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Ride [BD] – Recensione & Interviste

Dai registi di Mine Fabio Guaglione e Fabio Resinaro il dirompente e sperimentale action thriller diretto da Jacopo Rondinelli. Blu-ray Koch Media

In Ride i giovani Kyle (Ludovic Hughes) e Max (Lorenzo Richelmy) sono subissati dai debiti. Il primo ha la responsabilità di mantenere la famiglia mentre l’amico è un giocatore incallito che deve troppi soldi alle persone sbagliate.

Appassionati di sport estremi e rider acrobatici ricevono dalla misteriosa organizzazione Black Babylon l’invito a partecipare a una competizione di donwhill, con in palio un premio in denaro che risolverebbe i loro problemi.

Nemmeno il tempo di decidere e si ritrovano rapiti, spinti senza mezzi termini a entrare in gara per un totale di 10 contendenti. Dalla cima di una montagna innevata presso una non meglio precisata località devono correre contro il tempo, accumulare punti e raggiungere per primi un lontano traguardo a fondo valle.


Quella che però inizialmente appare come una comune sfida acrobatica estrema ben presto si palesa come una corsa al massacro, disseminata di trappole e mortali incontri in cui un’ignota platea assiste a uno scontro fratricida all’ultimo sangue.

Cinema che osa, sperimenta, rifiuta l’omologazione, non vuole essere genere e non ambisce a essere autoriale ma altro, nuovo, guardare avanti e andare oltre. L’idea alla base dell’opera quella di girare un film servendosi quasi esclusivamente di camere GoPro nello stile dei veri rider acrobatici, virato in una rutilante gara dai macabri risvolti.

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Una bomba di energia che deflagra in faccia allo spettatore risucchiandolo sin dai primi istanti, ritrovando nel prologo le tipiche immagini della ricerca dell’estremo assoluto, della sfida delle sfide. Lo stile scomposto, aggressivo, immagini interrotte e frazionate nella loro interezza trasportano dentro la rappresentazione maledettamente reale di un videogame, in cui i protagonisti da dominatori della scena si rendono conto di non avere alcun controllo.

Una sempre più palese fragilità umana tra stress fisico e psicologico che denuda gli animi, scarnifica l’amicizia fino a mutarla in una lotta per la sopravvivenza, curiosi di scoprire il volto e la mente di chi orchestra dietro le quinte. Un’opera dove resta difficile l’identificazione proprio perché innovativa e ardita nel concept così come nella messa in scena, talmente avanti da non meritare nemmeno l’invito a rassegne di prestigio come Venezia e Roma.

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Aggressivo, voyeuristico e stordente rollercoaster ride intriso di cultura pop con una miriade di rimandi tra cinema e televisione (i monoliti di kubrichiana memoria, l’antico terminale perfettamente funzionante in stile Lost) e videogame (le soggettive e gli scontri tipici dei first person shooter).

Il mishmash survival in salsa found footage offre anche una seconda lettura, la rappresentazione della spinta all’estremo, alla corsa per quanto pericolosa ma necessaria per primeggiare, pedine nelle mani di pochi eletti (i potenti di Eyes Wide Shut), divinità pagane che giocano, senza rimpianti o rimorsi sorseggiano champagne e decidono delle altrui esistenze.

In Ride la tipicità di stili e gabbie narrative si disintegra e ricompone nel non tradizionale, che in quanto tale rischia di venire troppo facilmente allontanato da chi non vuole o non riesce ad accentarne le dinamiche innovative.

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La produzione è stata inoltre funestata dalla rottura della clavicola di uno dei protagonisti principali a una manciata di giorni di distanza dal primo ciak, sostituito dal bravo Lorenzo Richelmy.

Per la realizzazione sono state impiegate contemporaneamente anche più di 20 camere GoPro Hero 5 Black oltre a un drone e 2 Sony A7S II. Una tra le medie più alte della storia del cinema, che ha imposto un massacrante lavoro di posizionamento/camuffamento/recupero delle stesse. In particolare gli attori erano dotati di 3 camere: una sul petto, una sopra la spalla e una sul casco, altre collocate sulla bici.

