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Non so a voi, ma a me il 3D un po’ manca

In Italia Avatar: La via dell’acqua non verrà pubblicato in Blu-ray 3D e i film 3D in sala si contano ormai sulle dita di una mano. Eppure, non sono pochi gli appassionati che un po’ rimpiangono il boom stereoscopico dello scorso decennio

Lo spunto per questa riflessione mi è venuto leggendo la notizia delle edizioni Home Video italiane di Avatar: La via dell’acqua, tra le quali manca quella in Blu-ray 3D. Un’assenza che un po’ mi aspettavo considerando lo stato attuale del cinema in 3D, ma che mi ha comunque stupito in negativo, considerando che in altri mercati (come quello tedesco, americano, francese, britannico e giapponese) la versione 3D verrà messa in commercio come è giusto che sia per un film che, proprio dal 3D, trae molto del suo fascino (chi lo ha visto in sala con gli amati/odiati occhialini non potrà che essere d’accordo).

La fruizione di film in 3D mi ha sempre affascinato e nel corso degli anni mi sono goduto decine di Blu-ray 3D prima su un plasma Samsung con occhiali attivi e poi su un OLED LG della serie 6 (l’ultima del produttore coreano a integrare il 3D passivo), seguito da un proiettore DLP Full HD di Optoma, che alla fine mi ha forse dato le soddisfazioni migliori a livello stereoscopico. Oggi il mio OLED LG CX non supporta il 3D (così come tutti i TV LG dal 2017 in poi), ma lo scorso anno ho sostituito l’Optoma con il Sony VPL-VW290ES e, nella scelta di un proiettore 4K nativo come questo, ha giocato un ruolo importante anche il supporto per il 3D.

proiettori
Meno male che ci sono rimasti i proiettori!

Dopotutto, ho una discreta collezione di Blu-ray 3D che mi sarebbe spiaciuto gettare alle ortiche prendendo un VPR solo 2D e devo ammettere che il 3D sul Sony, a parte un leggero effetto di crosstalk e l’inevitabile sacrificio in termini di luminosità, continua ad affascinarmi come il primo giorno. La vita del 3D nelle nostre case è stata breve ed effimera, con un picco di produzione di TV, player e Blu-ray 3D tra il 2010 e il 2013 e un calo altrettanto repentino che nel giro di pochi anni ha visto i TV 3D scomparire pian piano dagli scaffali dei negozi, sempre meno film 3D nelle sale e, di conseguenza, anche in Home Video.


Sono stati però anni molto belli per il sottoscritto. DVD-Store cataloga in Italia oltre 500 Blu-ray 3D e anche se ne ho acquistato una minima frazione, titoli come Avatar, Life of Pi, Gravity, Toy Story 3 – La grande fuga, Monster House, Coraline e Hugo Cabret (giusto per citare i primi che mio vengono in mente) mi conquistano ancora oggi pur se tra tutti i limiti di fruizione di questa tecnologia come il crosstalk, il calo di luminosità e la preoccupazione di avere gli occhialini sempre carichi (nonché il loro prezzo non proprio popolare).

Ricordo che quando avevo ancora l’OLED LG C6 il 3D passivo era una spanna sopra quello attivo di Samsung per la naturalezza dell’immagine, nonostante il notevole impatto che il 3D polarizzato aveva sulla luminosità e la necessità di guardare il TV da una posizione perfettamente centrale rispetto allo schermo. Forse avrete già capito perché alla fine il 3D casalingo è fallito.

La maggior parte dei produttori di TV 3D obbligava a spendere cifre non trascurabili per un paio di occhiali attivi (o più di uno se non si volevano vedere i film in completa solitudine), l’effetto 3D variava molto da film a film (quelli girati nativamente in 3D in stile Avatar erano in netta minoranza rispetto a quelli convertiti in post-produzione), molte persone trovavano semplicemente scomodo e fastidioso indossare occhiali se non erano abituati a portarli nella vita di tutti i giorni e, fattore da non sottovalutare, l’arrivo del 4K nel biennio 2012-2013 fu visto dai produttori di TV come la prossima grande novità tecnologica da spingere a tutti i costi a scapito del 3D.

Oggi la situazione del 3D domestico e cinematografico è desolante. Nel 2022 si sono contati una quindicina di film 3D in sala di cui però solo una parte è sbarcata poi anche in Home Video (e ancora meno in Italia, dove nel 2021 non è nemmeno uscito il Blu-ray 3D di Dune), mentre nel 2018 (ultimo anno di vacche grasse per il 3D) i film al cinema da gustarsi con gli occhiali erano stati oltre 40 e nel 2013 ben 81 (l’anno di maggior diffusione del 3D in sala). Lo scorso anno negli USA sono usciti solo 16 Blu-ray 3D (erano tre volte tanto nel 2019) e, a meno che l’enorme successo in sala di Avatar – La via dell’acqua (oltre 2,3 miliardi di dollari incassati) non porti a un “secondo avvento” del 3D, quest’anno andrà ancora peggio.

Eppure, tra gli odierni TV da 2000 nit di picco anche in ambito OLED (o 4000 nit per gli LCD) che potrebbero ridimensionare moltissimo i problemi di bassa luminosità del 3D passivo, o con un nuovo formato-supporto 3D in grado di sfruttare la risoluzione 4K o addirittura 8K e non più quella Full HD del Blu-ray 3D, le armi tecnologiche per la nascita del 3D casalingo teoricamente ci sarebbero, anche se capisco benissimo che oggi come oggi è utopia semplicemente parlare di un nuovo supporto fisico o di una nuova generazione di TV 3D, a cui infatti nessun produttore sta minimamente pensando.

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Eppure, non vi piacerebbe sfruttare un pannello 4K o 8K per un 3D di nuova generazione, oppure (sogno assoluto) un pannello 3D 8K autostereoscopico senza alcun occhiale da indossare? Certo, sappiamo com’è poi finita con il Toshiba 55ZL2, salutato nel 2011 da alcuni addetti ai lavori come il futuro dei TV e poi scomparso quasi subito dai radar, ma penso di non essere l’unico a rimpiangere i Blu-ray 3D e la meraviglia che un po’ tutti hanno provato con il 3D di Avatar sia in sala, sia in casa di fronte al TV.

Intanto, per farmi passare il magone, mi sono gustato al cinema in 3D Guardiani della galassia 3 e Super Mario Bros. – Il film e penso che continuerò a farlo con i prossimi (sempre meno) film in 3D che si degneranno di uscire in sala. E in casa? Continuerò ogni tanto a rispolverare qualche Blu-ray 3D, ma il nuovo Avatar mi ha fatto tornare talmente tanta voglia di 3D che sto già scandagliando Subito ed eBay alla ricerca dei tantissimi Blu-ray 3D (ovviamente usati) che ancora mi mancano.

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