Ad alcuni mesi di distanza dal modello di seconda generazione, iFi propone l’hip-dac 3, DAC-ampli cuffie portatile capace di pilotare anche le cuffie più difficili
Sono passati due anni dall’uscita dell’hip-dac 2 ed ecco che iFi se ne esce con la terza versione del suo DAC-ampli cuffie portatile con design “a fiaschetta”, che in questa sua ultima iterazione sembra fatto apposta per i nuovi iPhone 15 (capirete più avanti il perché).
Con un prezzo di 199 euro e alcune interessanti novità rispetto al predecessore, l’hip-dac 3 offre due porte USB-C che semplificano la gestione dei cavi: una per l’audio e l’altra per la ricarica. Un interruttore sul lato inferiore attiva la tecnologia proprietaria iEMatch ottimizzata per le cuffie e gli auricolari ad alta sensibilità e particolarmente vantaggiosa per i monitor in-ear (IEM).
Al suo interno, l’hip-dac 3 vanta miglioramenti ai circuiti, tra cui nuovi condensatori a film metallico per una migliore risposta in frequenza. Inoltre, una versione aggiornata del circuito proprietario GMT, unita a un nuovo oscillatore a cristallo, riduce ulteriormente il rumore di fase, offrendo (in teoria) un segnale dal suono più pulito. Il microcontroller XMOS a 16 core è stato programmato direttamente dal team interno di iFi per ottimizzare la qualità del suono e garantire una perfetta collaborazione con il DAC Burr-Brown nella gestione dell’audio hi-res.
Lo stadio di amplificazione può erogare fino a 400mW (bilanciati) su un carico di 32 ohm, rendendolo compatibile con un’ampia gamma di cuffie; l’hip-dac 2 offriva 280mW per canale (32 ohm) dall’uscita single-ended sbilanciata e, su questo versante, l’hip-dac 3 offre lo stesso livello di potenza. Inoltre, è in grado di pilotare efficacemente cuffie ad alta impedenza con una tensione di uscita di 6,3 V su 600 ohm dall’uscita bilanciata.
I file audio PCM e DXD ad alta risoluzione sono supportati con frequenze di campionamento fino a 384kHz, oltre a DSD da 2,8MHz a 12,4MHz (DSD64, 128 e 256). È supportata anche la decodifica completa del formato MQA, che esegue l’intero processo di decodifica “three unfold” invece di limitarsi allo step finale come avviene con un più basilare “renderer” MQA. Ai lati della manopola del volume si trovano due LED che cambiano colore per indicare il formato e la frequenza di campionamento dell’audio in ingresso.
L’ingresso USB-C supporta l’audio fino a 32-bit/384kHz ed è compatibile con USB 3.0 e 2.0. Il suo design asincrono garantisce un trasferimento dei dati privo di jitter. Una porta di ricarica USB-C separata consente l’utilizzo durante la ricarica, preservando un percorso di segnale audio puro.
L’hip-dac 3 offre due uscite: una da 3,5 mm per cuffie single-ended e un’uscita bilanciata da 4,4 mm per chi ha una connettività bilanciata che sfrutta il design dell’amplificatore differenziale. L’uscita da 3,5 mm utilizza il circuito S-Balanced di iFi, che riduce al minimo la diafonia e la distorsione per le connessioni single-ended. Infine, la batteria da 2.200 mAh offre fino a 12 ore di riproduzione, che variano in base al volume e alle esigenze di alimentazione delle cuffie.
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