Intervista a Jacopo Rondinelli e Fabio Guaglione

VIDEO

Girato interamente digitale con camere GoPro Hero 5 Black e Sony A7S II a risoluzione nativa 2.5K e 4K il tutto poi è stato riportato a una risoluzione 2K per insertare gli effetti CGI giungendo a un Digital Intermediate 2K. Aspect ratio originale 1.85:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. La qualità d’insieme è eccellente e resta pressoché impossibile distinguere il vero girato dall’inserimento in post produzione degli effetti di distorsione parziale di molte sequenze, una sensazione di ‘ruvidità’ delle immagini contribuendo al tono found footage del racconto.

Resa di alto livello che non teme la visione su schermi di grandi dimensioni, rendendo ancor più furiose e coinvolgenti le transizioni in prima persona con le soggettive dei rider durante le discese. Colori sgargianti, neri convincenti al netto dell’SDR, degli effetti VFX e di alcuni istanti più claustrofobici come l’hangar e il roccioso sotterraneo in cui si avventura Max.

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AUDIO

Produzione dal respiro internazionale che punta giustamente anche ai mercati anglofoni per cui si è recitato in inglese. Come raramente accade in un simile contesto oltre alla traccia italiana c’è anche l’inglese, entrambe DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit) di pregevole fattura, un comparto audio dinamico e ricco di elementi discreti, effetti e una presenza scenica importante a completamento di un quadro artistico di alto livello.

La colonna sonora è un pastiche di musica techno, transizioni da videogame 8/16 bit anni ’80 e ’90 dove i compositori Andrea Bonini e Massimiliano Margaglio hanno sviluppato elementi soundscape: come da loro stesso affermato una ricerca di suoni e sonorità nello stile di maestri come Atticus Ross e Trent Reznor.

Intervista ad Angelo Camba – Regia seconda unità e creatore dei contenuti extra

EXTRA

Le lancette segnano circa 2 ore di contenuti speciali alla scoperta di una produzione tanto ardita quanto articolata. Un primo blocco di supplementi risiede sotto la voce ‘Behind The Ride’ con 7 capitoli di approfondimento dietro le quinte, la sfida di girare in GoPro, focus sui personaggi, gli effetti speciali e la regia della seconda unità incaricata delle scene di corsa e acrobatiche per un totale di 57′ min.

‘Inside Rideverse’ racconta dell’immaginario di Ride dalle voci dei suoi creatori (13′), la creazione della colonna sonora (12′), interpretazione e commento di critici (26′), la lettura interattiva del fumetto disegnato da Andrea Broccardo con testi di Adriano Barone e Fabio Guaglione, infine 2 teaser e il trailer.

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Ai collezionisti ricordiamo che sono disponibili 2 diverse edizioni contenenti il medesimo Blu-ray ma rispetto alla ‘Limited Edition‘ con booklet fotografico e 2 card da collezione la ‘Exclusive Edition‘ in più offre una game card esclusiva legata al gioco da tavolo (venduto in esclusiva Amazon, click qui o sull’immagine qui sotto).

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Un ringraziamento particolare a Jacopo Rondinelli, Fabio Guaglione, Angelo Camba e a tutto lo staff Koch Media / LuckyRed

TESTATO CON: Tv Sony ZF9 65″ Full Array LED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

Ride – [BD]
8,5 Recensione
Pro
Originale action thriller
Qualità video eccellente
DTS-HD MA 5.1 italiano e inglese
Extra ottimi e booklet
Exclusive Edition con game card
Contro
Volevamo il commento dei creativi
Riepilogo
Prodotto da: LuckyRed
Distribuito da: Koch Media
Durata: 102'
Anno di produzione: 2018
Genere: Action thriller
Regia: Jacopo rondinelli
Interpreti: Ludovic Hughes, Lorenzo Richelmy, Simone Labarga, Nathalie Rapti Gomez, Matt Rippy, Mark Arnold, Vincenzo Tanassi
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano nu, italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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