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Gaming in 8K: qualcosa inizia a muoversi… almeno su PC

TV QLED 8K

Giocare in 8K nel 2020 deve per forza dipendere da un PC gaming molto ben corazzato, mentre in ambito console ci si deve accontentare del 4K

Proprio alcuni giorni fa ragionavamo sulla poca utilità di un TV 8K a causa della scarsità di contenuti, accennando però al fatto che uno dei pochi punti di interesse e una delle poche possibilità di sfruttamento di un pannello da 7680×4320 pixel riguardino i videogiochi. Cerchiamo allora di capire come e se si può giocare oggi in 8K e di che investimento si tratti (a parte ovviamente la spesa per il TV).

Console

Sebbene PlayStation 5 e Xbox Series X siano state annunciate con un vago “supporto 8K”, sappiamo bene che ciò non succederà per almeno alcuni anni. Già i primi titoli next-gen a tripla A attesi nei prossimi mesi faticheranno a girare a 4K (reali) a 60 fps, con solo uno (Ori e the Will of the Wisps) che si spingerà su Xbox Series X a 4K-120 fps (una delle feature di HDMI 2.1.).

Ipotizzare quindi un gioco capace di girare a 8K (sia pure a 30 fps) è puramente un’utopia oggi come oggi e alcuni giorni fa lo stesso Phil Spencer (a capo della divisione Xbox) ha fatto capire chiaramente che ci vorrà qualche anno perché ciò sia possibile, alludendo magari a una console mid-gen di transizione ancora più potente di Series X.


xbox series x
Xbox Series X

Non è poi detto che alcuni titoli futuri possano renderizzare un gioco nativamente in 4K per poi “spararlo fuori” sul TV in 8K grazie a tecnologie come il checkerboard rendering, salito alla ribalta qualche anno fa quando si parlava di giochi in 4K su PlayStation 4 Pro. In quel caso titoli come Uncharted 4 e Horizon: Zero Dawn venivano renderizzati dalla console di Sony a risoluzioni inferiori ai 2160p (1440p o 1800p) per poi venire upscalati in uscita a una risoluzione 4K. Non si trattava insomma di 4K nativo, ma il risultato finale era tutt’altro che disprezzabile.

Per le prossime console in uscita a novembre potrebbe succedere la stessa cosa, ovvero un processo di upscaling fatto direttamente dalla console per “simulare” un 8K partendo da risoluzioni inferiori. Ma visto che i TV 8K odierni sono dotati di processori di upscaling molto potenti (grazie anche al machine learning e all’intelligenza artificiale), potrebbero fare loro stessi il complesso lavoro di upscaling di un segnale in 4K in entrata per portarlo agli 8K del pannello.

Già sappiamo che un Ultra HD Blu-ray visto su un TV 8K di ultima generazione (come ad esempio l’OLED Z9 di LG) guadagna molto e lo stesso potrebbe succedere con i giochi. Per ora (e per l’immediato futuro) dobbiamo quindi affidarci a soluzioni di upscaling più o meno efficaci, ma nessuno si aspetti in tempi brevi un gioco su console in 8K nativo e anche l’8K in streaming prospettato da Google Stadia ci pare improbabile, almeno di non sfruttare il 5G.

TV OLED 8K LG Z9

PC

Più complesso e articolato il discorso del gaming in 8K su PC. Oggi, acquistando una scheda grafica Nvidia RTX 3090 a circa 1600 euro (sempre se riuscite a trovarne una) e abbinandola ad altri componenti di alta gamma di un PC da gaming da almeno 2-3000 euro (processore, RAM, SSD ecc…), potete giocare in 8K nativo a un frame-rate anche superiore ai 60 fps e con Ray Tracing attivato là dove disponibile a titoli graficamente poco impegnativi come World of Tanks, World of Warcraft, Rainbow Six Siege e Rocket League, seppur non con tutti i dettagli grafici impostati al massimo.

Si scende un po’ di frame-rate con giochi come Forza Horizon 4 e Doom Eternal, che rimangono comunque perfettamente giocabili, mentre altri titoli come Control e Death Stranding faticano molto di più. Spendendo molto meno e optando per una RTX 3080, le prestazioni calano ulteriormente, tanto che se puntate all’8K nativo una RTX 3090 è praticamente d’obbligo.

Ecco come si comporta una RTX 3090 con i giochi in 8K

Anche in ambito PC però entra in gioco il discorso dell’upscaling (o per meglio dire dell’upsampling) grazie alla tecnologia DLSS di Nvidia, giunta al momento di scrivere alla versione 2.1 beta. Grazie a essa, che sfrutta intelligenza artificiale e machine learning come i chip dei TV 8K più recenti, è possibile renderizzare un gioco a risoluzioni ben più basse dell’8K (come ad esempio a 1440p) per poi farlo “uscire” in 8K al TV. Anche in questo caso non parliamo ovviamente di 8K nativo, ma con titoli graficamente molto esosi come Control o Wolfenstein Young Blood è praticamente l’unico modo per giocare in 8K con una RTX 3090 a un frame-rate tra il discreto e il buono e con anche il Ray Tracing attivato.

Come si può vedere, anche su PC il gaming in 8K rimane una cosa ancora per pochi (più che altro per i costi), anche se chi spende qualche migliaia di euro per un TV 8K ha molto probabilmente le possibilità di spenderne altrettanti per un PC gaming “8K Ready”. E non dimentichiamo che anche con una RTX 3080 (ben più economica di una 3090) e il DLSS ci si potrebbe togliere qualche piccola soddisfazione in 8K con i titoli meno recenti e graficamente meno pesanti.

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