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Smart speaker e design: tre modelli per “arredare” casa

Per uno smart speaker si possono spendere anche poche decine di euro, ma per chi vuole il meglio del meglio anche a livello di design e impatto estetico, ecco tre modelli imperdibili

A volte non contano solo la qualità audio, le dimensioni, la potenza, le funzionalità smart più o meno evolute e la comodità. Anche il design, i materiali e l’aurea di “unicità” possono essere importanti nella scelta di uno smart speaker, anche se ciò vuole dire spesso superare (spesso anche abbondantemente) i 1000 euro, che possono poi raddoppiare o triplicare se puntate a un impianto multi-room o a un modello davvero esclusivo. Se però il budget non è un problema, ecco tre proposte (con tanto di modello portatile) perfette per gli appassionati più facoltosi e attenti al bello che puntano a fare di una “cassa audio” anche un elemento di arredo .

Defunc Home

Se state cercando degli smart speaker attivi e wireless di forma sferica, con capacità multiroom e con una particolare attenzione al design e ai colori (le possibilità cromatiche sono del tutto personalizzabili), potreste prendere in considerazioni i Defunc Home, nuovo modello del produttore svedese che punta anche su prezzi abbastanza aggressivi, considerando che si tratta di oggetti di design.

Disponibile nelle misure Small (diametro di 20 cm) e Large (30 cm) al prezzo rispettivamente di 199 e 349 euro per singola unità, questo speaker offre una connettività decisamente ampia tra Wi-Fi dual band, AirPlay 2 e Bluetooth 5.0, con in più un ingresso AUX da 3,5mm per collegare una sorgente audio cablata. All’interno troviamo un tweeter da 19mm e un midwoofer da 10 e 15 cm rispettivamente per la versione Small e Large.


Le differenze tra i due modelli si riscontrano anche nella potenza (40 e 100W), nel peso (1,6 e 3,9 Kg), nelle dimensioni della stanza consigliata (5-30 m² e 10-80 m²) e nella risposta in frequenza (50÷20.000 Hz e 30÷20.000). Tramite l’app Defunc si gestisce praticamente tutto, dall’accesso ai vari servizi in streaming (Amazon Music, Apple Music, Deezer, iHeartRadio, Napster, Qobuz, Spotify, TIDAL e TuneIn), fino al setup multiroom, passando per le diverse equalizzazioni per compensare la risposta nelle posizioni a parete e ad angolo.

La base integrata permette di installare gli speaker su scaffali o mensole, ma volendo potete posizionarli anche sugli appositi stand o sulle staffe da parete (in entrambi i casi si tratta di accessori da acquistare separatamente a 79 e 49 euro). I supporti da pavimento sono regolabili in altezza fino a 140 cm e hanno una canalina passacavi interna.

Un ultimo aspetto da sottolineare è la possibilità di dare un tocco assolutamente personale agli speaker decidendo come far apparire la parte frontale. Potete ad esempio abbinarne il colore a quello della carta da parati, del tappeto o del divano, oppure creare un frontale con l’immagine che volete, il tutto con una spesa aggiuntiva di 39,99 euro tramite un pratico configuratore online accessibile a questo indirizzo.

Devialet Mania

Il Devialet Phantom è tra gli smart speaker più iconici, originali ed esosi presenti oggi sul mercato (la versione Opéra de Paris costa ben 3,700 euro), senza parlare dell’originale soundbar Dione di cui abbiamo parlato qui. Il Devialet Mania è il primo speaker portatile del produttore francese e promette suono stereo adattivo a 360 gradi e un design che, seppur più in piccolo, si rifà proprio a quello del Phatom.

Disponibile a 890 o 1090 euro a seconda della versione (il più costoso modello Opéra de Paris ha eleganti finiture dorate), il Devialet Mania è grande circa come una palla da bowling, pesa poco più di 2 Kg e integra alcune delle tecnologie audio proprietarie del produttore francese, tra cui Speaker Active Matching e Cross-stereo architecture. Al suo interno troviamo quattro driver full-range (più due subwoofer in configurazione “push” per ridurre la distorsione), che promettono una risposta in frequenza pari a 30-20.000Hz e una potenza totale di 176W di amplificazione in classe D.

La tecnologia Active Stereo Calibration utilizza un array di quattro microfoni per adattare il suono dello speaker all’ambiente circostante. Se ad esempio posizionate il Mania al centro di una stanza, si attiva automaticamente la modalità stereo a 360 gradi. Devialet parla di un’autonomia di circa 10 ore, che non è certo un valore record, ma è apprezzabile la certificazione IPX4 per la resistenza agli schizzi d’acqua.

Piuttosto completa la dotazione a livello di connettività tra Wi-Fi, Bluetooth 5.0, AirPlay 2 e Spotify Connect (c’è anche Amazon Alexa per i controlli vocali), anche se visto il prezzo spiace non trovare codec audio più performanti dei classici AAC e SBC. Da segnalare infine la maniglia integrata per facilitare il trasporto dello speaker, i controlli touch sullo speaker stesso, l’app di supporto di Devialet e la Mania Station, una comoda base di ricarica wireless acquistabile separatamente a 99 euro.

Bang & Olufsen Beosound 2

smart speaker

Il Beosound 2 di terza generazione (2999 euro e 4 Kg di peso) è un prodotto relativamente giovane, visto che il primo modello risale al 2016. Caratterizzato da un design conico subito riconoscibile e da un’amplificazione in Classe D, il Beosound 2 (disponibile da questo mese) spicca per il suo sound a 360 gradi ottenuto grazie alla tecnologia proprietaria Acoustic Lens, che diffonde il suono in tutta la stanza indipendentemente da dove viene posizionato lo speaker.

Al suo interno spiccano un tweeter da 19 millimetri, 2 midrange da 50 millimetri e 1 woofer da 133 millimetri per un totale di 105W di potenza e per una risposta in frequenza di 33 – 23.400 Hz; un tocco di classe del Beosound 2 è il sensore di prossimità che attiva e ruota il pannello di controllo. Anche queste due novità, come tutti gli altri prodotti di B&O, possono essere provate e, in caso non siate soddisfatti, potete rispedirle entro 30 giorni dopo l’acquisto e ottenere il rimborso completo.

Da segnalare anche la presenza a bordo di Mozart, la recente piattaforma software di Bang&Olufsen studiata appositamente per rendere i prodotti del brand danese aggiornabili nel tempo, in modo che possano resistere maggiormente alla tanto temuta osbsolescenza tecnologica senza sostituirli quando esce una nuova tecnologia o nuovi servizi.

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