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DAC Chord Mojo, il piacere dell’ascolto

DAC chord mojo portatile

Il Chord Mojo è un DAC portatile che offre ingressi, grande potenza e una qualità sonora eccellente. Come il pluri premiato, Hugo. Ma a un terzo del prezzo

Con l’uscita del Mojo (venduto da GTO599 euro) ci siamo chiesti se è veramente necessario oggi avere un DAC (Convertitore digitale analogico) portatile capace di gestire file audio fino a 768kHz. Qualcuno potrebbe avere dubbi. Il grande vantaggio del Mojo (Vincitore del riconoscimento Product of the Year, Awards 2016 della rivista WHAT HI-FI?) è quello di essere un DAC portatile con batteria, concepito per essere collegato a Smartphone (e non solo), migliorandone sensibilmente la resa audio, trasformandoli non solo in lettori portatili di file audio, ma anche di HD (PCM e DSD). Nasconde però numerose altre qualità e possibilità di utilizzo.

DAC chord mojo designIl nome sta a significare “Mobile Joy”, felicità in movimento: la vera felicità è che quasi a un terzo della spesa possiamo entrare nel mondo Chord, storica azienda high-end inglese famosa per i suoi componenti audio e vincitrice di moltissimi premi per il modello superiore Hugo, ovunque proclamato un esempio di tecnologia, innovazione, oltre ad essere un piccolo investimento per un appassionato musicale. Il Mojo si rivolge ad appassionati e non, permettendo di ascoltare con elevata qualità di conversione tutti i tipi di file audio, oltre ai diffusi MP3, soprattutto i Flac e DSD, tramite i suoi ingressi digitali..

Differenziandosi ancora una volta dalle aziende rivali, la Chord non utilizza chip DAC già presenti sul mercato o dai concorrenti. Invece, tutti i prodotti dell’azienda inglese sono dotati di potenti processori programmabili e caricati con software proprietari, unici e aggiornabili in futuro. Questo è un tipo di approccio che sicuramente fa la differenza. Il Mojo inoltre implementa i più recenti processori, che addirittura in teoria lo renderebbero il DAC della Chord più aggiornato, ma ci sono molti altri aspetti necessari per creare il giusto sound oltre alla potenza di calcolo.


Un design aggressivo

DAC chord mojo e HugoAppena aperta la confezione (minimalista e bianca, con le istruzioni stampate su un lato), si può restare interdetti: la forma del Mojo è molto insolita, e manca la solita cura maniacale per i dettagli tipica della Chord. Certe scelte sono certamente dovute per creare un prodotto entry-level (in termini del livello del resto del listino Chord). In questo caso il nome e il marchio sono semplicemente stampati e non incisi con laser, cosa che fa capire di trovarsi di fronte a un prodotto più economico dell’Hugo. La qualità anche qui però è di casa.

DAC chord mojo usciteIl layout dei pulsanti è sicuramente innovativo e sorprendente. Riprende i colori e le sfere già visti su Hugo. Tre sfere colorate regolano: l’accensione/spegnimento (sfera principale) e il controllo del volume (due sfere laterali). Inoltre se si preme contemporaneamente le due sfere che controllano il volume, mentre accendiamo l’unità, l’uscita audio verrà trasformata in una potente uscita di linea (attenzione a non collegare in questo caso le cuffie!) – questa operazione è indicata dal color indaco fisso che assumeranno i tasti del volume.

Manca un display, ma la sfera dell’accensione si illumina di colori differenti a seconda della qualità del sample rate del file in ascolto: rosso per 44.1kHz, giallo per 88.2kHz, verde per 96kHz, blu per 192kHz e bianco per estensioni DSD. Allo stesso modo, l’illuminazione delle sfere del volume varia a seconda del livello in uscita, da rosso a bianco, passando per arancio, verde e blu. Inizialmente è un sistema che confonde, ma dopo poco risulta intuitivo. Premendo poi leggermente, ad unità accesa, le due sfere del volume, si può regolare l’intensità dell’illuminazione in due step, ma non è possibile escluderla del tutto. Può sembrare un design aggressivo, ma sicuramente non è anonimo ed è anche bello sapere di avere tra le mani un oggetto unico.

Il Mojo è molto piccolo, la grandezza è simile a quella di una carta di credito, anche se lo spessore è importante, per i numerosi ingressi posti sui due lati corti. La finitura è in acciaio satinato e il relativo peso è decisamente elevato per un’unità così piccola, segno di qualità dei materiali e di elaborata componentistica interna.

DAC chord mojo ingressiSu uno dei due lati corti troviamo un ingresso USB micro, un ingresso ottico Toslink e uno coassiale (nel formato 3.5mm) e un secondo ingresso USB micro per la sola ricarica. L’aver separato l’ingresso digitale USB dall’ingresso per la ricarica permette di usare l’unità e contemporaneamente di ricaricarla o tenerla per un utilizzo desktop, oltre a separare internamente le componenti e a non sovrapporre i circuiti, rumorosi, della ricarica.

Gli ingressi sono automatici, con l’ingresso audio USB che ha la priorità, seguito dall’ingresso coassiale. Come uscite troviamo ben due jack analogici stereo. Siamo rimasti colpiti dal fatto che la resa sonora non degrada minimamente anche se entrambi i connettori in uscita sono occupati da due cuffie: Chord dichiara un output di 35mW per 600ohms, che arriva fino a 720mW per 8 ohms. Con questi livelli è possibile gestire anche cuffie esigenti quali le Grado PS500s, le Sennheiser HD800s o le cuffie della Audeze.

