23 anni dopo la sua introduzione, il Bluetooth è sempre più inarrestabile e i più recenti Bluetooth 5.1 e 5.2 assicurano esperienze wireless sempre più evolute e ricche di feature
Secondo il Bluetooth Special Interest Group (SIG), a fine 2021 saranno oltre 13 miliardi i dispositivi Bluetooth in uso a livello globale, a riconferma di come questo standard di connettività wireless abbia raggiunto una diffusione impensabile alla sua nascita, avvenuta ormai 23 anni fa. Abbiamo parlato recentemente dei limiti che il Bluetooth si porta ancora dietro, ma anche dei benefici (in questo caso applicati alle cuffie wireless). Vogliamo però tornare sull’argomento per aggiornare il nostro primo speciale del 2017 e approfondire le novità apportate dalle revisioni dello standard 5.1, 5.2 e 5.3, sempre più performanti e ormai a bordo di sempre più dispositivi.
Prima però facciamo un breve ripasso. Il Bluetooth 5, che segue la versione 4.2 del 2014 ancora oggi utilizzata su diversi dispositivi di fascia bassa, è stato introdotto nel 2016 ed è stato seguito dalla versione 5.1 (gennaio 2019), 5.2 (dicembre 2019) e, più recentemente, dal Bluetooth 5.3, che è stato certificato ufficialmente il 13 luglio 2021. Sebbene sia l’ultimo aggiornamento, il Bluetooth 5.3 deve ancora farsi strada nel mercato, a differenza della versioni 5, 5.1 e 5.2 che invece sono ormai molto diffuse.
Rispetto al suo predecessore Bluetooth 4.2 Low Energy, il Bluetooth 5 è due volte più veloce, ha una portata quattro volte superiore e può trasferire una quantità di dati otto volte superiore. Parliamo più precisamente di una larghezza di banda di 2 Mbps, che essenzialmente permette una connettività over-the-air veloce e affidabile per aggiornamenti del firmware e caricamento dei dati più rapidi.
Grazie alla maggiore portata del segnale wireless di circa 240 metri (dai 60 metri del Bluetooth 4.2), gli speaker e le cuffie wireless funzionano a una distanza maggiore dalla sorgente audio rispetto al Bluetooth 4.2 Low Energy. In realtà, muri e ostacoli continuano a influire negativamente su queste specifiche ufficiali (che infatti non si tramutano quasi mai nella realtà), ma si tratta in ogni caso di un importante aggiornamento e, idealmente, consente la copertura di tutta la casa per dispositivi Internet of Things come telecamere di sicurezza, termostati smart e altro ancora.
È poi possibile connettere più di un paio di cuffie wireless a una singola sorgente sonora grazie alla funzionalità Dual Audio, che ha fatto la sua prima apparizione proprio nelle specifiche del Bluetooth 5. Se il vostro dispositivo ha questa feature (come il Bluetooth Dual Audio di Samsung) potete regolare anche il volume di ciascun device in modo indipendente, cosa molto utile per condividere musica con chi vi sta vicino nei viaggi in treno o in aereo.
Bluetooth 5 significa anche che gli speaker con questo profilo possono funzionare in stereo (si pensi al Tribit Stormbox Micro e all’Ultimate Ears Wonderboom 2) con un canale sinistro e destro dedicato, ma riproducendo musica da un’unica sorgente audio. Il Bluetooth 5 può persino rilevare eventuali interferenze sulle bande LTE e a 2,4 GHz e prevenirle automaticamente, in modo da rendere più chiaro l’ascolto della musica da qualsiasi dispositivo wireless.
Come già accennato, in attesa che il Bluetooth 5.3 si faccia largo nel mercato dei dispositivi wireless, il numero di device con Bluetooth 5, 5.1 e 5.2 è consistente. Il Bluetooth 5 infatti è praticamente uno standard odierno: lo troverete in ogni smartphone Apple dall’iPhone 8 in poi e in diverse cuffie e auricolari wireless come i Cambridge Audio Melomania 1+ e le Apple AirPods Max.
Il Samsung Galaxy S8 è stato il primo smartphone con a bordo il Bluetooth 5, standard che oggi si trova comunemente anche in smartphone di fascia medio-bassa. Gli Anker Zolo Liberty+ del 2017 sono stati i primi auricolari a supportare il Bluetooth 5, nel 2017. Un caso un po’ particolare è rappresentato dallo smart speaker HomePod di Apple del 2018, che sebbene supporti il Bluetooth 5, lo fa solo per la configurazione ma non per lo streaming audio, affidato invece ad AirPlay 2.
Passando al Bluetooth 5.1, troviamo speaker wireless come i JBL Charge 5, JBL Go 3 e JBL Xtreme 3 e un buon numero di auricolari. Questo aggiornamento consente ai dispositivi Bluetooth di individuare la nostra posizione e ciò ha permesso di introdurre feature come “Trova i miei auricolari” nelle app di diversi produttori. Ci sono anche piccoli vantaggi in termini di pairing più rapido e riduzione del consumo energetico.
Il Bluetooth 5.2 può essere trovato a bordo di alcuni auricolari di quest’anno come i Sony WF-1000XM4, i Samsung Galaxy Buds 2 e i Beats Studio Buds. Il Bluetooth 5.2 si concentra principalmente sui miglioramenti ai dispositivi audio come dimostra il profilo LE Audio (Low Energy Audio), che anche grazie al nuovo codec audio LC3 assicura una resa sonora di alta qualità ma con un consumo energetico particolarmente ridotto.
Un altro vantaggio di questo standard è la capacità di gestire più flussi di dati sincronizzati, cosa utilissima in presenza di auricolari true wireless. Se in precedenza infatti solo un auricolare si collegava effettivamente alla sorgente audio e il secondo auricolare si collegava al primo, con il Bluetooth 5.2 entrambi gli auricolari sono direttamente collegati al dispositivo sorgente. Ciò non solo migliora l’affidabilità della connessione, ma riduce anche notevolmente eventuali ritardi o problemi di sincronizzazione che potrebbero sorgere tra gli auricolari sinistro e destro.
Per quanto riguarda infine il Bluetooth 5.3, non aspettatevi grandi novità nell’esperienza di ascolto audio, se non alcuni miglioramenti nella gestione dei canali wireless (che ora spetta anche al dispositivo ricevente e non solo alla sorgente) e miglioramenti nella gestione dei consumi. In ogni caso i primi dispositivi 5.3 devono ancora arrivare, ma già con lo standard 5.2 si hanno a disposizione device avanzatissimi per quanto riguarda la connettività wireless e se pensiamo che nel 1998 il Bluetooth veniva introdotto solo per liberarsi delle porte di comunicazione RS-232 (già, proprio loro), in 23 anni di evoluzione e aggiornamenti la strada fatta è stata davvero tantissima.
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