovetture e motocicli di ogni genere e provenienza. Credo che ancora oggi la cura dei dettagli e la precisione delle proporzioni in tali disegni siano in grado di sorprendere. Eppure, pensandoci bene, tali precoci espressioni di talento non furono altro che un preludio alla crescita dell’estro creativo che lui ebbe nel corso della maturazione. Tutto ciò che era potenzialmente in grado di farlo sognare gli diede la spinta per ingegnarsi ed esprimersi, sempre con grande umiltà ed equilibrio. È così che viene anche ricordato da chi lo ha vissuto da vicino.
In una sfera più intima e confidenziale, ricordo come in alcune occasioni mio padre condivise con me e mio fratello Manfredi due suoi grandi rimpianti: il non aver perfezionato gli studi tecnici per valorizzare al massimo le sue doti inventive ed il non aver mai avuto modo di apprendere come suonare uno strumento musicale (il pianoforte su tutti).
Credo che essenzialmente dal fulcro del suo rammarico sia emerso un qualcosa di magico, fondato e protetto da Moreno, che per sempre resterà racchiuso nel progetto Solidsteel: una travolgente passione per la musica come veicolo (non a caso!) per sognare ed evadere dalla realtà.
Nei fatti il talento di mio padre trovò massima espressione nell’esigenza di creare con le proprie mani un degno supporto per il suo personale sistema Hi-Fi, ossia quell’insieme di apparecchi tecnologici ai quali davvero era grato ed attaccato per godere della sua musica preferita. Fu proprio per questo che a fine anni ’80 maturò in lui l’idea di fondare un progetto aziendale.

Che cosa distingue Solidsteel dalla concorrenza ma soprattutto cosa vi distingue dalle aziende e/o grandi gruppi del settore dell’arredamento in grado di offrire prodotti esteticamente accattivanti a prezzi contenuti?

L’identità. Tale è senza alcuna ombra di dubbio la più grande componente distintiva rispetto alla moltitudine di altri progetti accostabili al nostro, per genere o appartenenza di mercato. Ritengo che avere un’identità aziendale, che non sia fondata su quella di un singolo ma su una visione ed un’etica condivisa fin dalle fondamenta da coloro che in un determinato momento storico sono chiamati ad esprimerla e rappresentarla, sia in assoluto la nostra forza motrice. È così che si stimola naturalmente il prezioso contributo di tutti tra operatori, collaboratori, fornitori e clienti, che in ultimo completano il cerchio acquistando e dando noi il loro bene più prezioso: la fiducia.
Nel mio piccolo, l’aver cercato di mantenere l’identità Solidsteel nel momento in cui è venuto a mancare il suo fondatore è stato quanto di più importante potessi fare in termini lavorativi, per me, per mio padre e per il progetto aziendale stesso.


Facendo un paragone motociclistico spesso vediamo centauri con moto da 25.000 euro che indossano un casco da 25 Euro, infradito e giacchetta da passeggio. Lo stesso succede non così di rado nel nostro mondo, quali suggerimenti ti senti di dare gli appassionati?

Premettendo che sono anche io un appassionato di due ruote (la sicurezza alla guida sempre in cima a tutto!) e facendo un parallelismo attinente al mondo Solidsteel/audio e motociclismo, preferirei riconoscere i nostri supporti con un’importanza paragonabile a quella del manto stradale. Mi spiego: si può possedere un mezzo da 3.000, 15.000 o 30.000 euro, ma per quale superficie è concepito l’impiego di quel mezzo? L’asfalto. E se tale asfalto non fosse buono, o supponiamo irregolare e pieno di buche (come la maggior parte delle strade urbane) a prescindere dal valore del mezzo, come sarebbe mai l’esperienza di guida? Compromessa. Al pari di ciò, pur attribuendo un qualsiasi valore ad un impianto audio-video, di qualunque genere o preferenza, come potrebbe questo ben esprimersi se fosse posizionato su una superficie ostile alle vibrazioni o in uno spazio assolutamente non concepito per gli ascolti di qualità?
Ben sapendo che in circa 9 casi su 10 l’appassionato audio non usufruisce di una sala acusticamente trattata per godere della propria musica, il nostro intento è quello di offrire oggetti preziosi tecnicamente concepiti per conferire un beneficio percepibile alle esperienze d’ascolto. L’obbiettivo principale è dunque quello di essere sempre un asfalto di qualità, addirittura “da circuito” per chi dovesse premiarci scegliendo i nostri modelli top di gamma.

Come nasce un prodotto Solidsteel? quali sono i processi produttivi necessari prima di immettere un prodotto Solidsteel sul mercato?

Un prodotto Solidsteel nasce sempre con grande cura.
Ciò presuppone un iter produttivo lento e complesso, ispirato sì dalle esigenze del mercato (non dimenticandoci che siamo produttori di accessori!) ma anche dalle novità relative alle evoluzioni dei materiali. L’obbiettivo è creare produzioni seriali aventi l’eccellenza che solitamente contraddistingue le opere artigianali di pregio. Per far questo vi è bisogno di grande ricerca, sperimentazione nella combinazione di materiali e soluzioni. Si necessita della competenza delle persone, dei professionisti e dei pareri dei nostri partners. Immettere un prodotto nuovo nel mercato è prima di tutto una grande responsabilità.

Vibrazioni e risonanze quanto incidono nella riproduzione di contenuti audio/video e come vanno combattute?

