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Terminator Genisys [UHD]

Flop ai botteghini e criticato ancor più del suo predecessore, il reboot Terminator Genisys è il primo della saga disponibile in Ultra High Definition

In “Terminator Genisys” si riparte dall’olocausto nucleare scatenato nel 1997 dal programma senziente Skynet che diede il via allo sterminio dell’uomo da parte delle macchine.

Dopo decenni di lotta senza quartiere la resistenza umana sferra l’attacco decisivo per porre fine a Skynet, che sentendosi minacciato spedisce indietro nel 1984 un cyborg per terminare Sarah Connor (Emilia Clarke), madre di John, prima che dia alla luce suo figlio. Il comandante John Connor (Jason Clarke) invia a sua volta il combattente Kyle Reese (Jay Courtney) per difendere la donna e metterla in guardia sull’apocalittico futuro che l’attende.

Ma il passato non è quello che Kyle si aspettava: attaccato da un’unità cyborg T-1000 (Byung-hun Lee) sopravvive grazie all’intervento di Sarah Connor, la quale è però già al corrente di quanto sta accadendo dato che un Terminator (Arnold Schwarzenegger) riprogrammato dall’uomo l’accompagna dal 1973, anno in cui la salvò da un’altra unità T-1000.


Il terzetto è deciso a intervenire prima che si scateni la minaccia globale e, in virtù di elementi acquisiti nel corso del viaggio temporale, Reese convince Sarah a recarsi con lui nel 2017, prima che l’app ‘Genisys’ prenda possesso dell’hardware di oltre 1 miliardo di individui mutando nel mortale Skynet.

Terminator Genisys

L’idea quella di assaltare il luogo dove risiede il codice e far esplodere i mainframe che hanno incubato Genisys ma un inaspettato pericolo dal futuro attacca gli eroici viaggiatori nel tempo mettendo in serio pericolo la salvezza dell’umanità.

Onde evitare di recarmi prevenuto alla proiezione cinematografica osservo da sempre la regola di non leggere alcuna recensione, anticipazione, visionare trailer o qualsivoglia approfondimento, a maggior ragione quando si tratta di blockbuster come nel caso del franchise multimiliardario Terminator.

La saga dei cyborg assassini, nata dalla (febbricitante) fantasia di James Cameron, nel corso del tempo ha vissuto alti e bassi: due magnifiche prime opere cui è seguita la terza Terminator 3 – Le macchine ribelli più debole e meno convincente nella sceneggiatura ma forte di un regista come Jonathan Mostow (U-571, Breakdown – La trappola) sino a giungere al quarto capitolo Terminator Salvation di McG, tanto bistrattato dalla critica e parte dei fan che per contro seppe coinvolgermi e a mio modesto parere fu un sequel di tutto rispetto: budget di circa 200 milioni di dollari, flop sul suolo americano riuscendo a malapena a riprendersi il danaro investito.

Terminator Genisys

Salvation” avrebbe dovuto essere il primo di tre nuove opere ma la macchina produttiva si arrese ai problemi finanziari della Halcyon, società detentrice dei diritti. Nel frattempo Schwarzenegger era tornato a fare l’attore a tempo pieno e aveva mostrato interesse nei confronti di una nuova produzione, smuovendo importanti investitori.

Nella rosa dei possibili registi si fecero i nomi di Justin Lin (saga Fast & Furious), Kathryn Bigelow (Strange Days, Point Break, Zero Dark Thirthy) e persino Denis Villeneuve (Sicario, Arrival) ma a prendere in mano il timone del progetto alla fine fu Alan Taylor (Thor: The Dark World). Il pensiero che il colossale attore austriaco fosse nuovamente a bordo suscitava in me emozioni contrastanti: felicità per la sua presenza e preoccupazione per il tempo passato dal suo ultimo impegno cinematografico nella saga 12 anni prima, dubbi su come si sarebbe nuovamente potuto giustificare il personaggio.

Terminator Genisys

Ignaro delle intenzioni di realizzare un vero e proprio reboot omaggiando il passato e aprendo una porta sul futuro, nel corso della proiezione di Terminator Genisys mi disturbò la replica in copia carbone di parte degli eventi, mi confuse la parte in cui Schwarzenegger combatteva contro se stesso mentre galleggiavo nel tentativo di dare un senso a ciò che stavo vedendo, con poco convincenti giustificazioni messe in bocca ai protagonisti al punto da disinteressarmene del tutto, finendo per seguire la pura e semplice azione ed evitare un generoso mal di testa.

Il mio personalissimo guaio sin da Terminator 3 – Le macchine ribelli, ma immagino di non essere il solo, è l’affezione nei confronti degli originali personaggi creati da Jim Cameron (Kyle Reese/Michael Biehn, Sarah Connor/Linda Hamilton, Punk/Bill Paxton, John Connor/Edward Furlong, Robert Patrick/T-1000) e la conseguente disaffezione verso altri attori, poco importa se più o meno valenti.

