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Speciale Webcam – Lavorando più smart

Scegliere il modello più adatto di webcam in base alle proprie esigenze, risorse di rete e quali specifiche tenere d’occhio

Trovandosi in condizioni di smart working la possibilità di comunicare con una solida webcam in termini video e audio è più che mai fondamentale. Poter aprire una ‘finestra’ sulla propria postazione remota senza dover soffrire di precaria resa tecnica è però condizione non solo legata alla qualità della webcam e/o di microfono e cuffie, più o meno integrati. Al risultato finale concorre inevitabilmente la connessione di rete, fisica o senza fili, dove in questo secondo caso subentra anche la copertura wi-fi tra le mura domestiche. Assumendo che il router e il segnale della rete siano mediamente stabili nell’arco delle ore lavorative, con una banda minima di almeno 15 – 20 Mbps, la catena digitale si completa con la webcam.

Anche disponendo di un portatile la necessità di una più performante resa audio/video potrebbe comunque farsi sentire per le limitazioni del caso, anche perché non tutte le aziende ripongono particolare attenzione a risoluzione e sensibilità della camera. Nel corso del collegamento a incidere maggiormente sul volume di dati consumato è la parte video, molto meno quella audio: più lenta è la rete e più alto il rischio che la propria immagine si blocchi quando si sta parlando. Quando poi anche l’audio risultasse metallico, intubato e incompleto quello è l’indicatore che ci si trova ai minimi del flusso dati, a un passo dall’interruzione. Il video depaupera le risorse della rete così come il volume di informazioni che trasporta, per cui maggiore la risoluzione e più alto il flusso dati necessario affinché transiti al meglio.

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Sapendo di non disporre di una rete veloce (a fibra ottica) il consiglio è quello di non superare la risoluzione video 720p, che aiuta sicuramente ad abbassare l’impegno in termini di consumo  dati in tempo reale. Risoluzione d’immagine che si accompagna alla velocità con cui transita per la webcam, dove un flusso dati a 30 frame al secondo crea meno difficoltà rispetto a uno doppio da 60 frame al secondo, più fluido ma certo più esigente quanto a dati. Per le conference call si può partire da dispositivi a 720p anche ‘solo’ 30 fps, e in questo caso l’offerta a mercato è ampia con webcam che includono o meno anche il microfono. Il microfono integrato è una scelta che più si confà all’impiego casalingo, mentre in giro per il mondo con un portatile è decisamente meglio disporre di cuffia e microfono, sfruttando la camera solo per le immagini. In tal modo si può arginare l’ingerenza di rumori esterni, peraltro il microfono montato sulla camera implica una resa inferiore della voce e parziale dispersione della timbrica, andrebbe usato solo in ambiente silenzioso.


Se invece la condizione d’uso fosse più legata alla creazione di contenuti su piattaforme video social come YouTube e Twitch sarebbe meglio salire in termini di risoluzione d’immagine,  puntando a un’unità 1080p. Lo streaming più fluido e gradevole richiede i 60 frame al secondo, ma anche a 30 fps il risultato è più che accettabile. Concorrono a una resa ottimale alcuni elementi extra come la luce LED incorporata, risolvendo condizioni di scarsa illuminazione. Avendo a che fare con una velocità estremamente bassa nella connessione di rete si potrebbe ulteriormente scendere alla risoluzione VGA 480p, con un quadro video che però risulterebbe poco attuale. In quest’ultimo caso fate bene attenzione che il dispositivo tratti almeno 30 frame al secondo, perché a 15 fps si scenderebbe sotto l’accettabilità. Oltre che a offrire materiali di livello, marchi conosciuti garantiscono anche un più elevato angolo d’inquadratura, qualità delle lenti e una seria messa a fuoco automatica senza troppo indugiare nell’elaborazione.

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Logitech StreamCam – 134 euro

Webcam a risoluzione nativa 1080p, con molte funzionalità per la creazione di contenuti tra cui rapida messa a fuoco automatica, esposizione intelligente, tracciamento facciale basato su intelligenza artificiale, frame rate fino a 60 fps e design ribaltabile in modo da poter scattare foto e video da 16:9 a 9:16. Dispone di vite di aggancio per eventuale treppiede, connessione USB Type-C 3.1 e cavo da 1,5 metri per il veloce trasferimento del segnale video. Lo streaming live non ha problemi, mentre si segnalano alcune difficoltà nella realizzazione di registrazioni locali con sfasamento tra immagine e audio quando sono attivi tutti gli automatismi e quindi l’elaborazione è più impegnativa. 78° gradi di campo visivo, USB-C 3.1 da 1,5 metri, Dimensioni 5,82 x 4,82 x 6,05 cm e 322 grammi di peso.

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Logitech C920 HD Pro – 89 euro

Risoluzione video 1080p a 30 ‎fotogrammi al secondo, può lavorare anche a 720p, obiettivo in vetro a cinque elementi con messa a fuoco ‎automatica, correzione sempre automatica della luminosità ottimizzando le ‎condizioni di illuminazione. 78° gradi di campo visivo, buona lunghezza focale, rumore video basso anche dove la luce non è ottimale. Attenzione al supporto che se usato in cima a un portatile (quasi) privo di bordi può ostruire in minima parte l’immagine. Due microfoni omnidirezionali, uno su ciascun lato della fotocamera. Compatibilità Windows 7,8,10, Mac OS 10.10 o successivo, Android e Chrome OS; Xbox One. Lunghezza cavo 1,5 metri, dimensioni 2.4 x 9.4 x 2.9 cm e 200 grammi di peso.

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Razer Kiyo – 98 euro

La forma è inusuale e legata al desiderio di contribuire all’illuminazione, portando al curioso design di Razer. Particolarmente apprezzata, valutata tra le webcam più interessanti a livello streaming, qui si punta al pratico concentrandosi su ciò che più conta per i vlogger. La qualità d’immagine e la presenza del prezioso anello LED accendono la scena. Lo stesso dicasi per la configurazione, apprezzabile nella semplicità d’uso. Variabilità di risoluzioni video: da 1080p / 30 fps, 720p fino a 60 fps ed eventualmente 480p e 360p sempre a 30 fps. Angolo visuale 81.6° gradi, risoluzione sensore 4 Megapixel, connessione USB 2.0 e cavo lungo 1,5 metri, compatibilità da Windows 7, da macOS 10.10, XBox One, Chrome OS, da Android v 5.0. Dimensioni 6.9 x 6.9 x 4.8 cm e 200 grammi di peso.

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Microsoft LifeCam Studio – 118 euro

Il design di base resta quello storico visto con poche variazioni nel corso del tempo, e anche se dal punto di vista delle forme non è tra le più attraenti qui alla base del progetto c’è da sempre la praticità. Adatta a chi è in cerca di una solida base di ripresa ma non necessariamente in ambito professionale, si lavora sia a 1080p per la registrazione locale mentre per lo streaming la risoluzione non va oltre 720p, microfono piuttosto sensibile. Tra le funzionalità la rotazione a 360° gradi, sistema TrueColor di Microsoft agendo in misura dinamica sull’esposizione per mantenere illuminato il soggetto. Angolo visuale 75° gradi, 5 Megapixel, dimensioni 6 x 11.38 x 4.5 cm e 127 grammi di peso.

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