Quale futuro per il mondo dello spettacolo? a circa un anno dal primo lockdown facciamo il punto sul mondo delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo assieme a Mario Struglia, veterano del settore.
#1ANNOSENZALAVORO è una iniziativa di denuncia sponsorizzata da Adotta un fonico e dagli un lavoro vero Bauli in Piazza, La Musica Che Gira, ChiamateNoi, Squadra Live, Touringpass. Non è la prima manifestazione del settore ovviamente. Cerchiamo assieme a Mario Struglia di capire di cosa si tratta e di come stanno vivendo questo momento le lavoratrici ed i lavoratori del settore spettacolo.
Mario parlaci di #1ANNOSENZALAVORO
L’iniziativa, formata da una petizione online e dal flashmob digitale, vuole contribuire a inquadrare la situazione del mondo degli eventi e dello spettacolo nella giusta luce, una situazione drammatica assolutamente sottovalutata. L’industria degli eventi e dello spettacolo è stata e continua ad essere la più danneggiata dalla pandemia, e manca completamente la percezione di questo stato di cose. Le istituzioni e l’opinione pubblica sembra pensi si tratti solamente di “nostalgia del pubblico e delle emozioni”, mentre dopo un anno intero senza lavoro si deve parlare di concreto rischio povertà, affitti, asili e mutui che non si possono più pagare.
Il Flash Mob digitale per denunciare la situazione di stallo delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo dello spettacolo spiegaci in cosa consiste.
Ad un anno di distanza gli aiuti del Governo, quanto hanno aiutato e quanto aiuteranno i lavoratori del settore?
Secondo Mario Struglia ci sarebbe attualmente la possibilità di proporre spettacoli in teatri, cinema e soprattutto in vista della bella stagione all’aperto?
Questo non sta a me dirlo. Associazioni e professionisti preparati stanno proponendo e creando protocolli, forti anche del fatto che mi risulta che tutti i dati della scorsa estate dicono come i concerti siano stati eseguiti in maniera estremamente sicura. Si spera che poi i vaccini sulle fasce più deboli permettano di allentare le maglie delle restrizioni. Io penso e spero sarà possibile riaprire agli eventi locali, quelli che portano a spostamenti cittadini o regionali al massimo, non fra regione. Ma serve una pianificazione seria per questo, e soprattutto la cognizione dell’estrema drammaticità in cui si trova tutta l’industria.
Su Bauli in Piazza, La Musica Che Gira, ChiamateNoi, Squadra Live, Touringpass e Adotta un fonico e dagli un lavoro vero potrete avere maggiori informazioni.
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