Il gangster movie con grandi momenti musicali Jazz di Francis Ford Coppola arriva per la prima volta in HD grazie a Eagle Pictures in un’edizione però non del tutto soddisfacente.
Al Cotton Club, il più rinomato locale notturno della Chicago anni ’30, si incrociano vite e amori di Dixie, un trombettista (Richard Gere) che si innamora della ragazza dell’olandese, impulsivo e pericoloso boss locale, e di una serie di altri personaggi tra cui un ballerino di tip tap (Gregory Hines) deciso a sfondare e innamorato di una cantante del club, il fratello di Dixie (Nicolas Cage) che diventa il tirapiedi dell’olandese, e il boss Owney proprietario del Cotton Club che instrada Dixie sulla via della fama al cinema.
Travagliato già dalla sua genesi (il primo produttore fu assassinato), Cotton Club è rimasto tra i film minori di Coppola, troppo discontinuo nel ritmo e nella trama, piena di salti temporali che non consentono al pubblico di legare con i, forse troppi, personaggi. La più grande nota di demerito va di certo a Richard Gere che, al di là del physique du role, offre una performance molto fiacca privando il protagonista del dovuto carisma e rendendo poco credibile la love story con la bellissima Diane Lane. Sopra le righe e eccessivo anche Nicolas Cage, che per fortuna non gode di ampio minutaggio nella pellicola.
A rubare la scena sono i coprimari, in primis il divertente e carismatico boss interpretato dal compianto Bob Hoskins e i numeri musicali, splendidi tanto nell’esecuzione musicale quanto nelle coreografie, dove riemerge tutto il talento di Coppola dietro la macchina da presa.
Un omaggio al cinema gangster e alla musica jazz riuscito nell’atmosfera ma poco nella narrazione, ma che saremmo curiosi di rivalutare in una eventuale versione estesa (si vocifera che Coppola sia tornato in possesso dei diritti del film e stia lavorando a una versione restaurata con scene tagliate dal montaggio originale).
VIDEO
Per una volta l’Italia è avanti rispetto all’ estero e nel caso di Cotton Club, Eagle Pictures è la prima del mercato occidentale a proporre un’edizione HD. Il master Studio Canal impiegato mostra una pulizia d’immagine quasi esemplare per un film dell’84 e una colorimetria piuttosto fredda che però si sposa bene con l’atmosfera del film. La definizione è più che discreta e nettamente superiore al vecchio DVD Universal del 2003, tuttavia si percepisce un leggero rumore video che ha tutta l’aria di essere grana della pellicola filtrata con una, per fortuna leggera, passata di DNR (Dynamic Noise Reduction).
Insomma, rimane il dubbio che a fronte di un po’ di grana in più si sarebbe guadagnato ancora qualcosa in termini di dettaglio. Discreta la resa del nero, mentre il contrasto appare poco enfatizzato per scelta fotografica, con molti interni piuttosto plumbei e in generale una luminosità che non rende mai i bianchi molto intensi. Il supporto è un BD-25 ma la compressione AVC tende a non farsi notare.
AUDIO
Purtroppo l’audio italiano, benchè codificato in versione lossless, non mostra alcun segno di miglioramento rispetto al già pessimo audio del vecchio DVD. La traccia italiana è totalmente appiattita sulle frequenze medie e denota un messaggio sonoro rumoroso e a tratti distorto, specie sulle musiche che sono parte preponderante di Cotton Club. Nella colonna sonora sono soprattutto i fiati a risentirne di più e sebbene la traccia italiana DTS-HD Master Audio 2.0 offra una maggior apertura sui canali frontali e posteriori in Pro Logic rispetto a quella inglese, il risultato in termini di qualità è paragonabile a una VHS: non ci siamo proprio.
Di tutt’altra pasta la traccia originale che, sebbene sia più “convogliata” sul canale centrale, offre un messaggio sonoro molto più esteso in frequenza e piacevolmente definito sulle alte, ridonando alla colonna sonora degno ascolto. Una traccia multicanale poteva essere un gradito plus, ma considerando che il film era originariamente in stereo, l’ascolto in lingua originale è pienamente soddisfacente.
EXTRA
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