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Da 7000 a 17000 euro: quando i lettori CD si fanno davvero tosti

lettori cd

Esoteric K-07Xs, Marantz SA-10 e Luxman D-10X. Tre lettori CD/SACD hi-end per chi non ha problemi di budget ed è rimasto affezionato ai dischetti rotanti

Fermo restando che anche spendendo 500 euro ci si porta a casa un lettore CD di tutto rispetto (pensiamo solo al Marantz CD6007), come in ogni settore anche in quello dell’alta fedeltà si possono raggiungere cifre anche 20 o 30 volte superiori per portarsi a casa lettori CD di fascia altissima, che per la maggior parte di noi rimarranno solo miraggi irraggiungibili. Chi però può permettersi queste e altre spese, il mercato dei lettori CD hi-end spazia ulteriormente da modelli vicini ai 7000 euro per toccare vette anche di 30-40.000 euro (come il Gryphon Ethos), anche se in questo speciale ci siamo fermati (si fa per dire) a circa 17.000 euro. Ecco allora tre lettori CD/SACD per chi ha le tasche belle gonfie di euro e, ovviamente, per chi ha anche i compagni giusti (diffusori e amplificazione) per sfruttarli a dovere.

Esoteric K-07Xs

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Tra i lettori CD migliori in assoluto in questa fascia di prezzo, l’Esoteric K-07Xs, che online si può trovare anche a circa 7000 euro, cattura l’essenza del Grandioso K1 e ha tutte le carte in regola per soddisfare gli audiofili più esigenti, tra cui il meccanismo di trasporto VOSP Super Audio CD e il telaio in alluminio ad alta rigidità, insieme a una gamma di nuovi circuiti digitali, un convertitore D/A basato sulla piattaforma K1, amplificatori buffer di uscita ad alta corrente e un alimentatore ad alta stabilità e basso rumore.

Il meccanismo VOSP, proprietario Esoteric, impiega lo stesso gruppo pick-up utilizzato nella linea di player SACD Grandioso. Mentre il pickup si sposta, il raggio laser mantiene un preciso orientamento perpendicolare dell’asse ottico rispetto alla superficie del disco, garantendo una lettura dei dati estremamente accurata. Il meccanismo è sostenuto da una robusta piastra in acciaio e uno stabilizzatore in acciaio di grande spessore da 8 mm per proprietà anti-risonanza superiori.


La sezione DAC del lettore Esoteric K-07Xs è stata completamente riprogettata in base alla piattaforma utilizzata nel Grandioso K1. Il DAC AK4493 a 32 bit di Asahi Kasei Electronics utilizza quattro convertitori in ciascun canale in una configurazione differenziale parallela, per fornire linearità ai vertici della categoria e distorsione estremamente bassa. Inoltre, ulteriori amplificatori buffer vengono posizionati immediatamente dopo le uscite DAC e ciò fornisce bassi più potenti e una migliore riproduzione dei segnali di basso livello.

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Affinché uno stadio di uscita trasmetta fedelmente l’ampia gamma dinamica di un’esibizione musicale al componente successivo nel sistema, deve essere in grado di erogare correnti elevate ad alta velocità. Per raggiungere questo obiettivo, K-07Xs utilizza lo stesso buffer di uscita Esoteric-HCLD ((High Current Line Driver) dei modelli top di gamma. Il buffer Esoteric-HCLD utilizza dispositivi di output ad alta velocità per fornire una risposta eccezionalmente elevata di 2.000 V / µs. Ogni canale utilizza due circuiti buffer, configurati in modo differenziato per l’uscita XLR e in parallelo per l’uscita RCA per fornire linearità e dinamica eccezionali.

Oltre a riprodurre una sorgente audio digitale alla frequenza di campionamento originale, l’Esoteric K-07Xs (che pesa oltre 14 Kg) è in grado di campionare i segnali PCM su 2x, 4x, 8x e 16x (massimo 768kHz) e convertire una sorgente PCM in DSD 512 (22,5 MHz). Tre ingressi digitali (USB, coassiale e ottico) consentono poi la connessione a una vasta gamma di sistemi, mentre gli ingressi coassiali e ottici supportano l’ingresso DSD 2,8 MHz (DoP) e PCM fino a 192 kHz / 24-bit. Il telaio in alluminio, che impiega forme rotonde e pannelli in alluminio pesante con il minimo utilizzo di viti, è infine supportato da tre isolatori in acciaio di precisione Esoteric per fornire la massima soppressione delle vibrazioni.

