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Videoproiezione e cinema in casa – Pensa in grande stile

La videoproiezione rivive grazie ai VPR a focale ultracorta, senza dimenticare quelli a tiro lungo: ecco cosa e come scegliere

Per chi voleva un’immagine realmente grande un tempo ci si doveva rivolgere al mercato della videoproiezione, ma nel corso del tempo l’offerta dei televisori si è enormemente ampliata. La recente revisione della filiera produttiva dovrebbe rendere più abbordabile il progetto MicroLED sperimentato da Samsung con The Wall, ‘scendere’ fino a 78” pollici con una resa che potrebbe essere del tutto simile all’OLED, ma senza criticità e modalità d’uso.

Spazio permettendo la scelta di un proiettore offre anche enormi dimensioni, senza però dover sborsare i 400.000€ richiesti per il 146” pollici MicroLED di cui sopra. La questione non si pone tanto in termini di convenienza quanto nel più elevato grado d’impatto dell’immagine, e poi oggigiorno i VPR sono gli unici ancora a mercato compatibili 3D. Per il purista dell’immagine la proiezione si pone principalmente in termini di relativa profondità dei neri, le soluzioni per migliorarne la resa sono diverse, ma di fatto non si può raggiungere il risultato di uno schermo OLED, ancora oggi pietra di paragone assoluta.

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Per le tecnologie a mercato la scelta certo non manca, con sistemi LED, Laser / DLP, LcoS / D-ILA, LCD / SXRD e risoluzioni dove l’offerta è ampia sia per Full HD che UHD, l’8K per ora continua a non avere senso. Peraltro il performante sistema laser è molto sfruttato nei VPR a focale ultra corta.


La scelta di un proiettore come fonte principale d’intrattenimento necessita di un sistema audio che vada al di là della limitata offerta integrata, arrivando a realizzare un impianto video + audio di ottima resa anche senza sala dedicata. In tal senso occorre fare i conti anche col livello di luminosità massima raggiungibile per non assistere a un decadimento dell’immagine, che sale al top solo in un locale buio. Un tempo le fonti a cui connettere un VPR erano poche e limitate in termini di resa, mentre ora tra segnali satellitari e la sempre più ampia offerta streaming c’è l’imbarazzo della scelta, purché l’hardware sia compatibile e si badi alla disponibilità di terminali.

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Tra resa tecnica e budget che può restare entro limiti accettabili ci sono i luminosi LCD e i DLP, questi ultimi con immagine ancora più incisiva e il potenziale rischio di percepire l’effetto arcobaleno generato dalla ruota colore. In entrambi i casi la fonte luminosa a lampada e non laser li rende meno costosi e comunque efficaci. Occorre badare ai lumen, unità di misura del flusso luminoso, non si dovrebbe scendere sotto i 2.000 lumen in un locale parzialmente buio.

Per la superficie di proiezione i muri bianchi sono da approcciare solo in casi estremi, meglio uno schermo che offra anche guadagno, risaltando l’immagine stessa, e poi ci sono sempre gli schermi a scomparsa (molto meno costosi di un OLED arrotolabile). Se lo schermo ha guadagno 1.0 significa che se il proiettore offre 1000 lumen, quella sarà (in linea teorica) la luminosità riflessa dallo stesso (1.000 x 1.0), a valori più alti il risultato ancora migliore: se il guadagno fosse 1.4 con 1000 lumen ci avvicinerebbe a 1.400 lumen (posizionati a centro schermo).

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Samsung The Premiere

Da qui la considerazione sulla distanza di proiezione, la scelta del tipo di proiettore in base al suo posizionamento. Per i proiettori a focale lunga occorre più distanza rispetto a quelli a focale corta (concepiti più per uso professionale e didattico), questi ultimi in quanto destinati ad essere più vicini allo schermo modificano la geometria dell’immagine in modo che la proiezione angolata appaia normale.

