Pochi potranno permetterselo, ma l’amplificatore integrato Hegel H600 con design dual mono, 300W di potenza su 8 Ohm e una completa sezione streaming sembra un vero gioiello
Dopo cinque anni dal lancio del suo amplificatore integrato top di gamma H590, il produttore norvegese Hegel ha finalmente portato sul mercato (anche quello italiano) l’erede H600, inizialmente atteso a settembre (l’annuncio risale ad agosto) a un prezzo di 11.500 euro ma in realtà disponibile solo da pochi giorni a 1799 euro.
Anche in questo caso siamo di fronte all’integrato più costoso nel listino Hegel e per l’occasione l’azienda norvegese ha apportato tantissime novità, partendo da un nuovo design del telaio e continuando con un nuovo DAC, una sezione di amplificazione migliorata e un engine di streaming di qualità superiore.
Ma entriamo nei dettagli. Con i suoi 303 Watt su un carico di 8 ohm, un fattore di smorzamento di 4000 e una capacità di pilotaggio su 2 ohm, secondo Hegel questo amplificatore integrato da 22 Kg di peso può pilotare qualsiasi diffusore con sicurezza e facilità. Il design è dual mono, il preamplificatore vanta un attenuatore di volume estremamente preciso e tutti i circuiti elettronici sono progettati internamente.
Combinando tutto ciò con la tecnologia di correzione proprietaria SoundEngine2, secondo Hegel si ottiene un segnale audio che si avvicina il più possibile alla registrazione originale. La conversione da digitale ad analogico è affidata a un design bit-perfect che offre una fedeltà audio pura senza alcun ricampionamento o upsampling. Il DAC ha un alimentatore dedicato di grandi dimensioni ed è schermato da una spessa lastra d’acciaio per evitare interferenze da parte di altri componenti elettronici all’interno dell’amplificatore.
Il telaio è realizzato in alluminio per migliorare le prestazioni audio e presenta una parte solida inferiore e una superiore con prese d’aria fresate in due strati per aumentare la rigidità e il flusso d’aria. I grandi piedini in alluminio con design antigraffio sono stati progettati per garantire stabilità e ridurre le vibrazioni, mentre i connettori RCA di alta qualità e il posizionamento ottimizzato dei connettori analogici e digitali sono stati utilizzati per ridurre il rumore e migliorare la separazione dei canali.
Non manca (come già accennato) una componente streaming, qui rappresentata da un engine aggiornabile che al momento supporta UPnP, Spotify Connect, Airplay 2, Tidal Connect e Roon Ready. L’amplificatore dispone inoltre di un’ampia gamma di connessioni analogiche e digitali. Troviamo infatti due coppie di ingressi XLR True Balanced e due coppie di ingressi RCA, mentre sul fronte digitale ci sono LAN, un ingresso USB 32/384 (che supporta DSD256/DoP), tre ingressi ottici, un ingresso coassiale e un ingresso BNC true 75-ohm.
Per quanto riguarda le uscite analogiche, Hegel ha inserito una coppia di RCA a livello fisso e una coppia di uscite RCA a livello variabile e non manca nemmeno un’uscita digitale BNC a livello fisso a 75 ohm reali. Da segnalare infine la compatibilità con il formato MQA e con file PCM fino a 32-bit/384kHz tramite USB (24-192 tramite ottico e coassiale).
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