Marantz SA-10

Marantz non produce molti lettori CD di fascia alta, ma quando lo fa i risultati sono solitamente eccezionali e questo discorso vale anche per l’SA-10, disponibile in Italia a un prezzo di listino di 8300 euro. Una cifra che non è certamente avvicinabile da tutti, ma sottolineiamo come prima cosa che il Marantz SA-10 non è solo un lettore di CD Audio, ma anche di SACD e di DVD-ROM, oltre a essere in grado di riprodurre dischi che ospitano FLAC a 24-bit/192kHz, DSD128, ALAC, AIFF e MP3.

In passato Marantz avrebbe inserito una meccanica di trasporto high-end targata Philips, ma ora, anche a causa della scarsità di componenti OEM di fascia alta, il produttore giapponese ha scelto una via più difficile producendosi da solo la meccanica di trasporto, che in questo caso è la SACD-M3. Un investimento considerevole per Marantz, ma visti i risultati non stupiamoci se vedremo ancora per diversi anni questa meccanica a bordo dei futuri lettori CD top di gamma della compagnia.

Non è solo il trasporto a essere nuovo nel SA-10, bensì tutto il percorso del segnale audio e anche l’intera sezione di conversione da digitale ad analogico chiamata per l’occasione Marantz Music Mastering (MMM). Questa nuova sezione sostituisce i filtri di sovracampionamento normalmente utilizzati nella conversione da digitale ad analogico. Questi filtri sono essenzialmente gli stessi che si trovano nel lettore Marantz SA- 11 e nello streamer NA-11, ma in questo caso funzionano con un sovracampionamento molto più elevato, grazie alla sovra-conversione a DSD11.2. Il primo filtro fornisce un lento roll-off e risposta impulsiva molto breve, mentre l’altro offre la possibilità di un roll-off medio con un breve pre-ringing e un post-ringing più lungo.

In realtà, vengono utilizzati due clock di sistema al fine di garantire la più accurata sovra-conversione del segnale in ingresso per la riproduzione dei dischi o per i segnali degli ingressi digitali. I 44,1 KHz dei CD e i suoi multipli 88,2 kHz, 176.4kHz (e così via) sono sovracampionati a 11.2896kHz, mentre i 48 kHz e suoi multipli sono elevati fino a 12.288kHz. Questo viene fatto per ottenere la massima precisione e per evitare la necessità di effettuare una conversione della frequenza di campionamento da parte del sistema per convertire, ad esempio, i 192kHz in audio DSD11.2.

Inoltre, tutta questa conversione ora viene eseguita in Digital Signal Processing con una precisione a 32 bit con virgola mobile, al posto del metodo 24 bit integer a numero intero utilizzato in passato. Combinando questo con la riduzione ad un segnale a 1 bit subito dopo il filtro di sovracampionamento e la modulazione Sigma Delta, si consente ad un puro segnale DSD standard di arrivare alla sezione di conversione nella forma di un flusso ad impulsi frequenza molto alta, che necessità solamente di un filtro passa-basso di qualità molto elevata per rimuovere tutte le alte frequenze superflue e inviare il segnale audio più puro possibile allo stadio di uscita del lettore.

Se poi si va a vedere l’interno del SA-10, si rimane davvero impressionati dalla qualità della costrizione, dei componenti, della circuitazione e della sezione di alimentazione. Si capisce subito insomma il motivo di un simile prezzo di listino, anche perché troviamo un telaio a doppio strato rivestito in rame per un’eccellente reiezione dei disturbi meccanici ed elettrici, con un cabinet realizzato in pannelli di alluminio non magnetici e un coperchio superiore di 5mm di spessore. I piedi di appoggio sono in alluminio pressofuso e il peso di oltre 18 Kg rende l’SA-10 un lettore CD top di gamma più pesante e massiccio di molti modelli rivali.

