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2021: Odissea nella radio DAB

Radio DAB

Quest’anno entra in vigore l’obbligo della commercializzazione dei soli apparecchi dotati di sintonizzatore digitale, gli apparecchi devono avere cioè anche il sintonizzatore DAB+, scopriamo che novità ci attendono.

Con l’inizio del 2021 si potranno vendere dispositivi radio che possano ricevere anche la radio DAB+. Ad eccezione delle sole scorte di magazzino le radio con le sole bande AM/FM, sole o integrate in altri dispositivi, non possono essere più commercializzate. Gli apparecchi devono avere anche il sintonizzatore DAB+. Questo su tutto il territorio dell’Unione Europea. La prima vittima di questa decisione è stata l’eliminazione della funzione radio FM dai telefoni cellulari ora in commercio.

Ma vediamo come siamo arrivati all’imposizione della radio DAB+.

Il motivo è legato a diversi fattori. Fare “spazio” per il 5G, dare l’opportunità di avere più stazioni a parità di numero di frequenze, inviare contenuti multimediali e migliorare il suono. Insomma, è un po’ come con il digitale terrestre. In effetti DAB è l’acronimo di Digital Audio Broadcasting, tecnologia nata qualche anno fa e migliorata, in effetti ora si parla di DAB+, DAB per semplicità.


Diciamo subito che le trasmissioni in FM continueranno per anni, quindi non dovete correre a rottamare la vostra Tivoli Model One (mitico modello che rivitalizzò il mercato delle radio) o altro prodotto a con cui ascoltate le vostre stazioni preferite. Potete continuare come avete sempre fatto.

Ma vediamo se ci viene voglia di acquistare una nuova radio per ascoltare le trasmissioni in DAB. Il DAB ha possibilità maggiori rispetto la modulazione di frequenza (FM): si possono ricevere contenuti multimediali, il suono è pulito e si parla di “qualità da CD”. Inoltre, ci sono nuovi canali, anche tematici. Potete farvi un’idea della radio DAB accendendo il televisore e selezionando dal telecomando i canali intorno all’800 (ad esempio RAI RADIO 1 è al canale 876). Quelle sono le stazioni disponibili nella vostra zona. Prima di dare un giudizio negativo sull’audio tenete presente che i televisori in genere hanno un suono mediocre, qui un articolo su come migliorarne l’audio. Per maggiori informazioni ecco quali stazioni ascoltare a livello nazionale e quali a livello regionale.

Ma ragioniamo se vale la pena investire qualche decina di euro o più in nuova radio. Se ascoltate la radio come sottofondo a casa o in auto come compagna di viaggio lo fate per avere notizie, divertimento, riflessioni e contatto umano. Cose bellissime e utili che hanno contribuito a creare il successo di questo media ma che non necessitano di chissà quale impianto o risoluzione. I produttori di contenuti lo sanno e, a parte rare eccezioni, trasmettono di conseguenza. Non lo fanno per crudeltà nei confronti del loro ascoltatore, solo è inutile trasmettere in FM a chissà quale risoluzione se poi finisce sull’autoradio della Panda. Per fare investimenti le stazioni radio aspettano una maggiore diffusione del DAB.

Ma nei nuovi apparecchi alla DAB si affiancano nuove funzioni. Bluetooth, web radio, App, streaming, e spesso un bel suono arricchiscono i nuovi modelli sul mercato rendendoli versatili anche a future esigenze.

Allora il DAB è da buttare? No, anzi. Personalmente non correrei a comprare una nuova radio solo per il DAB, ma devo riconoscere che è un modo per ascoltare meglio le nostre amate stazioni ed averne di nuove senza costi di abbonamenti o connessioni. Probabilmente è venuta l’ora di pensionare la vecchia radio e prenderne una che – oltre al DAB – offra un buon altoparlante e la connessione Bluetooth. E magari altro. Se ci piace la radio allora ascoltiamola bene.

© 2021, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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