Un po’ prolisso e non brillante quanto vorremmo, BlacKkKlansman racconta l’indagine in incognito di un detective afroamericano e di uno di origine ebraica nel KKK. UHD di qualità ma avaro di contenuti.
Colorado Springs, anni ’70, tensione razziale alle stelle. L’agente “novellino” Ron Stallworth non si accontenta del lavoro d’archivio e fa partire con l’aiuto di due colleghi un’investigazione sul clan KKK cittadino, riuscendo a entrare nelle grazie del loro boss con alcune conversazioni telefoniche.
Ron è quindi pronto a infiltrarsi nel Klan, ma c’è solo un problema: è di colore! Il collega Flip Zimmerman (di origine ebraiche) prende quindi il suo posto negli incontri di persona con i membri del KKK.
Flip si guadagna la fiducia del gruppo, con l’eccezione di Felix che fiuta subito qualcosa di strano in Ron/Filp. Ron nel frattempo riesce a mettersi in contatto con David Duke (leader dell’organizzazione) che verrà in città per presiedere la cerimonia di “iniziazione” di nuovi membri nel Klan e proseguendo l’indagine emerge il piano di far esplodere un ordigno durante uno degli incontri dei Black Panther.
Chi se non Spike Lee poteva dirigere una pellicola di denuncia su un tema tornato ferocemente attuale come il razzismo? Nonostante BlacKkKlansman mostri fatti avvenuti negli anni ’70 (la sceneggiatura è adattata dall’autobiografia dell’agente Ron Stallworth) i riferimenti al presente americano sono evidentissimi (“America First!”) e palesati nel finale, prima dei titoli di coda, con le immagini degli scontri avvenuti a Charlottesville in Virginia nel 2017.
Il pregio maggiore di BlacKkKlansman è quello di mostrare la grettezza che si cela sotto l’apparente normalità e di mettere alla berlina l’intolleranza, anche se lo fa con meno brillantezza rispetto ad altre pellicole. A tratti sembra che BlacKkKlansman voglia farci ridere un po’ come in Django Unchained, ma il sorriso è a denti stretti e il montaggio calca fin troppo la mano sui momenti di denuncia, come nel comizio iniziale dei Black Panther, che finisce per appesantire troppo l’incipit più che contestualizzare.
Con una decina di minuti in meno il film sarebbe risultato sicuramente più scorrevole senza perdere il messaggio che vuole comunicare (il finale è molto efficace). Niente male gli interpreti, anche se l’alchimia nella squadra di poliziotti a tratti sembra un po’ forzata, e pregevole la fotografia.
VIDEO
Dopo diversi film girati in digitale, BlacKkKlansman segna il ritorno di Spike Lee alla pellicola, un 35mm da cui è stato tratto un Digital Intermediate 4K che sta alla base di questa edizione UHD Universal, dotata sia di HDR10 sia di Dolby Vision. Dopo il filmato introduttivo in simil-8mm con Alec Baldwin, l’immagine che ci accoglie è calda e dettagliata, con una piacevole e sottilissima velatura di grana che fa capolino a più riprese, ma senza enfatizzare troppo il look “retrò” da pellicola anni ’70.
Le tonalità gialle e marroni abbondano, ma anche il rosso spicca con grande efficacia, come sorta di leit motiv visivo riferito al KKK (bandiere, tessere dell’organizzazione, loghi, il fuoco).
Mettendo a confronto Blu-ray 1080p e UHD l’incremento di definizione è avvertibile ma nemmeno sensazionale (ottimo l’encoding del BD) ma il Dolby Vision sicuramente dà una marcia in più dal punto di vista cromatico e della dinamica delle immagini e il capiente BD-100 assicura l’assoluta trasparenza della compressione digitale.
Ottimo anche il livello del nero e il contrasto, per un comparto video formalmente ineccepibile.
AUDIO
Comparto audio quasi identico tra Blu-ray e UHD, con l’inglese che si fregia del Dolby Atmos e l’italiano che offre un più che dignitoso Dolby Digital Plus 7.1 a 768 kbps. Nonostante il datarate relativamente basso della nostra traccia, all’ascolto le differenze tra italiano e inglese non sono esorbitanti.
La componente sonora del film che è al 90% composta da dialoghi e musica, uniche eccezioni pochi secondi di “tiro al bersaglio” coi fucili (il sub e i surround si fanno sentire), un ‘esplosione e gli scontri (filmati dal vivo, non recitati) nel finale. In generale il soundstage è piacevolmente aperto, con i canali rear che intervengono a supporto dei brani musicali o durate i comizi, con gli interventi del pubblico, ma anche nelle scene tranquille emerge qualche lieve effetto d’ambienza ben collocato nell’ambiente sonoro.
Forse l’Atmos gode di una leggere spinta in più, ma più che per questo la traccia originale è preferibile per cogliere delle sfumature nell’interpretazione degli attori che risultano fondamentalmente intraducibili in italiano (il collega razzista di Ron che lo aggettiva come “rospo”), ma si “gioca” molto anche con slang e accenti, irridendo la parlata di alcuni membri del Klan e importanti in merito alla copertura dei due agenti, in particolare durante le telefonate di Ron.
EXTRA
Delude molto il comparto extra e francamente non ce lo aspettavamo per un film comunque di primo piano come BlacKkKlansman, che ora ha ottenuto ulteriore visibilità grazie alla candidatura agli Oscar come miglior film. Troviamo solo una featurette di 5 minuti sulla realizzazione con interventi di cast artistico e tecnico e un trailer esteso simile a un videoclip. Davvero poco.
Disponibile anche la steelbook ma solo per la versione Blu-ray 108op purtroppo.
TESTATO CON: Tv LG OLED 55C7V, UHD player LG UP970
UHD Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Audio italiano 7.1
BD-100
Extra minimali
Durata: 135'
Anno di produzione: 2018
Genere: drammatico / biografico
Showrunners: Spike Lee
Interpreti: John David Washington, Adam Driver, Laura Harrier, Topher Grace, Jasper Pääkkönen, Alec Baldwin, Damaris Lewis
------<br /l Supporto: BD 100 + BD 50 (38,1 Gb)
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 2160p HEVC, HDR10
Audio: Inglese Dolby Atmos;
Italiano, francese Dolby Digital Plus 7.1 (768 kbps)
Sottotitoli: Italiano, inglese non udenti, francese, portoghese, danese, finlandese, svedese, norvegese
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