Conseguenza diretta scaldano di più e quindi rischiano d’essere più rumorosi per la massiccia ventilazione, oltre a essere più costosi. Un proiettore a focale corta può venire montato anche a distanza di soli 3 metri, e comunque il rapporto di proiezione è compreso tra 0,4 e 1: per il calcolo si prende la distanza del proiettore dallo schermo, dividendola per la larghezza massima dell’immagine proiettata.

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Focale ultracorta HiSense

Categoria a parte i VPR a focale ultracorta (rapporto proiezione 0,35:1), con posizionamento a pochissimi centimetri dallo schermo. In questo caso si può mantenere un’immagine grande senza perdere lumen sfruttando schermi ALR (Ambient Light Reflecting), capaci di assorbire parte della luce (sovrastante) nel locale esaltando perlopiù quella del proiettore. Elevata la performance ma obbligo di collocazione a un’esatta distanza e altezza, per non rischiare fuori fuoco o decadimento della geometria.

C’è interesse per i tiro ultracorto e crescente offerta del mercato, benché ancora poco abbordabile per via dell’elevato costo proiettore + schermo ALR. Almeno con questi VPR è lecito parlare di sistemi all-in-one, veri e propri sostituti della televisione dotati di audio con una certa resa, software e interfaccia smart, risoluzione video 4K e la (per ora) rara compatibilità non solo HDR-10 ma anche HDR-10+. Per ora anche qui niente Dolby Vision.

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Hisense 100L5F-A12

Videoproiezione focale ultracorta

Tra i modelli di videoproiezione a tiro ultracorto di punta disponibili il Samsung The Premiere attualmente sui 6.500€, ma la scarsa disponibilità ha fatto ulteriormente lievitare il prezzo. Tecnologia triplo laser, 4K con incredibile grado di copertura dello spazio colore (147% DCI-P3 e 106% BT.2020), c’è chi ha segnalato saltuaria percezione di effetto rainbow, imponente immagine 130” pollici a pochi centimetri dallo schermo. Altoparlanti integrati 40 Watt, smart tv Samsung per un VPR fascia alta al momento al vertice della categoria.

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Hisense H80LSA

In alternativa c’è l’Hisense 100L5F-A12 da 5.000€, laser a tiro ultracorto da 2.700 lumen che include schermo ALR da 100” pollici, 4K, HDR-10, smart TV VIDAA 4.0, compatibile audio Dolby Atmos e 30 Watt di potenza, assistente Alexa. Con ‘soli’ 80” pollici e il modello Hisense H80LSA da 1.850 lumen e medesime caratteristiche si scende a 3.999€.

Interessante anche l’Optoma CinemaX P2, VPR a tiro ultracorto molto luminoso, 4K nativo e HDR-10, 3.000 lumen di luminosità e schermo fino a 120” pollici da 3.000€. Non ultimo l’Optoma EH330UST DLP da massimo 1.625 lumen, schermo 100” pollici senza calo di prestazioni a distanza di circa 50 centimetri dallo schermo, risoluzione Full HD, compatibile 3D, prezzo 1.200€.

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Epson EH-TW9400

Videoproiezione focale lunga

Videoproiezione a focale lunga c’è l’Epson EH-TW9400, 4K (vobulato) che sfrutta tre pannelli LCD trasmissivi 2K con pixel shifting, compatibile HDR-10 e HLG, lens-shifting motorizzato, 2.600 lumen e 5.000 ore operative in modalità ‘Eco’, 2.700€. Per un VPR nativo 4K occorre più o meno raddoppiare il costo salendo a 4.799€ per il Sony VPL-VW270E, prodigio d’immagine per precisione particolari e contrasto anche se offre solo 1.500 lumen, pannello SXRD (variante LCD), HDR-10 e HLG, compatibile 3D.

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Sony VPL-VW270E

In cerca di neri profondi? C’è il JVC DLA-N5, pannello D-ILA (derivazione LcoS), 4K nativo, 1.800 lumen e gestione professionale HDR-10 e HLG. Purtroppo non esegue l’upscaling a pieno schermo dei contenuti al di sotto di 1920 x 1080, ridimensionando di quattro volte la risoluzione nativa. Prezzo impegnativo 6.400€.

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JVC DLA-N5

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