Terminator Genisys

Il quinto installment della saga è stato il più criticato da pubblico e addetti ai lavori ma non è proprio da buttare. Tra vuoti di sceneggiatura e incongruenze trovai oltremodo ridicoli i sorrisi di Schwarzenegger, il cui personaggio è gergalmente chiamato ‘Pops’ (padre) da Sarah, da noi poco efficacemente tradotto ‘papà’, in un petulante, ironico ripetersi addosso il concetto di ‘vecchio ma non obsoleto’.

Come “Salvation” anche Terminator Genisys fu un flop su suolo americano. Difficilmente ci sarà tempo per realizzare un sesto film, con la già annunciata defezione da parte della giovane attrice Emilia Clarke (celebre grazie al ruolo di Daenerys in Game of Thrones), prima che i diritti tornino nelle sapienti mani di James Cameron nel non più lontano 2019.

Terminator Genisys

VIDEO

Girato con la magnifica cinepresa digitale Arri Alexa XT Plus, nonostante il budget di 155 milioni di dollari le riprese si svolsero a risoluzione 2.8K e 3.4K, con inserzione di effetti in computer grafica a 2K, economicamente comprensibile dal momento che, ammesso di avere un girato 4K, la lavorazione CGI alla medesima risoluzione avrebbe comportato un esborso quadruplo.

Terminator Genisys

Il Digital Intermediate 2K è quindi stato impiegato sia per le proiezioni digital cinema che per la produzione Blu-ray Full HD sino a giungere alla UHD. Date le risoluzioni native inferiori a 4K e il conseguente digital intermediate 2K Terminator Genisys non potrà mai raggiungere a pieno il formato 3840 x 2160 con (probabile) passo avanti se si deciderà di riproporlo anche in Dolby Vision.

Come spesso accade in tali condizioni la visione della versione UHD è migliorativa ma non così distante dalla controparte FHD. Il wide color gamut HDR-10 restituisce colori più intensi e ampiezza cromatica, sono notabili differenze sui punti luce e anche i neri convincono ma in più di un passaggio il divario è davvero sottile. In presenza di pannelli non 10 bit potrebbe affiorare un minimo rumore sui rossi più accesi, di relativo impatto visivo. Aspect ratio originale 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato.

Terminator Genisys

AUDIO

Solita traccia in italiano con modesto Dolby Digital 5.1 canali su entrambi i dischi: poco dinamico, il livello del volume costringe a intervenire manualmente per rendere l’ascolto quanto meno dignitoso. Ho davvero trovato mortificante la codifica AC-3 che da subito penalizza le immagini.

Radicalmente diverso l’ascolto Dolby ATMOS per l’inglese: già in Dolby TrueHD 7.1 canali il panorama sonoro è eccellente, dinamico, sonico, con clangori ed esplosioni che aumentano di presenza passando alla traccia originale, in ulteriore spolvero per gli elementi in gamma media. Un profluvio di dettagli per un risultato spesso a livello reference che lascia presupporre che null’altro vi sia da aggiungere al prestigioso missaggio.

Terminator Genisys

EXTRA

Nessuno in UHD mentre sulla controparte FHD ritroviamo gli stessi delle edizioni precedenti. Nulla di particolarmente eclatante per un totale di poco meno di 60 minuti e 3 capitoli tra interventi di parte di cast e troupe con immagini dietro le quinte, la chimica tra i vari protagonisti, focus sugli effetti speciali e alcune sequenze di combattimento.

Ricordando che il film (stranamente) non è ancora stato distribuito su suolo americano, nel complesso l’edizione italiana UHD di Terminator Genisys la potremmo anche considerare tecnicamente definitiva per le immagini ma certo non dal punto di vista audio e della completezza dei contenuti. In Paesi europei più fortunati come la Francia, anche se sempre penalizzata da codifica audio AC-3 5.1 canali, la pubblicazione include un terzo BD-50 con ulteriore materiale a supplemento tra cui un documentario di 99 minuti sulla produzione.

Terminator Genisys

TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500, UHD player Oppo UPD-203 

Ultra HD Blu-ray disponibile su dvd-store.it

Terminator Genisys [UHD]
7 Recensione
Pro
HDR-10
Dolby ATMOS inglese
Contro
Trama confusa
Audio italiano AC-3 modesto
Meno extra rispetto all'edizione UHD francese
Digital intermediate 2K
Riepilogo
Prodotto da: Paramount Pictures HE
Distribuito da: Universal
Durata: 126'
Anno di produzione: 2015
Genere: Fantascienza
Regia: Alan Taylor
Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Jason Clarke, Emilia Clarke, Jai Courtney, J. K. Simmons, Courtney B. Vance, Sandrine Holt, Lee Byung-hun
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Supporto: BD66 + BD50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Dolby Digital 5.1: italiano, inglese descrittivo non vedenti, francese, giapponese, spagnolo, tedesco
Dolby ATMOS: inglese
Sottotitoli: italiano, inglese, inglese non udenti, spagnolo, tedesco, francese, danese, finlandese, olandese, norvegese, giapponese, svedese
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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