Un prodotto interessante, ma la tecnologia 3D potrebbe non essere più così interessante
Il 3D non ha mai convinto gli utenti al 100%. Se nelle sue fasi iniziali questa tecnologia fu accolta positivamente, negli anni seguenti sono poi emersi anche tutti i problemi che ne hanno decretato la fine. Mal di testa di alcuni spettatori, risoluzione video diminuita, ma soprattutto necessità di indossare quei maledetti occhiali 3D. Riguardo quest’ultimo aspetto, però, è stato fatto un passo in avanti. Durante il Mobile World Congress 2023 tenutosi a Barcellona, l’azienda cinese Nubia (di ZTE) ha presentato Nubia Pad 3. Si tratta di un tablet molto simile ai modelli già in commercio, ma con una peculiarità: consente di visualizzare contenuti in tre dimensioni stand alone. Ciò significa che non è richiesto alcun supporto aggiuntivo.
La tecnologia impiegata è la 3D Lightfield di Leia, che consiste in uno strato DLB (Digital Light Processing) nel display che proietta la luce verso l’LCD, per ottenere il cosiddetto effetto stereoscopico. L’intelligenza artificiale fa poi il resto, adattando il contenuto in base all’utente, affiancata dalle due fotocamere frontali che monitorano lo sguardo. Il display monta un pannello di tipo LCD IPS da 12,4″ con una risoluzione di 2560 x 1600 pixel e un refresh rate di 120Hz. Il tablet dovrebbe inoltre essere in grado di convertire contenuti dal 2D al 3D, siano essi immagini o film in streaming.
Secondo l’azienda, però, Nubia Pad 3 potrà essere sfruttato soprattutto dai professionisti in ambito artistico, grafico o medico, si pensi a scansioni di modelli 3D che potrebbero risultare molto utili per tali categorie.
DISPONIBILITÀ E PREZZI
Quel che sappiamo finora è che il tablet sarà disponibile per il preordine da fine marzo 2023, ma non ci è ancora dato sapere il prezzo ufficiale. Quest’ultimo è un aspetto fondamentale, poichè anche il costo è stato uno dei principali aspetti che hanno fatto desistere i clienti dall’acquisto di dispositivi 3D.
Ipotizziamo sia molto difficile che questo prodotto faccia risorgere la tecnologia 3D, quantomeno per il segmento consumer. Alcuni professionisti, invece, potrebbero trarne vantaggio.
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