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Diffusori DYNAVOICE: l’alternativa ai soliti nomi

Dynavoice

Affermarsi sul mercato dei diffusori non è semplice, occorre un serio studio prima di effettuare un investimento che sia redditizio, diversamente saranno solo soldi e tempo perso, per non dire del marchio a fuoco che rimarrà impresso nella mente dell’utenza media la quale – talvolta più che disposta a diffamare (e lo vediamo sui forum) – non tarderà a gettare nell’oblio più profondo l’ardito imprenditore.

Immaginate di voler inserire sul mercato un nuovo marchio di diffusori, un modello del quale siate certi circa le qualità e di cui ritenete idonea e necessaria la sua presenza in qualità di alternativa. Probabilmente questo è il sogno di molti, almeno di coloro la cui mente è maggiormente versata nei confronti dell’imprenditoria, una caratteristica che richiede una certa forma di coraggio, se non altro per le spese da sostenere per creare il marchio, avviare la prototipazione, correggere gli eventuali difetti e/o criticità ed infine dar luogo alla produzione col fine, si spera, di vedere remunerati gli sforzi fatti.

Certamente non è semplice, lo sa bene chi ha tentato senza riuscire nell’impresa, gli ostacoli non sono pochi e quello che sulla carta può apparire semplice si rivela ben presto quasi insormontabile.

Questa introduzione serve per sottolineare quanto sia difficile proporsi affiancandosi ai soliti brand già presenti sul mercato, marchi la cui consolidata presenza li rende una garanzia certa; magari qui potremmo aprire una parentesi, considerando che spesso – appunto – si tratta solo del marchio e non del know-how che si presume ci sia dietro, ed infatti, i furbissimi asiatici hanno letteralmente fatto incetta di molti gloriosi marchi del passato acquistandone i diritti d’autore – e quindi la possibilità di applicare quel brand sui prodotti da essi realizzati – un aspetto assolutamente non secondario se si pensa che questo rappresenta il biglietto da visita che l’ipotetico acquirente si troverà tra le mani, un faro nella nebbia.


Ma a prescindere da questo, sul mercato sono rintracciabili anche marchi originali e meno noti che non difettano affatto circa la qualità e che anzi – in virtù di un listino particolarmente votato al rapporto q/p – si propongono come valida alternativa ai soliti nomi che usualmente si affacciano alla mente in fase di (pre)acquisto.

Il comparto diffusori è secondo solo a quello dei giradischi, altro settore dove la scelta è ormai quasi imbarazzante, al limite dell’eccessivo, ragione per cui emergere non è davvero facile: competere con marchi come KLIPSCH, MONITOR AUDIO, B & W – solo per fare qualche esempio – non è concretamente così semplice; tecnologia, know-how, possibilità di investimenti praticamente infinita uniti alla fiducia dell’utenza (ed anche di quella degli operatori stessi, almeno quelli cui l’onestà intellettuale non manca) conquistata nel tempo, sono i non facili ostacoli da superare.

Ne vediamo quindi un degno rappresentante: DYNAVOICE – realtà svedese specializzata in diffusori da parecchi anni sul nostro mercato.

La citata azienda – almeno a giudicare dal ricco catalogo basato su più linee di diffusori dalle differenti caratteristiche estetiche e sonore – sembra essere riuscita a superare piuttosto agevolmente l’esame, a giudicare dai prodotti offerti, la cui qualità appare evidente non solo a livello estetico ma anche da quello sonoro, aspetto cui si aggiungono i vari e positivi test effettuati nel tempo nel settore.

Dettaglio dei driver del modello DF-8

MAGIC, CHALLENGER e DEFINITION – cui recentemente si è aggiunta la CLASSIC, posta alla base ed introdotta nel  2020 – sono le serie cui l’azienda scandinava affida la proposta relativa ai diffusori, a queste si aggiungono alcuni modelli di subwoofer – che sapete anche dai nostri numerosi articoli essere per determinati aspetti potenzialmente essenziale per ottenere una riproduzione soddisfacente in bassa frequenza, soprattutto in ambienti di non eccessive dimensioni – ed anche degli accessori, spesso utili in qualche situazione.

Dettaglio della vaschetta porta contatti: si nota l’originale sistema di gestione del livello delle vie alte tramite ponticello denominato X-CHANGE

La realizzazione dei citati modelli – con rispetto sia del settore di mercato nel quale intendono inserirsi che delle singole linee all’interno della produzione – appare congrua con il prezzo richiesto e si notano cura ed attenzione nella scelta dei componenti, soprattutto delle finiture estetiche, aspetti questi non certo secondari.

E tanto per fare qualche cifra, questi spaziano dai circa 180 euro fino ai circa 1200 dei grandi DF-8, diffusore top-of-the-line dotato di ben 5 altoparlanti: 2 woofer da 8″, 1 medio-basso da 6.5″, un tweeter a cupola da 1″ ed infine un super tweeter a nastro, una bella dotazione, non c’è che dire; dimensioni pari a 240 x 1105 x 380 mm – ovvero non troppo grandi – tali comunque da scongiurare eccessivi problemi di inserimento in ambiente con inopportuna sollecitazione del WAF.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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