In termini assoluti, vibrazioni e risonanze incidono tantissimo sulle esperienze di ascolto. La fisica dimostra che in taluni casi, al ricorrere di determinati fattori, alcune frequenze in risonanza possano addirittura far crollare strutture come edifici e ponti, figuriamoci che impatto negativo possano avere comuni frequenze acustiche su superfici d’appoggio non concepite per le componentistiche audio.
Ciò che però nel nostro settore si tende a sottovalutare è il momento in cui si generano le vibrazioni. Taluni ritengono che dette vibrazioni siano principalmente riguardanti sistemi con componenti audio analogici (ad esempio, giradischi o lettori a nastro aventi molte parti meccaniche) e che dunque i moderni sistemi di riproduzione audio digitale non siano così esposti a tali criticità. Ebbene, a mio parere questo non è del tutto condivisibile. Le vibrazioni di un impianto audio si generano principalmente quando lo stesso è in funzione e trasmette mediante i diffusori le frequenze sonore lungo tutti gli spazi e le superfici presenti nell’ambiente d’ascolto: dunque anche su ciò che si è scelto come appoggio per i propri componenti, incluso il pavimento.
Se dunque un impianto suonante riflettesse le onde acustiche su un mobile audio mal progettato o su una superficie non adeguatamente concepita per lo smorzamento delle vibrazioni, a prescindere dalla tipologia di componentistica posizionata (analogica o digitale), il risultato sonoro sarebbe comunque un’esperienza d’ascolto non del tutto appagante. Ecco perché la nostra offerta di prodotti è caratterizzata da elementi tecnici imprescindibili. L’obbiettivo è quello di valorizzare i componenti dei sistemi audio-video.
Per eventuali approfondimenti relativi alle nostre soluzioni progettate per lo smorzamento delle vibrazioni invito a visitare il nostro sito.

Solidsteel S4-2

Qual è il prodotto Solidsteel a cui sei particolarmente legato e perché?

La gamma di prodotti a cui sono indubbiamente più legato è l’iconica SS Series. Sono attualmente gli speakerstands Hi-Fi più celebri al mondo e rappresentano a pieno l’essenza e la storicità del marchio Solidsteel. Ero bambino e li ho visti nascere nel 1992. Ricordo le ore e le nottate trascorse da mio padre di fronte alla lavagna tecnica per la realizzazione dei disegni, i primi campioni saldati e le difficoltà nel mettere appunto le attrezzature indispensabili alla loro realizzazione. Vista la loro notevole difficoltà di saldatura mio padre decise di sospenderne la produzione sul finire del 2012. A due anni dalla scomparsa di Moreno decisi che sarebbero dovuti tornare sul mercato e mi adoperai al meglio per ripristinarne la produzione, specie con l’aiuto di tecnici e professionisti ai quali sarò eternamente grato. Ad oggi sono uno dei simboli della nostra eccellenza nel mondo.
Per riassumere più simpaticamente, direi un’esperienza riconducibile un po’ alla storia dell’araba fenice…e vi svelo con piacere in anteprima assoluta che nel 2022 renderemo omaggio al trentennale della SS Series con un’imperdibile edizione limitata!

Solid Steel HF Series

Nel 2013 viene a mancare Moreno Conti. Gaetano, tu prendi le redini di Solidsteel ed in un certo senso porti delle rivoluzioni affidandoti a nuovi modi di comunicazione e vendita.  Cosa è cambiato rispetto al passato?

Penso che nel mondo, specie in termini di lavoro e commercio, dal 2013 siano cambiate davvero tante cose. È perfino cambiato il ruolo dell’imprenditore nella sua dimensione sociale. E credo che rispetto al passato sia mutata la velocità e la frequenza dei cambiamenti stessi. Il nostro quotidiano è nettamente più rapido di prima. La dinamica della realtà porta l’essere umano a poter svolgere molte più attività giornaliere rispetto a quando nacque la cultura per l’Hi-Fi, con sistemi di fruizione musicali più immediati ed accessibili. Tuttavia, ritengo anche che l’essere aperti all’ascolto della musica insegni a saper percepire quelle preziose voci in grado di anticipare i cambiamenti e le evoluzioni.
La cultura per la riproduzione audio-video è come un grande classico della letteratura che ti aspetta. È lì sulla libreria di casa, pronto a farsi apprezzare nel momento in cui deciderai di dedicargli il dovuto tempo. Ed ecco, per me dal 2013 è cambiata in meglio la qualità delle mie letture, dei miei ascolti, in generale delle mie passioni. Esattamente come mi insegnò mio padre a suo tempo, senza la cura e la ricerca della qualità non si avrà mai la reale percezione del beneficio.
Credo che quella definita come “rivoluzione” nella tua domanda corrisponda ad un insieme di voci ed ispirazioni lavorative che ho scelto di ascoltare: parlo di consigli, stimoli, moniti che persone straordinarie quali professionisti, collaboratori, partners ed operatori di settore mi hanno dedicato. Si può far bene o male, l’importante è adoperarsi sempre dando il proprio massimo nel rispetto di tutto e tutti, cercando però di mantenere ben viva l’apertura verso il cambiamento. Con il nuovo, con le novità si tende a stimolare anche la curiosità. Ed in fondo, senza quest’ultima non esiste crescita ed inventiva.

Un grazie ed un caro saluto a tutta la Redazione di AF Digitale.

 

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