Editoriali

Ansia da acquisto

ansia

Gli inglesi, inevitabilmente sempre pronti a tirare fuori una specifica definizione per taluni contesti, li definiscono Audiophiles on a budget, ovvero coloro che prima di ogni acquisto, in base alla cifra da investire, effettuano calcoli infiniti al fine di ottimizzare al massimo la spesa. Non necessariamente errato, si tratta di un atteggiamento che potenzialmente nasconde delle insidie ove si superino determinati limiti.

Che sia necessario un qualche esame preliminare ante acquisto, non ci piove, i nostri sudati guadagni è giusto che siano veicolati al meglio e non gettati dalla finestra, se non altro per questioni di opportunità.

Appare quindi necessario fare ricerche tese all’identificazione del prodotto che fa per noi, soddisfi le nostre necessità senza ridondanze e possieda, per quanto concepibile, caratteristiche qualitative tali da poterne far ipotizzare una durata congrua con la spesa sostenuta.

Chiaramente, e non potrebbe essere diversamente, resta sempre attuale il famoso detto che vuole che “chi più spende meno spende” essendo inevitabile che una più alta qualità costruttiva e tecnologica non possa essere svenduta.


Tra l’altro, a livello psicologico, la consapevolezza di aver fatto un ottimo acquisto allontana l’ansia.

Abbiamo visto negli articoli dedicati all’alta fedeltà italiana – ad esempio questo – come i prodotti nazionali siano realizzati con indubbio mestiere, esprimano prestazioni di livello e presentino – praticamente sempre – una costruzione meccanica ed elettronica di pregio, immancabilmente non economica, e questo a partire dalla scelta delle materie prime impiegate.

Ed è giusto così, la qualità si paga, punto.

A partire da tale assunto, è più che evidente che se intendete dotarvi di qualcosa che non vi lasci improvvisamente a metà strada o abbia una durata effimera, l’eccessivo risparmio sarebbe da evitare e personalmente, ho sempre utilizzato questo metodo nei miei acquisti: quali sono effettivamente le mie esigenze?

Da questa domanda discendono tutte le considerazioni possibili ed immaginabili che esaminate una per una porteranno alla risposta, che si spera sia quella più indovinata.

Dicevo del problema che potenzialmente potrebbe presentarsi a fronte di un eccesso di pensiero relativamente all’acquisto. Cosa significa? Semplicemente che a pensare troppo non si agisce mai, ovvero si resta vittime di quella sorta di immobilismo che impedisce il gesto, si rinuncia all’acquisto nella convinzione che si possa rimanere delusi.

Paradosso dei paradossi, quando si decide di comperare qualcosa, lo si fa con una perenne tensione sotto pelle che genera ulteriore ansia nella convinzione che si possa aver sbagliato l’acquisto, che qualcosa vada male oppure che le prestazioni non siano quelle previste.

So che sembra assurdo, ma questo modo di procedere è abbastanza comune: per assurdo, più ci si addentra nel contesto più ci si pongono domande e più si generano dubbi ed incertezze!

Quanto era bello quando un acquisto veniva fatto a cuor leggero…

Per avere la prova è sufficiente navigare per forum, dove spesso si leggono post di persone alla ricerca di un consiglio circa il nuovo acquisto, la sostituzione, la scelta migliore, l’opportunità di fare o non fare qualcosa e puntualmente – precisi come la più precisa delle pallottole – da più parti giungono consigli a profusione, molto spesso diametralmente opposti, talvolta in accordo con la richiesta oppure parzialmente devianti da questa.

L’ovvio risultato è che il richiedente alla fine della fiera – c’è sempre una fiera di mezzo – si trova praticamente nelle stesse identiche condizioni iniziali: dubbi aveva e dubbi continua ad avere, e l’ansia aumenta.

Questo non significa affatto che il giudizio altrui sia in concreto inutile, ma è comunque la chiara espressione di quanto diverso possa essere l’approccio individuale verso il medesimo contesto, qualcosa che discende anche dalle esperienze personali vissute.

Quindi, da quanto esaminato finora, ne deriva che il rapporto Q/P – sebbene debba sempre inevitabilmente essere considerato – dovrebbe comunque essere contestualizzato, evitando di ricadere in situazioni ossessivo compulsive che potrebbero comportare perfino la rinuncia all’acquisto.

D’accordo una scelta ponderata, ma trasformare l’acquisto in una situazione ansiogena non va affatto bene, il rischio è l’allontanamento dalla passione.

In conclusione quindi, al fine di evitare l’ansia da acquisto, passate bene in rassegna le vostre reali esigenze, scegliete il prodotto che meglio si adatta ai vostri scopi, puntate sempre al modello il cui costo ricade nel vostro budget – evitando eccessive ed inutili economie – e vivrete felici, nella consapevolezza che quanto acquistato non vi deluderà a breve termine ed anzi, come dovrebbe in effetti essere sempre, contribuirà alla crescita della passione fornendo ulteriore consapevolezza di certi aspetti che magari in precedenza erano ignorati o sotto stimati.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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