Via da Las Vegas ritrae un amore sincero ma tormentato tra un alcolizzato e una prostituta nella città del peccato. L’edizione Blu-ray è altrettanto problematica.
Ben è uno sceneggiatore di Hollywood in piena crisi esistenziale: alcolizzato, abbandonato da moglie e figli, una volta perso anche il lavoro decide di vendere la casa e fuggire a Las Vegas dove usare tutti i risparmi per “bere fino ad uccidersi”. Non aveva preventivato però l’incontro con Sara, avvenente prostituta. Tra i due nasce una appassionata quanto malata e impossibile relazione, basata sull’accettazione reciproca di come si è, con Sera che continua a prostituirsi e Ben che non accenna a smettere di essere costantemente ubriaco. Sara vuole salvare Ben, ma come far perdurare questa apparente nuova felicità senza entrare in conflitto?
Incensato dalla critica alla sua uscita, Via da Las Vegas è certamente un film intenso e riuscito grazie alla chimica che si sviluppa tra i due protagonisti. La conturbante Elisabeth Shue (Ritorno al futuro) riesce a comunicare con convinzione l’empatia e la preoccupazione nei confronti di Ben, mentre la performance come spesso accade sopra le righe di Nicolas Cage risulta adeguata in questo contesto, dipingendo un personaggio fuori controllo, alla deriva ma che in qualche modo suscita compassione (anche se l’Oscar vinto pare davvero eccessivo).
Da apprezzare anche il taglio tutt’altro che edulcorato sulla vicenda dato da Mike Figgis (il film è vietato ai minori di 14 anni) in netto contrasto con la luminosa Las Vegas.
VIDEO
Nella valutazione del video di Via da Las Vegas non si può prescindere dal fatto che la pellicola sia stata girata in super16mm e che, con ogni probabilità, il trasferimento 1080p sia derivato da un blow-up 35mm quindi, tra l’origine dei materiali e il processo atto a portarli in Blu-ray era lecito non trovarsi di fronte a un quadro di riferimento. Detto questo, pur tenendo aspettative moderate, la resa visiva di questa edizione Eagle Pictures che va ad aggiungersi alla collana “indimenticabili” è difficile che non lasci un po’ d’amaro in bocca.
L’alta definizione in sostanza si fatica davvero a percepire, pare in tutto e per tutto di trovarsi di fronte a un DVD e forse nemmeno tra quelli di migliore fattura. Certo, rispetto all’edizione DVD Dolmen del 2005 ad esempio la compressione qui non è più un problema, ma l’immagine è slavata, piatta e priva di dettaglio. Le scelte fotografiche di certo incidono molto sul risultato, ma è difficile pensare che con un miglior telecine non si possa ottenere qualcosa di più. Il master Studio Canal è esattamente lo stesso dell’edizione Blu-ray Universal del 2009 e anche se l’encoder ora è AVC su BD-25 al posto del VC-1 su BD-50 non si notano da questo punto di vista differenze di sorta.
AUDIO
Apprezziamo la codifica lossless disponibile per entrambe le lingue, ma purtroppo la versione italiana risulta in partenza segnata oltremodo dal tempo per un film del 1995. Il messaggio sonoro è piuttosto chiuso, le alte frequenze sono carenti e la gamma bassa limitata. Una resa da passaggio televisivo che purtroppo accomunava anche le precedenti edizioni e a cui il passaggio al DTS-HD Master Audio 2.0 non può porre rimedio. Anzi, confrontando la resa della traccia italiana Eagle con quella del Blu-ray Universal (in DTS lossy 2.0) il volume è aumentato ma talvolta si arriva ai limiti della distorsione in diversi passaggi della colonna sonora (sax e fiati).
Il confronto con la traccia originale lossless è impietoso e al di là del maggior coinvolgimento offerto dalla codifica 5.1 canali, con apporto generoso dei surround e LFE, è proprio il messaggio sonoro a essere completamente diverso: più arioso e esteso in frequenza (sebbene sbilanciato a favore di una gamma bassa forse a tratti eccessiva), con dialoghi talvolta un po’ bassi di volume ma molto più definiti e una resa musicale imparagonabile.
Un simile distacco capita purtroppo di sovente per pellicole degli anni ’80, ma qui parliamo di una pellicola di poco più di vent’anni fa, indice di un mix per niente impeccabile e forse scarsa cura nel conservare i materiali.
EXTRA
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