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Sky Glass: il TV dove conta più il software dell’hardware

Disponibile nei tagli da 43’’, 55’’ e 65’’, Sky Glass è il TV di Sky che dice addio al satellite e promette tantissimi contenuti in un unico e grande hub. I prezzi però non convincono del tutto

Dopo i primi rumor dei mesi scorsi, Sky Italia ha annunciato in via ufficiale Sky Glass, un TV LCD-QLED 4K-HDR disponibile nei tagli da 43’’, 55’’ e 65’’ e in cinque diverse colorazioni che rappresenta una novità decisamente importante per la piattaforma satellitare, anche se qui, di satellitare, non vi è proprio nulla. Sky Glass è infatti un televisore che funziona interamente tramite connessione internet per vedere sia tutta la programmazione di Sky (a seconda dei pacchetti a cui si è abbonati), sia i canali del digitale terrestre e le varie piattaforme di contenuti in streaming tra cui YouTube, Netflix, Prime Video, Disney+, Apple TV+, Discovery+, DAZN, RAI Play, Infinity+, La7 on demand e così via.

Una sorta di Sky Q che però offre un sistema operativo e un’interfaccia utente di nuova generazione, in cui tutto è più integrato, più facile da trovare (anche tramite comandi vocali) e meno “separato” rispetto a quanto succede oggi con la piattaforma Q. Altre novità a livello di feature includono la registrazione dei contenuti nel cloud (nel TV non c’è infatti uno storage integrato), la funzione restart sempre attiva per tutti i canali principali e il già citato tuner satellitare. In pratica, oltre a fungere da TV, Sky Glass è anche (e soprattutto ci verrebbe da dire) un nuovo modo per godersi i contenuti di Sky e non solo, anche se rimangono alcuni dubbi.

sky glass

I prezzi innanzitutto. Pur essendo disponibili pagamenti rateli a interessi zero fino a 48 mesi direttamente sulla fattura mensile di Sky (qui tutti i dettagli), i tre modelli di Sky Glass costano rispettivamente 697, 995 e 1293 euro. Se da un lato è vero che il sistema audio integrato compatibile con il Dolby Atmos è più evoluto della media (una soundbar posta nella parte bassa, più un woofer e altri tre altoparlanti di cui due sui lati e uno rivolto verso l’alto), a questo prezzo ci saremmo aspettati qualcosa di più che non un LCD QLED tutt’altro che sottile con pannello a 60 HZ e privo di ingressi HDMI 2.1, di tuner satellitare di slot per la CAM.


Certo, ci sono HDR10, Dolby Vision e local dimming e anche se le specifiche tecniche non riportano altri dettagli come la luminosità di picco, l’impressione è quella di un TV già un po’ “vecchio”, senza contare il fatto che molti LCD QLED più recenti e tecnologicamente avanzati costano anche meno o uguale (1300 euro per il Samsung QN85 da 65’’) e che gli OLED continuano a scendere di prezzo; oggi, con circa 200 euro in più e a parità di polliciaggio, si può prendere un LG C1 da 65’’ con il suo pannello a 120Hz, i suoi ingressi HDMI 2.1 e tutto quello che conosciamo bene: un altro pianeta, insomma.

Ma a ben vedere l’obiettivo di Sky con Sky Glass non è tanto quello di offrire un TV all’ultimo grido, bensì di fornire con un solo prodotto tutto quello che serve per godersi migliaia di contenuti in streaming con un hub centralizzato. Un altro limite da considerare rimane quello dei requisiti di banda (almeno 10 mbit/s per i contenuti HD e 25 mbit/s per quelli 4K), ma in effetti, per chi vuole entrare nel mondo Sky si tratta di un’offerta interessante. Non a caso, per il lancio di Sky Glass è già prevista una promozione che comprende il modello da 43″ e l’abbonamento a Sky TV e quello a Netflix (base) per un totale mensile di 29,90 euro per 48 mesi.

In fase di presentazione Sky ha poi puntato molto sull’efficacia della nuova ricerca vocale e, se non l’aveste ancora capito, qui conta molto più il software che non l’hardware. Sarà una scommessa vinta per Sky? Troppo presto per dirlo. Di sicuro gli appassionati di TV e di qualità video guarderanno altrove, ma c’è chi potrebbe essere attratto dalla formula rateale, dall’assenza di una parabola satellitare da installare e dalla comodità di avere in un solo TV digitale terrestre, Sky e tutte le app di streaming possibili e immaginabili.

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