Prendendo spunto da alcune segnalazioni dei nostri lettori Ti chiediamo: “tu come hai iniziato?”
Il nostro primo impianto Hi-Fi lo ricordiamo, e come se lo ricordiamo… tanti ricordi ma soprattutto la scoperta di un mondo che ha saputo stimolare il nostro intelletto ed alimentare una passione che va avanti da decenni.
Il nostro primo impianto: la storia
Una coppia di RCF BR55 sistemate alla male e peggio su due mensole di vetro a due metri e mezzo da terra. Un mobile in vetro che faceva tanto anni Ottanta con delle ruote in plastica che non erano il massimo della robustezza. All’interno un deck Aiwa F220 con il Dolby e con la selezione automatica del tipo di cassetta che fosse “normal”, “chrome” o “metal” e con dei bellissimi Vu-meter. Ricordo ancora la possibilità di connettere microfoni e cuffie. L’amplificatore era un pre finale Nikko. Il preamplificatore Beta II ed il finale Nikko Alpha III. Il giradischi, se la memoria non mi inganna un Lenco L75. Vedere tutto quel ben di Dio spento a prendere polvere mi faceva stringere il cuore. Avrei voluto accenderlo ma la paura di fare danni era tanta: ero solo un ragazzino e i tutorial di YouTube che ti fanno diventare ingegnere in 15 minuti erano solo fantascienza. Mio padre l’aveva accantonato da quando aveva comprato il suo bel 27 pollici della Sony: un bel Trinitron in combinata con un oggetto a dir poco straordinario e super tecnologico: il VHS!
Dopo mille preghiere convinco mio padre a rimettere tutto in moto. E’ bastato l’attacco di “One Of These Nights” degli Eagles per farmi salire l’adrenalina nelle vene, dal quel momento capii che l’Hi-Fi mi avrebbe accompagnato per tanto tempo. Erano gli anni in cui andavi nelle grandi catene di elettronica e trovavi pezzi pregiati. Erano gli anni in cui Sony, Denon, Marantz e tanti altri facevano a gara per stupire le persone. Erano gli anni in cui i negozi specializzati non erano uno per città bensì uno per quartiere.
Il lettore CD: l’oggetto del mistero.
“Mio padre ha comprato il compact disc!” Così esordì un giorno Giacomo all’entrata di scuola. Inutile dire che il pomeriggio eravamo tutti lì ad osservare estasiati questo lettore CD Philips. Ricordo il display e la possibilità di “skippare” i brani. Il padre di Giacomo con sguardo severo ci osservava preoccupato che facessimo qualche danno. Ci spiegava che quello sarebbe stato il futuro e che il vinile era destinato a scomparire di lì a poco.
Da quel momento in poi massacrai tutti i negozianti della mia città. Dopo un anno di risparmi e documentazioni varie andai in negozio indicando il modello preciso che volevo comprare: un Philips CD 880. Il commesso sorrise vedendo la mia giovane età. Mi consigliò altro modello meno costoso, ma io nel giro di un nano secondo gli snoccialai tutte le caratteristiche tecniche e gli spiegai perché volevo proprio quel modello. Lui tacque ed acconsentì dopo avermelo fattelo ascoltare per mezz’ora.
Arrivo a casa e lì c’è un attimo di terrore: l’amplificatore non ha l’ingresso CD! Chiamo subito papà che mi rassicura e mi dice che posso andare tranquillo con l’ingresso tuner. Tiro un sospiro di sollievo ed inizio l’ascolto e la contemplazione.
E voi?
Questa è la nostra esperienza. E voi come avete iniziato? Diteci la vostra e fateci sapere poi gli sviluppi nel corso degli anni del vostro impianto Hi-Fi.
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