Le nuove stime di Futursource sul mercato globale di cuffie auricolari indicano uno scenario in continua espansione, soprattutto per i modelli wireless.
Che il mercato delle cuffie e auricolari sia in grande fermento non lo scopriamo certo oggi (basta guardarsi in giro per strada ogni giorno), ma le cifre indicate in un recente report di Futuresource lo testimoniano in modo ancor più concreto. Le stime parlano infatti di vendite globali aumentate del 4% nel 2018 sul 2017 e di un valore incrementato del 23%. Ovvero, si comprano più cuffie/auricolari e, soprattutto, si spende di più per portarsi a casa i modelli più costosi ed evoluti.
“I nostri dati mostrano un costante sviluppo nel mercato delle cuffie, con valori e volumi sempre più forti” afferma Luke Pearce, Analyst di Futuresource Consulting. “Entro la fine del 2018 il mercato di cuffie e auricolari genererà ricavi annui prossimi a 21 miliardi di dollari in tutto il mondo.“ Il report Futuresource ha preso in considerazione sei regioni e 18 Paesi e fornisce dati su set di caratteristiche, segmentazione dei prezzi, quote di brand e tendenze della distribuzione fino al 2022.
“In tutto il mondo, quando i consumatori acquistano le cuffie come acquisto indipendente anziché in bundle con un dispositivo, cercano un’esperienza audio migliore”, afferma Pearce, “e sono disposti a pagare di più per ottenerla. Di conseguenza, il prezzo medio mondiale delle cuffie continua a salire e lo vedremo crescere di quasi il 20% nel solo 2018 “.
Per quanto riguarda le funzionalità, il wireless (e non solo per un fattore di comodità) è in cima alla lista delle preferenze per la maggior parte delle persone. Questo fatto dipende sia da una scelta di modelli sempre più ampia, sia da una risposta alla rimozione sempre più frequente del jack delle cuffie da parte dei produttori di smartphone (Apple in primis).
Più recentemente, il wireless totale (senza fili tra i singoli auricolari) ha iniziato a guadagnare slancio a livello globale grazie in modo particolare agli AirPods di Apple. A contribuire all’ascesa del wireless hanno comunque contribuito anche gli avanzamenti tecnologici, che tra una miglior portata del segnale, un’autonomia maggiore e prezzi in calo rendono le cuffie/auricolari Bluetooth sempre più ricercate anche da chi, finora, era rimasto fedele al caro vecchio cavo.
Anche la cancellazione del rumore è una caratteristica molto ricercata e, a guidare questo settore, sono principalmente Sony, Bose e Beats. La ricerca di Futuresource ha identificato diversi livelli di complessità all’interno di questa tecnologia, con molti brand che propongono il proprio e distinto approccio al NC (Noise Cancelling).
La maggior parte sono modelli di cancellazione del rumore attivi pre-programmati che bloccano tutto il rumore proveniente dall’esterno. Altri offrono cancellazione adattiva del rumore, che richiede quindi alterazioni algoritmiche per creare il suono ottimale per una particolare impostazione. Altri modelli ancora forniscono impostazioni predefinite basate su app per consentire agli utenti di controllare i livelli di rumore desiderati.
“Guardando alle regioni, il Nord America sarà il più grande mercato di cuffie quest’anno, rappresentando quasi un terzo di tutta la domanda globale”, afferma Pearce. “Tuttavia, la sua crescita sta rallentando e nel 2020 sarà quello dell’area Asia-Pacifico (con la Cina in testa) il mercato più grande al mondo”.
“Non dimentichiamo poi gli assistenti vocali (essenzialmente Siri, Alexa e Google Assistant), che saranno la prossima grande tendenza per le cuffie in un futuro non troppo lontano. Apple, Bose, Sony, Google, JBL e Microsoft offrono già cuffie e auricolari con l’accesso agli assistenti vocali tramite pulsanti push-to-talk dedicati. Stiamo ancora aspettando invece la tecnologia che permetterà l’attivazione dell’assistente tramite comando vocale come avviene già ora con tablet e smartphone. Attualmente questo passo in avanti è ostacolato da costi di integrazione e problemi di autonomia (le cuffie dovrebbero infatti sempre essere “sveglie” per recepire l’attivazione tramite voce), ma crediamo che i primi modelli si vedranno nel 2019″, conclude Pearce.
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