A parte i dischi, si può accedere alla sezione DAC tramite USB type B e ingressi ottico e coassiale. Oppure si può riprodurre musica da una chiavetta USB o da un dispositivo Apple tramite il connettore USB Type A; se però avete un iPhone, sappiate che l’SA-10 non può gestire nulla uscito dopo iPhone 6 e 6 Plus. Per quanto riguarda la compatibilità dei file, non ci possiamo davvero lamentare. Si va infatti fino a 32-bit/384kHz per i file PCM e ai DSD 256 per l’ingresso USB type B e fino a 24-bit/192kHz per tutto il resto.

Le uscite analogiche sono disponibili sia in versione RCA, sia in formato XLR (bilanciate). Se possibile usate queste ultime visto che suonano in modo più dinamico e “vivo” rispetto alle classiche RCA. Chi ama poi sperimentare avrà di che divertirsi con l’SA-10. Si può infatti modificare la quantità di dither aggiunta al segnale durante la conversione digitale-analogico (tre le impostazioni disponibili), ma è anche possibile cambiare il tipo di noise shaping (quattro opzioni) per minimizzare l’errore di quantizzazione e, infine, cambiare il filtro digitale come già accennato poco sopra.

Luxman D-10X

Il Luxman D-10X (con il suo peso di oltre 22 Kg) è un lettore CD/SACD di assoluto riferimento e lo si capisce anche dal prezzo molto vicino ai 17.000 euro. Per questo suo modello top di gamma il produttore nipponico ha innanzitutto optato (per la prima volta nella sua line-up di prodotti) per il DAC Rohm 32 bit MUS-IC BD34301EKV, integrandone due in configurazione dual mono. Parliamo di un DAC hi-end capace di processare segnali DSD a 22,4 MHz e PCM con campionamento fino a 768 kHz, oltre a vantare un rapporto SN pari a -115 dB.

Per ridurre al minimo anche le più piccole distorsioni innescate da vibrazioni e risonanza, Luxman ha inoltre aggiornato l’unità disco creando la meccanica di trasporto LxDTM-i e l’ha inserita in un telaio molto rigido con lati in alluminio da 8 mm che si estendono fino ai pannelli anteriore e posteriore (la piastra superiore in acciaio ha invece uno spessore di 5 mm). Per una maggiore protezione, il sistema di montaggio forma una struttura integrata che supporta il telaio laterale.

L’altra grande novità è la presenza a bordo del nuovissimo circuito analogico ODNF-u (Only Distortion Negative Feedback ultimate), erede dell’ODNF che debutta proprio sul D-10X. Questa configurazione completamente bilanciata massimizza l’accuratezza del rilevamento degli errori minimizzando la distorsione. Lo scopo è di migliorare la microdinamica in tutto lo spettro audio, specialmente nelle frequenze più alte. Per proteggere il segnale analogico da variazioni dell’impedenza di terra e dei campi magnetici, il D-10X incorpora inoltre uno chassis composito e loop-less efficace nel bloccare il rumore digitale.

Per fornire energia abbondante e molto stabile, il produttore giapponese ha aumentato la capacità del trasformatore di potenza del 27% rispetto a quella del D-08u. Sui connettori RCA è poi applicata una placcatura in oro su una lega che combina la conducibilità del rame con la durata dell’ottone, mentre per le uscite bilanciate Luxman ha utilizzato robusti terminali Neutrik XLR e i piedini isolanti in ghisa con gradiente di densità forniscono un supporto stabile.

A livello di connessioni troviamo ingressi S/PDIF ottici/coassiali compatibili 24 bit/192 kHz, uscite digitali e analogiche (tra cui due XLR bilanciate) e una porta USB asincrona attraverso la quale riprodurre file PCM fino a 768 kHz e DSD 22,4 MHz (i formati supportati sono WAV/AIFF, FLAC/ALAC, MP3, DSF e DSDIFF). Tra l’altro la porta USB supporta due modalità Bulk Pet per l’ottimizzazione dei file Hi-Res tra PC e DAC livellando il carico di elaborazione tra i due dispositivi. Un altro aspetto interessante è la compatibilità con file in alta risoluzione MQA, che possono essere riprodotti sia tramite disco, sia tramite gli ingressi USB, Toslink e coassiali.

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