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Con Qrono dsd e Qrono d2a, MQA Labs promette di rivoluzionare i DAC

mqa qrono

Qrono dsd e Qrono d2a sono due tecnologie di MQA Labs che promettono di migliorare l’uscita audio di qualsiasi DAC. Ecco come

MQA Labs si appresta a lanciare sul mercato Qrono dsd e Qrono d2a, due tecnologie annunciate mesi fa assieme a Focus e Airia che secondo il team acquisito lo scorso anno da Lenbrook migliorano l’uscita audio di qualsiasi DAC. Sebbene sia Qrono dsd che d2a siano processori di segnale, svolgono funzioni diverse. Qrono dsd converte l’audio DSD in un segnale PCM, un processo fondamentale quando si desidera riprodurre tracce DSD tramite un DAC che non è in grado di decodificare DSD in modo nativo. “La conversione DSD è gestita con la massima leggerezza per preservare tutti i dettagli temporali cruciali della registrazione” ha dichiarato Al Wood, direttore tecnico di MQA Labs.

Qrono d2a dovrebbe invece migliorare il modo in cui i DAC trasformano l’audio digitale nell’audio analogico che alla fine viene inviato a un amplificatore o a un paio di cuffie. Lo fa compensando la “sfocatura” del dominio del tempo, una delle promesse tecniche chiave del formato MQA originale. MQA Labs afferma che le nuove ricerche sul modo in cui gli esseri umani sentono indicano l’importanza di correggere gli errori nella temporizzazione dell’audio.

“Una delle più sorprendenti scoperte recenti nel campo delle neuroscienze è stata la precisione del nostro udito nel discriminare i suoni con dettagli temporali sottili. Possiamo percepire segnali uditivi distinti a distanza di 7 microsecondi”, si legge nella documentazione di MQA Labs, che in un punto mostra un grafico con le differenze tra i segnali elaborati da un DAC tradizionale e quelli regolati da Qrono d2a.


Quando Qrono d2a viene utilizzato per elaborare un file ad alta risoluzione a 24 bit/192 kHz, può superare le prestazioni temporali dei migliori sistemi analogici. “Il miglioramento udibile, anche se sottile, è immediato. La rimozione delle sbavature temporali rivela texture che prima non si percepivano. Le microdinamiche sono migliorate e gli strumenti sono chiaramente delineati, migliorando il palcoscenico e l’immagine stereo. La musica scorre in modo naturale, aggiungendo realismo e riducendo l’affaticamento dell’ascoltatore”, continua Wood.

Lo streamer Bluesound Node Icon

Qrono d2a e dsd debutteranno nell’imminente streamer top di gamma di Bluesound, il Node Icon da 1099 euro. Qrono dsd entrerà in funzione ogni volta che l’utente inizierà la riproduzione di una sorgente DSD, mentre Qrono d2a sarà utilizzato su tutto l’audio digitale.

Siamo entusiasti dei risultati audio di questa integrazione di Qrono e crediamo che i possessori del Node Icon troveranno prestazioni audio di livello superiore”, ha concluso Wood. Speriamo ovviamente che tutte queste promesse si tramutino in realtà, anche se per saperlo con certezza non resta che attendere l’uscita del nuovo streamer di Bluesound. 

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