Le cuffie cablate Beyerdynamic T1 (3rd generation) con design aperto sono più facili da pilotare rispetto al modello precedente, ma le novità non finiscono qui
Le cuffie cablate Beyerdynamic T1 (3rd generation) arrivano sul mercato italiano a 999 euro (sotto distribuzione AEB Distribution) dopo circa dieci anni dal modello di prima generazione, che di fatto ha settato uno standard importante per le cuffie premium con design aperto (e anche il modello di seconda generazione non ha deluso le aspettative degli audiofili). Il cambiamento principale tra questo modello di terza generazione e il suo predecessore è la volontà del produttore tedesco di rendere le T1 (3rd generation) più facili da pilotare anche da sorgenti non prettamente audiofile come laptop, smartphone e tablet.
Questo perché, se il modello precedente aveva un’impedenza di ben 600 Ohm, questo di terza generazione si limita a 32 Ohm. Il risultato sono cuffie più ampiamente compatibili con praticamente qualsiasi sorgente, anche se la loro natura audio sempre molto “trasparente” rende altamente consigliabile una fonte sonora di alta qualità e, in ogni caso, il consiglio è di optare per un amplificatore dedicato seppur non strettamente necessario come per le T1 di precedente generazione.
A parte la nuova piastra di supporto in acciaio sui padiglioni auricolari, non è cambiato molto altro a livello estetico rispetto al modello precedente. Il peso tutt’altro che proibitivo di 360 grammi (senza cavo), l’archetto ben sagomato parzialmente rivestito in alcantara e i generosi padiglioni rivestiti in velluto dovrebbero rendere le T1 (3rd Generation) comode anche per lunghe sessioni di ascolto come lo erano state le T1 di prima e seconda generazione, anche perché, grazie al design aperto, le cuffie non diventano mai “calde” durante l’uso prolungato.
Il cavo di rame ad alta purezza lungo 3 metri fornito nella confezione è di ottima qualità e facilmente staccabile e quindi, nel caso si rompa, si può sostituire con uno nuovo in pochi secondi. Beyerdynamic assicura inoltre l’assenza di rumore meccanico derivato dal cavo mentre ci si muove e in effetti il modello precedente era risultato silenziosissimo da questo punto di vista.
Lo svantaggio intrinseco delle cuffie aperte, che inevitabilmente colpisce anche le T1 (3rd Generation) è che, quando le indossate, probabilmente disturberete chi vi è accanto e non sarete molto isolati dal rumore circostante. Se quindi preferite cuffie con design chiuso, potreste rivolgervi direttamente alle T5 (3rd Generation) vendute allo stesso identico prezzo.
Le T1 (3rd Generation), realizzate a mano in Germania, usano inoltre la tecnologia brevettata Tesla per quanto riguarda i driver e sfruttano un intricato metodo di smorzamento interno insieme al posizionamento angolare dei coni per un’esperienza audio particolarmente ricca e dettagliata.
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