Dopo un 2023 a dir poco deludente, gli azionisti di Masimo Corporation puntano il dito contro l’acquisizione di Sound United del 2022. Denon, Marantz, B&W e Polk Audio devono preoccuparsi?
Era il febbraio del 2022 quando Masimo Corporation, società specializzata nella produzione di apparecchiature mediche per ospedali e privati, annunciava l’acquisizione per oltre 1 miliardo di dollari Sound United, multinazionale proprietaria dei brand Denon, Marantz, Boston Acoustics, Polk Audio, Classè, Definitive Technology e Bowers & Wilkins.
Già allora il fatto che le due società fossero così diverse tra loro, soprattutto per il tipo di prodotti trattati, aveva suscitato parecchie perplessità, tanto che il calo del valore delle azioni di Masimo (-18% subito dopo l’annuncio dell’acquisizione) non stupì quasi nessuno.
Due anni dopo questa perplessità è destinata a trasformarsi in qualcosa di ancor più preoccupante. Il 2023 per Masimo si è infatti chiuso con conti molto inferiori alle aspettative e al 2022, tra cui una perdita di ben 5 miliardi di dollari di valore azionario (-38%). Un calo preoccupante che ha spinto alcuni azionisti ad accusare il CEO dell’azienda (Joe Kiani) di aver investito troppo e con poca accortezza nell’acquisizione di Sound United.
Di fronte alla richiesta di dimissioni, Kiani ha risposto con la divisione di Masimo in due unità: una orientata al solo settore medicale (da sempre il core business dell’azienda) e un’altra, con i brand audio, più rivolta al mercato consumer.
La società ha già approvato questa suddivisione, ma di fronte alla ritrosia di diversi azionisti il futuro di Denon, Marantz, B&W e degli altri marchi hi-fi potrebbe presto non essere più all’interno di Masimo, che visti i conti potrebbe decidere di vendere questa sezione consumer o di trovare comunque altri partner finanziari per continuare a mantenere sotto di sé i brand di Sound United.
Non conosciamo i numeri in gioco, ma la decisione di Kiani, l’andamento deludente del 2023 e la reazione degli azionisti fanno capire che le vendite dei prodotti dei marchi audio di Masimo non sono andate bene e ciò, a sua volta, suggerisce che lo stato di salute del mercato hi-fi non sia dei più rosei al momento, considerando appunto che parliamo di alcuni dei brand più importanti a livello globale per quanto riguarda diffusori ed elettroniche e non certo di piccole e ininfluenti startup.
Il futuro di Denon e compagni di scuderia non sembra quindi essere dei più rosei, anche perché questa nuova divisione consumer voluta da Kiani forse suona un po’ come il preambolo di una marginalizzazione dei prodotti audio all’interno di Masimo e, quindi, come una resa da parte del CEO, che però al momento non avrebbe nessuna intensione di cedere quanto acquisito solo due anni fa.
Ricordiamo che al momento in Italia i prodotti di Denon, Definitive Technology, Classé, Bowers & Wilkins, Polk Audio e Marantz sono distribuiti da Marantz Italia.
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