Costruzione

La qualità costruttiva di questo DAC è comunque elevatissima. Nonostante i dettagli distintivi siano pochi, il Mojo davvero ha la forma di un massiccio oggetto di metallo. Il materiale utilizzato è alluminio per aeromobili, lavorato con grande arte e sagomato con morbidi dettagli utili alla presa ergonomica. Al momento è solo disponibile nella colorazione nera, ma si potrebbe sperare in futuro in una versione argentea. Da poco è disponibile separatamente una custodia in finta pelle e morbido interno in velluto, per proteggerlo da graffi o urti.

La prima volta che lo si estrae dalla confezione è necessario caricare il Mojo per almeno 10 ore continuative; successivamente sono sufficienti 6 ore. Una volta caricata completamente, la batteria dovrebbe durare almeno 8 ore, ma dipende dal tipo di cuffie utilizzate e dal livello di volume in uscita.

Anche se diventa caldo durante il normale utilizzo, l’unità diventa quasi bollente durante la ricarica, ma nulla di preoccupante, come assicurano gli sviluppatori. Per Windows sono necessari specifici driver (che si possono scaricare dal sito della Chord), mentre se collegata ad un Mac l’unità non necessita di driver dedicati, ma solo di essere selezionata come scheda audio esterna.

Qualità audio

Una volta caricato e collegato alle nostre cuffie preferite capiamo subito di trovarci davanti ad un prodotto dall’elevata qualità. Ascoltare file DSD è quanto di meglio si possa provare oggi in ambito HD audio, e alcune tracce prelevate dal sito della 2L sorprendono per la resa credibile e viva. Il dettaglio è elevatissimo, e il confronto con il fratello Hugo non offre ulteriori spunti, se non in un maggior dettaglio in gamma bassa a favore dell’Hugo. Non si tratta solo di mero dettaglio: è come il Mojo è capace di organizzare tutte le informazioni in una resa coesa e multistrato al contempo, mai fuori posto o enfatica, che lo rendono uno dei migliori DAC portatili (e non solo) mai ascoltati.

Passare dalla musica classica o al jazz, oppure ai riversamenti in 96kHz dei Led Zeppelin non fa cambiare opinione: il Mojo si adatta alle situazioni e tira fuori il meglio di quanto la qualità delle registrazioni sono in grado di trasmettere. Certo molto dipende dalla bontà del file in ascolto, ma non è difficile paragonare al volo l’uscita del proprio iPhone con la conversione anche di un banale MP3 a 320kbps per riscoprire alcuni dettagli sfuggiti o impastati poco prima dalla semplice uscita del telefono Apple, segno che la principale qualità di questo DAC è quella di separare e definire più nettamente i suoni, evitando la sovrapposizione e quindi la perdita di informazione.

Il meglio come detto arriva con le tracce in qualità DSD, difficilmente distinguibili dalla controparte SACD: si ascolti ad esempio Lonestar di Norah Jones, l’accompagnamento della chitarra acustica e la voce, mai squillante e con gli stacchi puntuali e non forzati. La musica resta la stessa ovviamente, ma è come viene trattata che stupisce; bisogna provarlo per alcuni minuti e poi anche provare a tornare indietro: non ne vorrete più fare a meno.

Ascoltando poi il celebre album Jazz at the Pawnshop sia nel formato 192kHz/24bit che 352kHz/24 bit ci chiediamo come il piccolo Mojo possa restituire una tale tridimensionalità e ricchezza di sfumature nell’ascolto. Non è semplice, anzi quasi impossibile distinguere la stessa canzone con due sample rate differenti, ma entrambi elevatissimi: quello che conta è il piacere dell’ascolto, decisamente elevato e che non fa mai rimpiangere l’investimento.

Il Mojo è in grado di offrire potenza quando la musica o le cuffie high-end lo richiedono, così come riesce a gestire con cura e attenzione i passaggi più soffusi, segno di una progettazione di qualità. La sua trasparenza filtra tutti i dettagli, ma come dicevamo anche i difetti delle registrazioni più scadenti, senza mai diventare eccessivamente analitico. In poche parole è il senso di come il Mojo organizza chiaramente la musica, offrendo ad ogni nota lo spazio e la cura che merita senza affaticare l’ascolto.

Il nostro verdetto

Ancora una volta Chord ha sviluppato un prodotto vincente e innovativo. Il Mojo praticamente offre quasi tutta la qualità di Hugo ad una frazione del costo. Anche se resta un DAC costoso per i non appassionati, offre moltissimi ingressi, grande potenza anche per due cuffie (bello poter condividere la musica!) e una qualità sonora che solitamente si trova su DAC dal costo molto più elevato.

© 2016 – 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

In dettaglio
  • Audio
  • Funzioni
  • Costruzione
5

Il nostro verdetto

Il Chord Mojo offre gran parte delle qualità musicali del Chord Hugo (2120 €) a un prezzo più abbordabile

Pro
Suono dettagliato, dinamico, ricco di sfumature
Velocità e trama dei transienti
Costruzione solida e raffinata
Portabilità
Legge qualsiasi tipo di file audio, anche i più elevati tipi di DSD non ancora diffusi
Ingressi digitali e due uscite stereo (anche in linea)

Contro
Calore nell’utilizzo e durante la ricarica della batteria
Non include la certificazione MFi Apple (necessita dell’adattatore CCK USB-Lightning)

Informazioni generali
Prodotto: Mojo
Produttore: Chord Electronics
Sito web del produttore: http://www.chordelectronics.co.uk/
Distributore per l’italia: GTO
Sito Web del ditributore: http://www.gto.it/

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