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Sony Venice e i sequel di Avatar

Lightstorm Entertainment di James Cameron utilizzerà il nuovo sistema di telecamere Sony Venice per le riprese principali dei prossimi Avatar

Il kolossal fantascientifico Avatar che James Cameron girò nel 2008 fu realizzato attraverso telecamere Sony CineAlta (F23, HDC-1500 e HDC-F950) ed è di poche ore fa l’annuncio che anche i sequel verranno girati attraverso hardware professionale con la recente Sony Venice, dotata di sensore 6K full frame 24 x 36 mm e workflow 16 bit.

“La fotocamera Venice offre l’immagine più sorprendente che abbia mai visto”, ha dichiarato il regista James Cameron, “I neri sono profondi, le sorgenti luminose incredibilmente ricche. Per la prima volta apprezziamo veramente il significato di High Dynamic Range.”

Mentre le riprese dei sequel di Avatar tramite Venice dovrebbero iniziare nei primi tre mesi del 2019, l’acquisizione delle potenzialità e delle prestazioni dell’hardware è già in corso. Il processo è supportato da una serie di ulteriori tecnologie di imaging Sony tra cui più telecamere con obiettivi intercambiabili Alpha mirrorless, videocamere PXW-Z450 e PXW-320 e la fotocamera RX0 compatta. La produzione utilizza anche le fotocamere F55 e Alpha di Sony per registrare filmati e scatti dietro le quinte.


“Mi sono divertito a girare con le telecamere Sony CineAlta per 19 anni ma non vedo l’ora di girare Avatar 2 e 3 con la nuova fotocamera Venice”, ha aggiunto Cameron.

Sony ha lavorato a stretto contatto con Lightstorm per personalizzare Venice per le sue esigenze specifiche, con incontri regolari tra James Cameron, i suoi team di produzione e il gruppo di ingegneri di Sony.

“Il nostro obiettivo in questa collaborazione di co-sviluppo in corso è consentire a Lightstorm di realizzare la propria visione e offrire un approccio unico allo storytelling”, ha dichiarato Neal Manowitz, Vice Presidente di Digital Imaging presso Sony Electronics. “Per Avatar, Venice sarà impiegato in ambienti molto esigenti.”

La collaborazione Sony-Lightstorm è iniziata nel 1999 con lo sviluppo di un esclusivo sistema di estensione che consente al corpo della fotocamera di staccarsi dal blocco effettivo del sensore di immagine. Un approccio simile è stato adottato per Venice, con ogni sensore e corpo macchina collegato da un cavo a distanze fino a 20 piedi senza degrado nella qualità dell’immagine.

Per i prossimi sequel di Avatar più videocamere Sony Venice saranno accoppiate per le riprese stereoscopiche. Utilizzando il nuovo sistema di cablaggio l’unica parte di Venice trasportata sui rig saranno i blocchi ottici del sensore di immagine, riducendo in modo significativo il peso della videocamera a bordo di circa tre libbre per blocco sensore. Abbassando il peso e migliorando l’ergonomia Cameron e il team Lightstorm avrà la possibilità di girare con maggiore flessibilità e libertà.

Il 10 marzo scorso eravamo già entrati nei dettagli tecnici di Sony Venice durante la presentazione italiana: qui trovate il link al nostro articolo. Per ulteriori informazioni link diretto a sony.com/VENICE.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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