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Klipsch R6i II: gli auricolari in-ear hanno un nuovo best-buy

R6i II

Non era facile fare meglio degli R6i, ma Klipsch ci è riuscita e i suoi nuovi auricolari in-ear R6i II sono il modello da battere nella fascia sotto i 100 euro.

Quando si parla di cuffie e auricolari, negli ultimi anni Klipsch ha offerto prodotti di indubbia qualità e tra questi spiccano senza dubbio i Klipsch R6i risalenti ormai a tre anni fa, accolti alla grande da critica e pubblico. Ecco perché ci aspettiamo grandi cose anche dai nuovi auricolari cablati Klipsch R6i II, disponibili online tra i 90 e i 100 euro e sicuri candidati a prendersi lo scettro di migliori in-ear nella fascia di prezzo attorno ai 100 euro.

Costruzione e comfort

Proprio come gli R6 originali, questa versione aggiornata mantiene i driver a bobina mobile a doppio magnete nascosti dietro auricolari ovali brevettati, che hanno il merito principale di adattarsi perfettamente all’orecchio senza mai diventare scomodi o instabili. L’estetica generale di questi in-ear è degna di menzione. Realizzati in alluminio ed elastomero, gli alloggiamenti dei driver sono leggermente curvi nella parte posteriore in modo che il dito si inserisca perfettamente nello spazio per farli scorrere nelle orecchie. Il controller per la riproduzione a tre pulsanti dà un buon feedback quando ci si clicca sopra e trasmette anche un tocco di eleganza che non guasta mai.

Qualità audio

I Klipsch R6i II suonano bene e in fondo ce lo aspettavamo visto quanto avevamo apprezzato il modello precedente. Non importa poi il genere musicale che prediligete, visto che la trasparenza con cui avrete a che fare è davvero impressionante. Dopo aver fatto partire Radar Love dei Golden Earring, ecco che i riff di chitarra che scandiscono la linea melodica del brano si lasciano dietro “scintille” elettriche penetranti e brillanti al tempo stesso. Il dinamismo e l’entusiasmo di questi R6i II, uniti alla capacità di suonare forti e potenti, non potrebbero far cominciare meglio i test.


R6i II

A differenza di alcuni rivali che “arrotondano” la musica per renderla più piacevole in cambio della massima fedeltà, i Klipsch R6i II non fanno prigionieri. È più probabile infatti che rivelino difetti nelle tracce o nella vostra sorgente rispetto ad altri auricolari, ma con un buon set-up otterrete sensibilmente di più dalla vostra collezione musicale.

Passando all’ariosa 2002 di Anne-Marie, il senso del timing e l’organizzazione degli R6i II li mettono davanti alla concorrenza. Oltre alla gamma media, questi in-ear riescono a tenere brillantemente traccia della chitarra acustica e degli effetti sonori rapidi e sintetizzati, con in più ogni elemento del brano che rimane in equilibrio per fornire le fondamenta della canzone con la necessaria solidità.

Tutto ciò avviene inoltre con un sofisticato bilanciamento timbrico; gli alti infatti non sono troppo nitidi e i bassi non suonano eccessivamente profondi o rilassati. Anzi, è quasi l’opposto visto che mentre la recente tendenza degli in-ear porta a sovrastimare il peso dei bassi, questi Klipsch risultano quasi “magri” al confronto, nonostante forniscano un bilanciamento più accurato e piacevole.

Finiamo i test di ascolto con I Just Can not Wait To Be King tratta dalla colonna sonore del cartoon disneyano Il Re Leone, usando questo brano (così come altri) per confrontare questi in-ear di Klipsch con i nostri attuali auricolari di riferimento, ovvero i Sennheiser Momentum M2 IEi. Ci sono aree in cui i Momentum offrono un rendimento sonoro migliore, mostrando un leggero vantaggio quando si tratta di trasmettere un suono ampio e spazioso e restituendo un po’ più di distanza tra gli strumenti.

Gli auricolari di Sennheiser sono inoltre rilassati e facili da ascoltare, mentre quelli di Klipsch sono più mirati e diretti. Tuttavia, in ogni altra area, gli R6i II offrono un suono più bilanciato, più raffinato e più coinvolgente.

Verdetto

A quasi nove mesi dall’inizio dell’anno, questi auricolari cablati potrebbero diventare il nostro modello di riferimento per il 2018 nella fascia tra i 50 e i 100 euro. I Klipsch R6i II si sono infatti rivelati in-ear eccellenti, sembrano quasi più costosi a livello di materiali e rifiniture e offrono una qualità audio a cinque stelle. L’asticella da superare era parecchio alta quando abbiamo iniziato i test, ma per fortuna Klipsch non si è smentita e non ci ha fatto dubitare nemmeno per un secondo sul voto da dare a questi eredi dei già notevolissimi R6i.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Riassunto

Non era facile fare meglio degli R6i, ma Klipsch ci è riuscita e i suoi nuovi auricolari in-ear R6i II sono il modello da battere nella fascia sotto i 100 euro.

Pro
Costruzione ottima per la fascia di prezzo
Timing preciso
Dinamiche eccellenti
Comodi e leggeri
Bassi solidi e mai soverchianti

Contro
La presentazione potrebbe essere un po’ più spaziosa

Scheda tecnica
Driver: 6,5mm
Cavo: jack 3,5mm
Impedenza: 18 ohm
Risposta in frequenza: 10-19.000 Hz
Sensibilità: 110 dB
Peso: 13 grammi
Prezzo: 99 euro
Sito del produttore: www.klipsch.com
Distributore italiano: www.exhibo.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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